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4 Ottobre 2025
7:00

Dal 10 ottobre gli under 14 dovranno avere il consenso dei genitori per usare l’AI

Dal 10 ottobre i minori di 14 anni in teoria dovrebbero usare sistemi di intelligenza artificiale solo col consenso dei genitori. In pratica, però, mancano sistemi per certificare l'età che consentano di rispettare la nuova normativa.

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Dal 10 ottobre gli under 14 dovranno avere il consenso dei genitori per usare l’AI
bambini AI

Dal prossimo 10 ottobre entrerà in vigore una novità importante per chi utilizza sistemi di intelligenza artificiale in Italia: i minori di 14 anni potranno accedere all'AI solo con il consenso dei genitori o, comunque, di chi esercita la responsabilità genitoriale. Lo stabilisce il comma 4 dell'articolo 4 della legge 132/2025, la prima disciplina organica italiana dedicata all'AI, che si incastona molto bene nel solco tracciato dal Regolamento europeo 2024/1689, meglio conosciuto come AI Act. La misura riguarda in particolare il trattamento dei dati personali, cioè tutte le informazioni che identificano o rendono identificabile una persona, dai dati anagrafici fino ai comportamenti online. L'idea alla base di questa norma è che i più giovani, essendo utenti particolarmente vulnerabili e molto spesso inconsapevoli delle conseguenze legate all'errato uso di queste tecnologie, vanno tutelati. Per questo, fino ai 14 anni sarà necessario un controllo familiare diretto. Dai 14 ai 18 anni, invece, i ragazzi potranno prestare da soli il proprio consenso, ma a condizione che le informazioni fornite dalle piattaforme AI siano chiare, semplici e comprensibili.

Questo approccio non vuole limitare l'accesso alle nuove tecnologie, ma bilanciare le opportunità di utilizzo con la tutela della privacy e dei diritti fondamentali. La normativa, inoltre, non riguarda solo i minori: l'intera legge fissa principi generali per l'uso trasparente, responsabile e rispettoso dell'autonomia umana dei sistemi di intelligenza artificiale, che devono essere sviluppati e impiegati in linea con la Costituzione Italiana, con il diritto dell'Unione Europea e i valori di non discriminazione, sostenibilità e sicurezza. In altre parole, la novità del consenso genitoriale per gli under 14 è solo una delle tante tessere di un mosaico più ampio, che punta a costruire un ecosistema digitale governato da regole chiare e rispettose per tutti gli utenti.

AI e tutele per i minori di 14 anni

L'articolo 4 della nuova legge stabilisce che nessun minore sotto i 14 anni potrà utilizzare sistemi di AI senza il consenso dei genitori. Questo significa che, se un'applicazione di intelligenza artificiale richiede il trattamento di dati personali e a volerla usare è un utente under 14, prima di poterlo fare dovrebbe chiedere l'autorizzazione al suo utilizzo ai propri genitori. La scelta del legislatore italiano è in linea con quanto già previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali, che aveva abbassato a 14 anni la soglia per il consenso valido per l'uso dei servizi digitali erogati online a distanza, spesso dietro pagamento, in cui rientrano anche piattaforme social e app di messaggistica istantanea.

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In giallo è evidenziata una parte dell’articolo n. 4 della legge 132/2025, che regola l’uso dell’AI da parte dei minori di 14 anni.

Dietro a questa scelta c'è la consapevolezza che gli utenti più giovani siano meno attenti ai rischi connessi all'uso dei propri dati personali, che possono essere raccolti per finalità di marketing o per costruire profili di consumo e di comportamento. Una minore consapevolezza significa anche maggiore esposizione a potenziali abusi. Queste misure di “protezione rafforzata” servono dunque a garantire che l'uso dell'AI non diventi uno strumento per sfruttare le vulnerabilità degli utenti potenzialmente più fragili e vulnerabili.

Ma in tutto ciò c'è un enorme elefante nella stanza di cui non abbiamo ancora parlato. Come faranno le varie piattaforme AI a capire che a dare il consenso è stato un genitore e non il minore stesso, magari mentendo sulla propria età? La nuova normativa, purtroppo, non risponde a dubbi di questo tipo.

Cosa dice la norma per i minori di 14-18 anni

Per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, invece, sarà sufficiente che le informazioni fornite siano formulate con un linguaggio comprensibile e trasparente, così che possano decidere in autonomia se acconsentire o meno al trattamento dei propri dati. Per i ragazzi più grandi, quindi, non servirà il consenso da parte dei genitori, a patto che le piattaforme offrano spiegazioni davvero chiare e comprensibili in merito a come intendono trattare i dati personali degli under 18. Per questi ultimi, infatti, la norma recita così:

Il minore di anni diciotto, che abbia compiuto quattordici anni, può esprimere il proprio consenso per il trattamento dei dati personali connessi all'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, purché le informazioni e le comunicazioni di cui al comma 3 [quelle relative al trattamento dei dati connesse all'utilizzo di sistemi AI, NdR] siano facilmente accessibili e comprensibili.

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