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14 Marzo 2024
13:00

Cosa prevede l’AI Act, la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale approvata dall’UE

Il Parlamento Europeo ha approvato il testo sull'AI Act per regolamentare le applicazioni di intelligenza artificiale: nel testo anche riconoscimento facciale e deepfake. Ecco cosa prevede la nuova legge europea.

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Cosa prevede l’AI Act, la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale approvata dall’UE
AI act UE

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva l'AI Act, la legge  l'intelligenza artificiale: garantirà la privacy e i diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione Europea e promuoverà l'innovazione. La norma sull'AI è stata approvata mercoledì 13 marzo con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni: l'UE diventa così la prima istituzione a regolamentare le norme sull'uso dell'AI. Il testo era stato precedentemente approvato lo scorso 14 giugno. Con questa approvazione l'Unione Europea – che nei mesi scorsi si è dimostrata molto attenta ai rischi dell'AI – è la prima istituzione a regolamentare i sistemi di intelligenza artificiale; tuttavia prima di entrare in vigore il testo andrà nuovamente approvato dal Consiglio dell'Unione Europea.

L'eurodeputato Brando Benifei, relatore all'Eurocamera per l'AI Act, ha dichiarato:

Finalmente abbiamo la prima legge vincolante al mondo sull’intelligenza artificiale, per ridurre i rischi, creare opportunità, combattere la discriminazione e portare trasparenza. […] L’Ufficio AI sarà ora istituito per supportare le aziende nell’iniziare a conformarsi alle norme prima che entrino in vigore. Abbiamo fatto in modo che gli esseri umani e i valori europei siano al centro stesso dello sviluppo dell'AI.

L'entrata in vigore dell'AI Act avverrà dopo 20 giorni dalla pubblicazione della stessa nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea e verrà applicata dopo ulteriori 2 anni. Per le applicazioni classificate come «rischio inaccettabile» sembrerebbe che i divieti potrebbero partire già tra 6 mesi.

Ma come funziona nello specifico questa nuova legge? Il testo prevede che le applicazioni dell'intelligenza artificiale siano classificate in livelli di rischio: nello specifico rischio minimo, limitato, elevato e inaccettabile. A ciascuna categoria viene associata una lista di obblighi sulla base dei possibili rischi per l'utente o per l'ambito nel quale quella data applicazione viene utilizzata (pensiamo a quello sanitario o quelli inerenti la stabilità di uno Stato). Ogni strumento AI classificato come «rischio inaccettabile» verrà vietato.

Le applicazioni associate a un rischio inaccettabile, e dunque vietate, sono quelle che prevedono l'acquisizione di immagini da telecamere di sorveglianza o da internet al fine di creare banche dati per il riconoscimento facciale, così come i sistemi di riconoscimento automatico delle emozioni basate sulla mimica facciale o la prossemica sui luoghi di lavoro o all'interno delle scuole.

risk pyramid ai act

Per le forze dell'ordine non sarà possibile utilizzare tool di identificazione biometrica in tempo reale in mancanza di un'autorizzazione giudiziaria o amministrativa, salvo casi di estrema necessità come la ricerca di un individuo scomparso o la prevenzione di attacchi terroristici.

Sarà inoltre obbligatorio per i Paesi UE istituire agenzie nazionali di supervisione mettere a disposizione delle piccole e medie imprese degli spazi di sperimentazione all'interno dei quali le aziende possano testare lo sviluppo di sistemi basati su intelligenza artificiale prima della loro immissione sul mercato.

L'AI Act infine stabilisce anche che tutti i deepfake – video nei quali i dati biometrici di una persona vengono sovrapposti a quelli di un'altra – debbano essere esplicitamente etichettati come tali. Non sarà pertanto più possibile creare contenuti alterati senza informare dell'alterazione chi fruisce di tali contenuti.

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