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D’estate, quando siamo accaldati sotto il sole delle ore più calde, la sensazione rinfrescante di bere un bicchiere d’acqua gelido è impagabile: ci sentiamo subito meglio. Al contrario, un bicchiere d’acqua tiepida non produce lo stesso effetto; a temperature alte più che acqua ci sembra un brodino, quasi ci disturba. Due sensazioni differenti: è sempre acqua, ma la temperatura incide molto sulla “gradevolezza”. Si tratta appunto solo di sensazioni: in realtà, la scienza insegna che a livello di vera e propria idratazione le differenze tra un bicchiere di acqua calda e uno di acqua fredda sono irrisorie anche perché una volta arrivata nello stomaco, anche l'acqua fredda raggiunge velocemente la temperatura corporea.
Se quando beviamo acqua fredda ci sentiamo quasi immediatamente dissetati è per un "inganno" del cervello: il freddo avvisa dell'arrivo dell'acqua facendoci passare l'urgenza di bere. Questa sensazione piacevole e dissetante può però essere un'arma a doppio taglio: può portarci a bere più acqua e a idratarci meglio – cosa che probabilmente non succederebbe con acqua tiepida – ma al tempo stesso anche a berne meno se ci sentiamo già dissetati dopo due sorsi. Al contrario, bere acqua calda può essere più conveniente per chi soffre di alcuni disagi, come alcuni tipi di disturbi esofagei: in tal caso, bere acqua tiepida e non fredda non solo è conveniente, ma è strettamente raccomandato.
L'acqua fredda inganna il cervello
Quando beviamo acqua fredda la sete cala prima ancora che l’acqua venga assorbita: è un effetto “pre-assorbitivo” guidato dai sensori di bocca e gola. Qui la sensazione di freddo gioca un ruolo chiave: secondo alcuni studi, acqua fredda (o anche l’illusione chimica del freddo con mentolo) e bollicine aumentano la sensazione di piacevolezza e potenziano l’effetto “dissetante” della stessa quantità di liquido, facendoci percepire un’idratazione completa.
In poche parole, il freddo avvisa il corpo e il cervello che sta arrivando acqua: se il cervello è contento, la sensazione di sete cala prima. Questo non è solo un fatto di piacevolezza: anche test con acqua fredda contro tiepida mostrano che, a parità di volume, nei primi minuti la fredda riduce di più sete e secchezza della bocca, un effetto che avviene ancor prima dell’assorbimento intestinale e che aiuta a interrompere la bevuta. È il motivo per cui il primo sorso dal frigo sembra miracoloso.
Nella maggior parte dei casi, il benessere percepito porta nel complesso a bere più acqua fresca, proprio perché ci piace e ci fa stare bene, ma non è sempre così. Il fatto che nella nostra testa ci “dissetiamo prima” – anche se non è proprio vero – può anche portarci a bere meno acqua, dunque a idratarci meno. Dipende molto dalla nostra persona e dalle abitudini di idratazione! C’è chi ai primi sorsi di acqua fredda è già lì che si riempie di nuovo il bicchiere e c’è anche chi dopo il primo sorso si sente già dissetato e non ne beve più. Inoltre, bere acqua fredda può anche portare a disagi a chi soffre di disturbi gastrointestinali o esofagei, come l’acalasia.
Perché la temperatura dell'acqua conta poco sull'idratazione totale
Dunque, c’è chi la preferisce fredda per un certo motivo o chi la beve tiepida per un altro, ma perché la temperatura incide poco sulla nostra sete e sul livello di idratazione? Una volta arrivata nello stomaco, l’acqua fredda si scalda presto: la temperatura gastrica torna verso i valori corporei in 20–30 minuti, e le differenze di svuotamento gastrico tra fredda e tiepida si attenuano dopo i primi 10–12 minuti. In pratica, la temperatura dell'acqua modifica al più la fase iniziale dell'assorbimento, non l’idratazione complessiva sul medio termine. Ciò che determina davvero quanto e quanto in fretta l’acqua entra nel “serbatoio” corporeo sono volume ingerito e composizione (per esempio, carboidrati ed elettroliti possono rallentare o trattenere i fluidi a seconda del contesto), mentre la temperatura, una volta in pancia, ha poca influenza globale.
In pratica, l'importante è idratarsi: l’acqua disseta sempre e comunque, tiepida o fredda che sia. In alcuni casi o secondo le abitudini è preferibile la prima, mentre la seconda ci piace più perché ci fa credere di essere dissetati quasi immediatamente. L’idratazione vera la fa il bicchiere pieno, non il termometro.