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26 Febbraio 2024
20:30

Bere troppa acqua fa male: i sintomi e gli effetti dell’iperidratazione

Bere è fondamentale per la sopravvivenza, ma l'iperidratazione – cioè quando beviamo più acqua del necessario – può avere effetti dannosi per l'organismo, come mal di testa, nausea e vertigini. Vediamo i sintomi dell'iperidratazione e cosa fare se beviamo troppa acqua.

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Bere troppa acqua fa male: i sintomi e gli effetti dell’iperidratazione
cosa succede se bevi troppa acqua iperidratazione

L'iperidratazione è l'eccesso di acqua nell'organismo. Questa sostanza è essenziale per mantenere il corretto funzionamento del nostro corpo e svolge diversi ruoli cruciali per la salute. Tuttavia bere troppa acqua fa male. Nello specifico, cosa succede se superiamo di tanto i canonici 2-2,5 litri al giorno? Effettivamente può fare male e in alcuni, rari, casi addirittura portare al coma o alla morte. Vediamo quindi nel dettaglio cos'è l'iperidratazione e quali sono i sintomi.

Cos'è l'iperidratazione e quali possono essere le cause

L'eccessiva assunzione di acqua, nota come iperidratazione, può verificarsi quando si beve più liquido di quanto sia necessario per il nostro corpo.
Solitamente i reni di un adulto sano riescono a gestire bene intorno ai 2-3 litri di acqua al giorno, se l'assunzione viene stemperata durante tutto il dì.

La condizione di iperidratazione, infatti, può verificarsi soprattutto in soggetti molto sportivi o atleti, i quali potrebbero ingerire una quantità eccessiva di acqua per prevenire la disidratazione conseguente allo sforzo fisico. Inoltre esiste un disturbo psichiatrico, la polidipsia psicogena, che può portare il soggetto che ne è affetto a sentire la necessità di consumare tantissima acqua in poco tempo.

Un'ultima causa potrebbe essere la ritenzione idrica causata da patologie come per esempio sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH), l' insufficienza renale e cardiaca o altre malattie a reni e fegato. Tuttavia, sono stati registrati rarissimi casi clinici in cui persone comuni e non affette da nessun disturbo, hanno ingerito eccessive quantità di acqua in un lasso di tempo molto molto breve, e questo le ha condotte a coma e morte in poche ore.
L'itossicazione da acqua, infatti, non dipende solo da quanta acqua si beve, ma dal tempo in cui la si beve (3 litri di acqua in 1h può già portare ad una iperidratazione).

acqua si pio morire

Quali sono i sintomi e le conseguenze dell'iperidratazione

L'iperidratazione provoca l'iponatriemia, ed è proprio questa condizione la causa poi di tutti i problemi legati al bere molta acqua. Si tratta di una fortissima diminuzione dei livelli di sodio nel sangue. Di questo squilibrio elettrolitico ne risente tutto il corpo, in particolare cervello e cuore, che sono i primi organi ad accusarne i problemi.
I sintomi dell'eccessiva idratazione possono essere:

  • mal di testa,
  • nausea,
  • affaticamento,
  • vomito,
  • letargia,
  • disorientamento,
  • confusione mentale,
  • debolezza muscolare,
  • minzione frequente,
  • colore delle urine molto molto chiaro,
  • edema,
  • pesantezza addominale,
  • battito cardiaco alterato,
  • crampi muscolari,
  • convulsioni.

Nei casi più gravi si può arrivare a coma e in rarissimi casi alla morte.

Per diagnosticare un caso di iper idratazione occorre una specifica indagine medica con analisi del sangue e delle urine.

Cosa fare in caso di iperidratazione: ecco come si interviene in caso di iponatriemia

Il primo intervento per affrontare prontamente l'iperidratazione, consiste nella supervisione medica per ridurre l'assunzione giornaliera di liquidi a meno di un litro, facilitando così la regressione dei sintomi entro alcuni giorni. A seconda poi se il paziente presenta correlazioni con malattie cardiache, renali o epatiche, si sceglie o meno se intervenire e come regolare l'infusione endovenosa di soluzioni saline ad alto contenuto di sodio.

Quando il contenuto complessivo di sangue nel corpo (indice di volemia) è normale, si può scegliere anche la somministrazione di diuretici, cioè medicinali che aumentano l'escrezione di sodio e acqua attraverso le urine e che quindi aiutano la diuresi.

Quanti litri d'acqua dovremmo assumere al giorno

È vero anche che non tutti abbiamo lo stesso fabbisogno di acqua, ma dipende da età, attività svolte e condizioni di salute individuali.
Il Ministero della Salute e gli esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) hanno di recente definito la quantità di acqua media che è necessario assumere in condizioni normali, senza esposizione al caldo eccessivo o allo sforzo fisico e se si gode di buona salute, dividendola su base del sesso e dell'età. Ad esempio è raccomandato 100 ml/kg al giorno per i neonati; 1900 ml/giorno e 2100 ml/giorno rispettivamente per le bambine e i bambini dai 9 ai 13 anni; 2 litri e 2,5 litri rispettivamente per femmine e maschi adolescenti, adulti o anziani.

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