;)
Frida Kahlo (Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón), nata a Città del Messico nel 1907, è stata una celeberrima pittrice, famosa soprattutto per i suoi autoritratti e dipinti legati al dolore, all'identità e alla cultura messicana. Influenzata dal surrealismo, non volle mai identificarsi completamente con il movimento, ma conservò uno stile originale. La sua vita fu segnata dal gravissimo incidente subito nel 1925, quando aveva 18 anni, e dal legame sentimentale e artistico con Diego Rivera, uno dei tre grandi esponenti, insieme a José Clemente Orozco e a David Alfaro Siqueiros, del muralismo messicano. La relazione fu caratterizzata dai frequenti tradimenti reciproci. Tra gli amanti di Frida vi furono il leader politico Lev Trockij, l’intellettuale André Breton e, probabilmente, la fotografa Tina Modotti. La donna morì nel 1954, a soli 47 anni, senza aver mai superato completamente le conseguenze dell’incidente.
La nascita di Frida Kahlo e il Messico della rivoluzione
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, meglio nota come Frida Kahlo, nacque a Coyoacán, un sobborgo di Città del Messico, il 6 luglio 1907. Era figlia di un fotografo tedesco emigrato in Messico, Guillermo Kahlo, e di una donna messicana di origini amerinde.

Nel 1910, poco dopo la nascita di Frida, in Messico scoppiò una rivoluzione che costrinse alla fuga il dittatore Porfirio Díaz, al potere quasi ininterrottamente dal 1876, e diede avvio a un periodo caratterizzato da grande fermento politico e culturale, del quale Frida sarà protagonista.
Da adolescente, la donna studiò presso una scuola tedesca e in seguito si iscrisse alla prestigiosa Escuela nacional preparatoria, con l’intenzione di diventare medico. Maturò la prime esperienze politiche avvicinandosi al gruppo dei Cachuchas, un’associazione studentesca nota per l’ideologia socialista e per l’anticonformismo, e intraprese una relazione con Alejandro Gómez Arias, uno degli esponenti più in vista del gruppo.
L’incidente e l’inizio della carriera artistica
A 18 anni, si verificò l’incidente che avrebbe segnato per sempre la vita di Frida: l’autobus sul quale viaggiava insieme ad Alejandro si scontrò con un tram e la donna restò schiacciata, subendo fratture multiple alla colonna vertebrale e ad altre ossa. Fu operata ben 32 volte e non si riprese mai completamente, continuando a essere vittima di forti dolori per tutta la vita. Inoltre, per un lungo periodo fu costretta a non muoversi dal letto. Durante la convalescenza lesse numerosi libri sulla storia e l’ideologia del comunismo, maturando le sue convinzioni politiche, e iniziò a dipingere. La sua prima opera fu un autoritratto destinato ad Alejandro. I genitori le regalarono un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, che le consentiva di vedersi pur restando sdraiata, e dei colori per permetterle di dipingere. Frida decise così di diventare una pittrice professionista, abbandonando l’idea di studiare medicina.

Il Partito comunista, Diego Rivera, la maturazione artistica
Una svolta nella carriera e nella vita privata di Frida avvenne nel 1927, quando si iscrisse al Partito comunista messicano. Nel partito conobbe Diego Rivera, uno dei più noti pittori messicani, del quale si innamorò subito. La coppia convolò a nozze nel 1929, nonostante Frida fosse consapevole dei continui tradimenti di Diego. La donna, del resto, “ricambiava” i tradimenti del marito e aveva a sua volta rapporti extraconiugali, parte dei quali omosessuali. Tra i suoi amanti figuravano Lev Trockij, il leader bolscevico nemico di Stalin, che aveva trovato rifugio a Città del Messico (dove sarà ucciso, nel 1940, da un sicario mandato dal dittatore sovietico); André Breton, fondatore del movimento surrealista, che apprezzava particolarmente l’arte di Frida e nel 1939 organizzò per lei un’esposizione a Parigi; molto probabilmente, anche la fotografa italiana Tina Modotti, che viveva a Città del Messico.

Negli anni '30, Frida andò incontro anche alla maturazione artistica. Scelse spesso di dipingere sé stessa perché, come ebbe a dichiarare, passava molto tempo da sola e la sua figura era il soggetto che conosceva meglio. Spesso negli autoritratti raffigurò aspetti drammatici della sua vita, inserendo anche elementi surrealisti. Nelle sue opere, però, trovavano spazio anche altri temi, come il folklore e il popolo messicano. Frida viaggiò più volte negli Stati Uniti insieme al marito, con il quale, però, il rapporto si andò progressivamente deteriorando. Nel 1939 la coppia divorziò perché Diego aveva intrapreso una relazione con Cristina Kahlo, sorella della moglie. L’anno successivo, tuttavia, Frida decise di sposarlo di nuovo.

Gli ultimi anni e la morte di Frida Kahlo
Con il passare degli anni, la salute di Frida peggiorò. Ciò nonostante, la donna non abbandonò né la carriera artistica né l’impegno politico.

Nel 1953 fu tra i firmatari di una petizione al presidente degli Stati Uniti per chiedere di graziare i coniugi Rosenberg, accusati di spionaggio a favore dell’Unione Sovietica (la petizione non fu accolta e i Rosenberg furono giustiziati sulla sedia elettrica). Nello stesso anno, Frida subì l’amputazione della gamba destra a causa di un’infezione degenerata in cancrena. La salute andò ulteriormente peggiorando e il 13 luglio 1954 la donna morì nella sua casa di Città del Messico, oggi sede del Museo Frida Kahlo.