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5 Settembre 2025
13:30

L’iceberg più grande del mondo A23a si sta disintegrando, resisteva da quasi 40 anni: perché e i rischi

L'iceberg A23a, l'iceberg più grande del mondo distaccatosi dal continente antartico, sta fondendo e si sta disintegrando presso la Georgia del Sud. I frammenti più piccoli andranno alla deriva e potranno costituire un pericolo per la navigazione.

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L’iceberg più grande del mondo A23a si sta disintegrando, resisteva da quasi 40 anni: perché e i rischi
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L’iceberg A23a a novembre 2023. Credit: NASA

L’iceberg A23a, il più grande del mondo, è arrivato ormai alla sua fine dopo quasi 40 anni: dopo essersi distaccato dal ghiaccio dell’Antartide, incagliato e aver ricominciato la sua deriva verso nord a più riprese, ora si sta sta rapidamente disintegrando in frammenti più piccoli. Ad agosto 2024 la sua superficie misurava circa 3672 km2, mentre ora si è ridotta a 1700 km2, lasciando il primato di iceberg più grande del mondo a D15a, situato lungo le coste dell’Antartide. Partito nel 1986, dopo essersi arenato a marzo di quest'anno sulla piattaforma continentale a circa 80 km dalle coste della Georgia del Sud, A23a ha cominciato a fondere a causa della temperatura più alta delle acque che ha incontrato. Si prevede che nelle prossime settimane si frantumerà ulteriormente in blocchi troppo piccoli per essere tracciati, che potrebbero costituire un pericolo per la navigazione.

Perché l’iceberg A23a si sta disintegrando: la sua deriva

L’iceberg A23a si è distaccato nel 1986 dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne, in Antartide. Dopo aver percorso poche centinaia di kilometri, per oltre 30 anni è rimasto incagliato sul fondo del Mare di Weddell, a ridosso del continente. Quando le sue dimensioni si sono ridotte nel 2020 ha ricominciato a muoversi verso nord sospinto dalle correnti. Giunto vicino alle isole Orcadi meridionali a nord-est della Penisola antartica l’iceberg è stato però catturato da un vortice d’acqua al di sopra di una montagna sottomarina, chiamato “colonna di Taylor”. Così è rimasto fermo fino al 2024, quando ha ricominciato a muoversi verso l’isola della Georgia del Sud trasportato dalla corrente circumpolare antartica. Qui a marzo si è incagliato prima di raggiungere le coste della Georgia, un evento che se fosse accaduto avrebbe potuto interferire con la vita di molti organismi. A maggio ha poi ripreso a muoversi rapidamente e a causa dell’azione di onde, correnti e delle acque più calde ha cominciato a fondere fino a suddividersi in grandi blocchi.

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Il tragitto dell’iceberg A23a dal 1991 al 2024. Credit: NASA

Le conseguenze della frammentazione dell’iceberg più grande del mondo

L’iceberg principale ora misura 1700 km2 di superficie (un anno fa ne misurava 3672). Di conseguenza, è passato al secondo posto nella classifica degli iceberg più grandi del pianeta: il primato ora è di D15a, con i suoi 3000 km2 di superficie. Nelle prossime settimane, le dimensioni di A23a sono destinate a ridursi ulteriormente. I piccoli iceberg che si formeranno saranno trasportati dalle correnti verso nord-est, dove potrebbero costituire un rischio per la navigazione. La fusione, inoltre, potrebbe rilasciare nell’oceano grandi quantità di nutrienti: questo sarebbe un vantaggio per molti organismi, ma allo stesso tempo rischierebbe di interferire con l’equilibrio dell’ecosistema marino. Anche se i grandi iceberg sono destinati a disintegrarsi nel tempo, negli ultimi anni la loro formazione e fusione sono aumentate considerevolmente a causa del riscaldamento globale. Il fenomeno è preoccupante, dal momento che la calotta antartica è il principale motore della circolazione oceanica globale e ha un ruolo chiave nel regolare la temperatura del nostro pianeta.

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L’iceberg in prossimità della Georgia del Sud a febbraio 2025. Credit: NASA
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