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18 Dicembre 2024
17:25

L’iceberg più grande del mondo A23a ha ripreso a muoversi e si sta dirigendo verso l’Atlantico

L'iceberg A23a, l'iceberg più grande del mondo distaccatosi dal continente antartico, ha ripreso la sua deriva verso nord e si prevede che fonderà presso l'isola della Georgia del Sud. I ricercatori lo monitorano per comprendere gli effetti della sua fusione.

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L’iceberg più grande del mondo A23a ha ripreso a muoversi e si sta dirigendo verso l’Atlantico
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L’iceberg A23a, distaccatosi da una piattaforma di ghiaccio della calotta antartica nel lontano 1986, è il più grande del mondo, con la sua estensione di circa 3672 km2 (misurata ad agosto, nel pieno dell'inverno australe), una superficie di poco superiore a quella della Valle d'Aosta, e una massa di circa 1000 miliardi di tonnellate. Per decenni è rimasto ancorato al fondale e solo nel 2020 ha ripreso a muoversi per poi bloccarsi nuovamente a causa di un vortice oceanico. Ora questo enorme blocco di ghiaccio ha ricominciato la sua deriva nell’Oceano Antartico. La corrente circumpolare antartica probabilmente lo spingerà fino alle coste dell’isola della Georgia del Sud, dove si prevede che l’acqua più calda lo farà frammentare e fondere. Il movimento e la fusione dell’iceberg saranno costantemente monitorati per comprendere in che modo influenzeranno gli ecosistemi marini e il ciclo globale del carbonio.

La storia dell’iceberg A23a

L’iceberg A23a si è distaccato nel 1986 dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne, un’enorme massa galleggiante che si estende sopra l’oceano a partire dalla calotta antartica. Dopo aver percorso soltanto alcune centinaia di kilometri, per oltre 30 anni è rimasto incagliato sul fondo del Mare di Weddell, a ridosso dell’Antartide. Nel tempo le sue dimensioni si sono ridotte al punto da permettergli di disincagliarsi dal fondale e, dopo i primi modesti movimenti del 2020, nel 2023 l’iceberg si è mosso più rapidamente verso nord sospinto dalle correnti.

Iceberg A23a
Immagine da satellite dell’iceberg A23a raccolta a novembre 2024. Credit: NOAA

A questo punto, però, è subentrato un altro imprevisto che ne ha nuovamente arrestato il viaggio: vicino alle isole Orcadi meridionali a nord-est della Penisola antartica l’iceberg ha incontrato la “colonna di Taylor”, un vortice d’acqua che si forma al di sopra di una montagna sottomarina, in grado di catturare qualsiasi oggetto si trovi al di sopra di essa. Il risultato è stato che per mesi l’iceberg è rimasto fermo in quel punto ruotando su se stesso. Ora la sua deriva è ricominciata e secondo i ricercatori la corrente circumpolare antartica lo trasporterà fino all’isola della Georgia del Sud.

Il destino dell’iceberg A23a e le implicazioni della sua fusione

Una volta raggiunte le coste dell’isola della Georgia del Sud, l’iceberg incontrerà acque più calde che lo porteranno a frammentarsi e fondere. I ricercatori che lo monitorano studieranno le conseguenze che la sua fusione avrà sui cicli oceanici globali del carbonio e dei nutrienti e sugli ecosistemi marini. Con l’obiettivo di comprendere questi meccanismi lo scorso anno erano già stati prelevati campioni di acqua marina intorno all’iceberg A23a, durante la missione Biopole. Laura Taylor, una biogeochimica della missione, ha dichiarato: “Sappiamo che questi iceberg giganti possono fornire nutrienti alle acque che attraversano, creando ecosistemi fiorenti in aree altrimenti meno produttive”. Ciò che è meno chiaro è in che modo le dimensioni degli iceberg influenzino il processo.

Anche se le sue dimensioni sono eccezionali, l’iceberg A23a è solo uno degli innumerevoli grandi blocchi di ghiaccio che si stanno distaccando sempre più di frequente dalle piattaforme antartiche: a maggio 2024, per esempio, dalla piattaforma di Brunt si era distaccato l’iceberg A-83, esteso 375 km2. A febbraio 2023 è stata registrata la più bassa estensione di ghiaccio marino antartico in 44 anni di dati, con una perdita del 38% di ghiaccio rispetto alla media 1979-2022 per il mese di febbraio. Questa perdita ha innumerevoli effetti negativi, dal momento che la calotta antartica è il principale motore della circolazione oceanica globale e ha un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura del pianeta.

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L’andamento del ghiaccio marino antartico. Credit: Copernicus
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