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Situato poco fuori dal centro storico di Milano, il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato, tra i più grandi d'Europa. La sua attuale veste rinascimentale fu voluta nel XV secolo dal Duca Francesco Sforza, che lo riedificò sui resti di una precedente fortezza medievale. Oltre a essere un simbolo della storia milanese, dal 1896 il castello è anche un polo culturale di prim'ordine, in quanto sede dei Civici Musei e custode di una delle più vaste collezioni artistiche della città.
Lo stile architettonico del Castello Sforzesco di Milano e la torre del filerete
Il Castello Sforzesco rappresenta una delle maggiori esternazioni della funzionalità architettonica ed ingegneristica militare e, allo stesso tempo, residenziale. La sua conformazione attuale è frutto di continui cambiamenti che hanno determinato distruzioni e ricostruzioni e che hanno conferito al castello l'aspetto che ha oggi.

Il castello si presenta con una pianta quadrata di circa 200 metri per lato, circondata da un vasto fossato. Le imponenti mura perimetrali, realizzate principalmente in mattoni rossi, definiscono la struttura difensiva. L'uso del fossato, un tempo allagato, era una strategia difensiva fondamentale per impedire assalti diretti e l'uso di macchine d'assedio.
L'intero perimetro del castello risulta scandito da torri, ciascuna con una funzione specifica e ben determinata. Abbiamo, prima di tutto, la Torre del Filarete, certamente la più simbolica dell'intera struttura. Si tratta, infatti, della torre centrale. Crollata nel 1521, è stata fedelmente ricostruita dall'architetto Luca Beltrami all'inizio del ‘900, diventando il simbolo del castello. È l'accesso principale e presenta un bassorilievo con lo stemma sforzesco. Ai quattro angoli del perimetro del castello, sono poste altrettante quattro torri realizzate in pietra. La loro forma circolare le rendeva molto più resistenti ai colpi di cannone, durante gli assedi.
L'interno de castello risulta suddiviso in tre cortili principali. Prima di tutto abbiamo la Corte delle Armi, che consiste nell'ampio cortile interno, che era dedicato alle esercitazioni militari ed allo stazionamento delle truppe. Abbiamo poi la Corte Ducale, consistente nell'area di rappresentanza e residenziale, dove risiedevano il duca e la sua corte. Caratterizzata da eleganti porticati e sale affrescate, come la Sala delle Asse decorata da Leonardo da Vinci. La Rocchetta rappresenta l'ultimo baluardo difensivo dell'intero castello, consistente in un piccolo cortile fortificato ove la famiglia ducale poteva rifugiarsi in caso di pericolo.

Le mura del Castello sono punteggiate da numerosi buchi che, sebbene oggi offrano spesso riparo ai piccioni, la loro origine è puramente funzionale: queste cavità, infatti, servivano a sostenere le impalcature necessarie per la costruzione e la manutenzione dell'imponente fortezza.
Il Castello Sforzesco e l’ingegneria militare di Leonardo Da Vinci
La figura di Leonardo da Vinci ha avuto un ruolo cruciale nella realizzazione del castello, in particolare come ingegnere militare. Nei suoi manoscritti, come il Codice Trivulziano conservato proprio al Castello, si trovano schizzi e disegni di macchine da guerra e soluzioni ingegneristiche per la difesa delle fortezze. Analizzò i punti deboli delle mura e progettò sistemi innovativi per resistere agli assedi e all'artiglieria, che all'epoca stava rivoluzionando la guerra. Leonardo ideò sistemi complessi di fossati e canali, non solo per la difesa, ma anche per gestire il flusso d'acqua, fondamentale per il castello e la città.
Il suo capolavoro al Castello è la decorazione pittorica di questa sala. Leonardo trasformò l'ambiente in un pergolato naturale con un trompe-l'oeil di rami e foglie di gelso, intrecciati a formare un motivo decorativo che celebrava il legame tra il duca (il "Moro", nome legato al gelso) e la natura. Fu responsabile anche dell'ideazione di allestimenti scenografici e macchinari per le feste di corte, dimostrando il suo eccezionale talento nella creazione di esperienze visive e teatrali effimere, essenziali per la celebrazione del potere ducale.