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Nel panorama tecnologico odierno, giganti tech come Google e Microsoft non sono solo leader nell'innovazione e nei servizi digitali, ma sono anche tra i maggiori consumatori di energia elettrica. Secondo un'analisi dell'ambientalista Michael Thomas, autore della newsletter Distilled, il consumo elettrico del 2023 di queste due aziende ha superato quello di oltre 100 Paesi. Entrambe le società hanno richiesto circa 24 TWh (terawattora) di elettricità ciascuna, un dato in crescita insieme alle emissioni di CO2, che per Google sono aumentate del 48%. Gli aumenti sono dovuti anche all'addestramento dei grandi modelli linguistici delle rispettive intelligenze artificiali. Una quantità di energia enorme, paragonabile al fabbisogno energetico di Paesi come l'Azerbaigian (l'Italia, per confronto, si attesta sui 300 TWh). Il motivo di tanti consumi sarebbero dovuti in parte agli sviluppi legati all'intelligenza artificiale.
L'analisi sui consumi di elettricità di Google e Microsoft
I dati presenti nell'analisi fatta da Michael Thomas sono stati derivati dall'EIA (U.S. Energy Information Administration), nonché dal report ambientale di Google e dal report di Microsoft. Seppur abbia arrotondato in modo erroneo i dati presenti nei documenti in questione, indicando consumi totali di 24 TWh sia per Google che per Microsoft, le informazioni raccolte da Thomas fanno riflettere. Nel grafico mostrato dall'ambientalista su X, infatti, si può chiaramente notare come il consumo energetico di Google e Microsoft superi abbondantemente quello di nazioni come Tunisia, Repubblica Dominicana, Ghana, Islanda, e Giordania e sia praticamente il medesimo di Azerbaigian e Libia.
Analizzando i report ambientali ufficiali pubblicati da Google e Microsoft (già linkati nelle righe precedenti, oltre che nelle fonti dell'articolo), si può notare come l'azienda di Mountain View abbia consumato in realtà oltre 25 TWh (il doppio di quanto consumato nel 2019) mentre il colosso di Redmond ne abbia consumati poco più di 23 TWh (più del doppio rispetto a quanto consumato nel 2020).


Gli obiettivi di sostenibilità dei due colossi tech
Questi dati evidenziano il sempre maggior impatto energetico delle grandi aziende tecnologiche e pongono l'attenzione sulla necessità di strategie sostenibili per gestire la crescente domanda di energia in un mondo che diventa sempre più digitale. Tutto ciò fa sorgere anche una domanda importante: che fine hanno fatto gli obiettivi di sostenibilità di Google e Microsoft? Al momento è difficile dare una risposta precisa a questo interrogativo. Di sicuro, la corsa per accaparrarsi il podio dell'AI potrebbe rallentare notevolmente gli obiettivi green delle due big tech (e non solo di queste due probabilmente). Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, questo rallentamento in un certo senso è già avvenuto. Come riporta l'agenzia di stampa Bloomberg, Google non dichiara più di essere “carbon neutral” e, in base a quanto dichiarato dal Wall Street Journal, Microsoft deve lottare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2030.