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Nelle acque di fronte all'ingresso principale della stazione centrale di Amsterdam (Paesi Bassi), nella parte di Prins Hendrikkade, che fino a luglio 2018 fungeva da stazione degli autobus, è stato costruito il più grande parcheggio per biciclette della capitale, con circa 7.000 posti. Il parcheggio si trova sotto la superficie dell'acqua, a più di 9 metri sotto il livello del suolo e 5 sotto il livello del mare. Sebbene gli olandesi siano abituati a gestire sapientemente l'acqua, la costruzione dell'edificio non è stata priva di complessità e per poter realizzare la costruzione in sicurezza è stato adottato un particolare sistema di protezione e impermeabilizzazione con palancole metalliche. Una volta realizzata l'opera il sistema di protezione e stato recuperato e la struttura è stata interamente sommersa.
Il complesso fa parte di un progetto più grande noto come "De Entrée",che mira a riqualificare l'intera area della stazione e i lavori per lo Stationsplein sono iniziati nel 2019 e conclusi nel 2022 con un costo di circa 50 milioni di euro.
L’idea progettuale del parcheggio sottomarino
Il parcheggio per biciclette sottomarino è stato ideato come un’opera ecosostenibile, altamente tecnologica ed innovativa. Nell'ambito della progettazione, per colmare il dislivello presente è stato progettato un ingresso monumentale con diverse scale mobili che accompagnano le bici verso il basso lungo un muro in basalto concepito come una continuazione dello storico muro della banchina.

Nonostante un ingresso principale grezzo, l'interno del parcheggio è però curvilineo e luminoso realizzando così un contrasto che ricorda quello di un'ostrica, con il suo guscio ruvido e l'interno liscio. All'interno di questa metafora, il volume con la sala direzionale e il punto di assistenza per le biciclette può essere visto come la "perla" nell'ostrica. Questo volume, dalla forma di un rettangolo di vetro incurvato e bisellato, è difatti ubicato in una posizione centrale e strategica, adiacente alla reception e con vista su tutto il parcheggio.
Il progetto in dettaglio
Lo studio di architettura wUrck è stato responsabile della progettazione architettonica mentre l'appaltatore principale è stato Max Bögl Nederland BV. A gestire le opere acquatiche è stata la Beens Group e oltre al restauro degli storici muri del molo nell'Oostkom ,per consentire alle compagnie di navigazione di spostarsi dal bacino intermedio, si è occupata della predisposizione dei moli temporanei, dell'installazione delle palancole e della movimentazione delle terre da scavo.

Una volta posizionato il sistema di palancole laterali e dragato il fondale è stato possibile pompare all'esterno tutta l'acqua del canale presente con delle potenti pompe. Facendo ciò, è stato possibile realizzare la platea di fondazione e partire con l'elevazione della struttura. Per le colonne prefabbricate da 3 m in calcestruzzo armato è stato scelto un design speciale, la loro forma infatti ricorda una goccia per richiamare così l'inusuale contesto in cui è situata l'opera. Tale forma delle colonne ha anche un'importante implicazione in termini strutturali, questa, limita il cosiddetto fenomeno del punzonamento delle piastre ovvero il fenomeno nel quale i pilastri possono "bucare" le piastre orizzontali. Un fenomeno che interessa soprattutto le piastre soggette a carichi importanti come in questo caso, essendo il solaio di copertura caricato da tutte le acque del canale comprese le banchine per le imbarcazioni.

Qui di seguito riportiamo il fantastico video in time-lapse pubblicato dal comune di Amsterdam nel quale si possono apprezzare tutte le lavorazioni che sono state necessarie per realizzare questa mega-opera.