
Nel 2022, Filippo Ganna ha scritto una nuova pagina del "record dell’Ora" a Grenchen, in Svizzera, pedalando per 56,792 chilometri in sessanta minuti esatti. È una delle prove più pure e crude del ciclismo: un’ora per percorrere più strada possibile, da solo, su una pista perfettamente liscia. Ma a compiere il record non è stato solo lui: sotto di sé aveva una bici progettata come un esperimento scientifico, un concentrato di aerodinamica, biomimetica e stampa 3D.
Si chiama Pinarello Bolide F HR 3D, ed è la prima bici in lega metallica (Scalmalloy) stampata in 3D ad aver superato i test UCI (Unione Ciclistica Internazionale) e conquistato un record del mondo. Presenta geometrie aerodinamiche estreme, ispirate alle pinne delle megattere, che l’hanno resa un’opera ingegneristica degna di un laboratorio della NASA, capace di trasformare l’aria – il nemico invisibile di ogni ciclista – in un’alleata.
Il fascino del record dell’Ora nel ciclismo
Il record dell’Ora è una delle prove più iconiche del ciclismo. Niente scie, niente tattiche di squadra: solo il ciclista, la pista e il cronometro. È una sfida che misura quanto lontano si può arrivare spingendo sui pedali per sessanta minuti. Negli anni lo hanno tentato leggende come Eddy Merckx, Miguel Indurain e Bradley Wiggins. Ma ogni volta che cambia la bici, cambia anche il modo di affrontare la sfida. Perché qui la fisica dell’aria conta quanto la forza delle gambe. Quando Ganna ha deciso di provarci, Pinarello – storica azienda italiana – ha colto l’occasione per sperimentare qualcosa di completamente nuovo: un progetto costruito da zero, sfruttando tecniche e materiali mai usati prima in una bici. Il ciclista italiano detiene il record dell'Ora con una distanza di 56,792 chilometri percorsi in sessanta minuti esatti. Ecco il video dell'impresa ancora imbattuta:
Stampa 3D e lega "spaziale"
La Bolide F HR 3D nasce da una domanda semplice ma ambiziosa: come si costruisce la bici da pista più performante di sempre? La risposta risiede nel modo in cui è stata realizzata.
Il telaio non è in fibra di carbonio, come nelle bici da corsa tradizionali, ma in Scalmalloy, una lega di alluminio, magnesio e scandio derivata dal settore aerospaziale. Questo materiale viene depositato strato dopo strato con una stampante 3D industriale, creando forme che sarebbe impossibile ottenere con gli stampi classici. Ogni parte del telaio – tubo orizzontale, carro posteriore, forcella – è stampata separatamente e poi unita con resine epossidiche aerospaziali. È come costruire un puzzle tridimensionale di metallo ultraleggero, dove ogni incastro è calibrato al decimo di millimetro. Questo permette di modellare il telaio intorno al corpo del ciclista: Ganna e la bici diventano un tutt’uno, come se la bici fosse un’estensione naturale delle sue gambe e delle sue spalle.
La natura come ispirazione: i tubercoli della megattera
La forma del telaio non è frutto solo di calcoli al computer, ma anche di osservazione della natura. Pinarello ha preso ispirazione da uno degli animali più eleganti ed efficienti nel muoversi nei fluidi: la megattera. Sulle sue pinne ci sono piccole protuberanze chiamate tubercoli, che aiutano a creare microflussi ordinati capaci di mantenere l’acqua “incollata” alla superficie, riducendo l’attrito e migliorando la fluidità del movimento.

Lo stesso principio è stato applicato al tubo verticale della Bolide F HR 3D con la AirStream Technology: piccole creste sulla superficie che “domano” il flusso d’aria. Quando le gambe di Ganna si muovono, l’aria tende a staccarsi dal telaio e a creare turbolenze. Queste micro-strutture, invece, guidano il flusso e lo mantengono aderente, riducendo la resistenza complessiva. Queste soluzioni sono state possibili solo grazie alla stampa 3D, una tecnologia “abilitante” che permette di realizzare forme e dettagli impossibili da ottenere con i metodi tradizionali.

Geometria estrema e regole UCI riscritte
La Bolide F HR 3D è anche figlia di un cambiamento nelle regole. Fino a pochi anni fa, l’UCI imponeva il rapporto 3:1: ogni tubo del telaio non poteva essere più lungo di tre volte la sua larghezza. Questo limitava moltissimo le forme aerodinamiche. Quando la regola è stata abolita, i progettisti Pinarello hanno potuto spingersi oltre: sezioni molto più affusolate, movimento centrale più stretto (da 70 mm a 54 mm), e mozzi anteriori ridotti fino a 69 mm. Tutto questo per diminuire la superficie frontale, cioè la parte che “taglia” l’aria. Ogni millimetro risparmiato in larghezza è un piccolo guadagno di velocità, e a questi livelli ogni singolo Watt conta.
Ma l’aerodinamica da sola non basta: se il telaio flette, anche solo di poco, parte della potenza del ciclista si disperde. Per questo la Bolide F HR 3D è stata progettata con una rigidità torsionale altissima, che permette di trasmettere quasi integralmente la forza ai pedali.

Infine, tra numeri, materiali e scelte estreme, ci sono alcune curiosità che meritano di essere raccontate:
- Ganna ha utilizzato un rapporto 64/14, per uno sviluppo metrico di circa 10 m a ogni pedalata. In pratica, ogni giro completo della pedivella lo spingeva avanti di oltre dieci metri.
- Tutti i componenti sono stati sottoposti a test ISO 4210, gli stessi usati per verificare la sicurezza dei telai di serie. È la prima bici stampata in 3D al mondo ad aver superato queste prove e ad essere omologata dall’UCI.
- Pesa 9,3 kg, più di una bici da strada tradizionale. Ma nel record dell’Ora si pedala a velocità costante, quindi il peso è poco rilevante: l’unico vero avversario è l’aria.
- Il manubrio è realizzato in titanio stampato in 3D, completamente personalizzato sulle braccia e sulla postura di Ganna.
- Il costo? Si aggira sui 75000 euro. Una cifra che riflette la ricerca e l’altissima personalizzazione necessaria per un record del mondo.