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30 Maggio 2025
17:01

In Canada stato di emergenza ed evacuazioni per gli incendi: le immagini del fumo dallo spazio

La stagione degli incendi in Canada è iniziata più violenta del previsto: Manitoba e Saskatchewan, due delle regioni più centrali, hanno dichiarato lo stato di emergenza ed evacuato più di 17 mila persone. I «wildfire plumes», ossia le gigantesche nubi di fumo, sono state avvistate anche dallo spazio grazie al satellite Sentinel-5P della costellazione europea Copernicus.

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In Canada stato di emergenza ed evacuazioni per gli incendi: le immagini del fumo dallo spazio
incendi Manitoba
La situazione degli incendi nello stato del Manitoba, al centro del Canada. Credits: Manitoba Government

La stagione degli incendi in Canada è ufficialmente iniziata: quelli dell’estate del 2023 furono tra i più gravi nella storia del Paese e bruciarono una superficie di oltre 150.000 chilometri quadrati. Anche quest'anno la situazione inizia già a essere critica: al momento è già stato dichiarato lo stato di emergenza in Manitoba e nello Saskatchewan, tra le regioni centrali del Paese: la popolazione è già stata allertata e informata sulle procedure da adottare in caso di vicinanza a un rogo, mentre più di 17.000 persone sono state evacuate dalle aree più pericolose, tra cui anche la cittadina di Flin Flon, tra le più popolate con circa 5000 abitanti.

Secondo quanto riportato dal Canadian Interagency Forest Fire Centre, al momento sono 174 i roghi attivi, di cui ben 94 fuori controllo. Nelle ultime ore, infatti, sono aumentati sensibilmente i roghi anche negli stati dell'Alberta e nella British Columbia, con oltre 360.000 ettari di terra già bruciati. È quindi probabile che, nell'arco delle prossime ore, altre regioni dichiareranno lo stato d'emergenza, chiedendo supporto al governo federale.

I wildfire plumes (“pennacchi di fumo”) visti dallo spazio

L'estensione dei roghi ha già raggiunto un'estensione tale da poter essere avvistata anche dallo spazio: il satellite Sentinel-5P della costellazione europea Copernicus è già riuscito a osservare i drammatici effetti degli incendi: a causa degli incendi si sono infatti formati estesi wildfire plumes (letteralmente «pennacchio di fumo»), ossia scie di fumo trasportate dalle correnti che si stanno estendendo per ben 3000 km fino a raggiungere l'Oceano Atlantico.

Il fumo, infatti, è già arrivato fino al confine occidentale del Paese, riversandosi anche verso gli Stati Uniti: secondo le previsioni, la nube raggiungerà diverse città americane al confine con il Canada, tra cui Minneapolis (nel Minnesota), Detroit (in Michigan) e Chicago (nell'Illinois).

Cosa sono i wildfire plumes e come si formano

Ma cosa sono questi wildfire plumes e come si formano? Nel momento in cui si scatena un incendio, il fuoco riscalda l'aria, rendendola meno densa rispetto a quella circostante. L'aria quindi sale, portando in quota fuliggine e altri materiali prodotti dagli incendi, formando un "pennacchio" (in inglese plume) di aerosol che alla fine incontra le correnti d'aria in alta quota, sono in grado di trasportare il plume anche a grandi distanze dai luoghi in cui i roghi hanno avuto origine.

Il problema è che tutte le sostanze nocive contenute all'interno di queste nubi, come appunto le polveri sottili, la fuliggine o lo smog, rappresentano un rischio non solo per l'ambiente e il clima, ma anche per la salute umana. Oltre a causare danni respiratori, infatti, gli aerosol emessi dagli incendi influenzano negativamente anche la fotolisi, ovvero il processo grazie al quale una molecola assorbe energia luminosa (solitamente raggi UV) e si scompone in prodotti più semplici. Le particelle di fumo, quindi, generano uno schermo naturale per la radiazione solare, causando un raffreddamento temporaneo della superficie terrestre o persino alterando la circolazione atmosferica, causando precipitazioni anomale.

Cosa i sono i pirocumuli: le colonne di fumo

Nel caso in cui un incendio sia particolarmente violento ed esteso, è anche possibile che si generano anche i cosiddetti «pirocumuli»: oltre a produrre gas e anidride carbonica, infatti, un incendio boschivo produce anche una grande quantità di vapore acqueo, che sale verso l'atmosfera e, raggiunta una certa quota, condensa generando delle nubi. Per quanto riguarda la situazione canadese, nelle ultime ore sono stati avvisati numerosi pirocumuli soprattutto nello stato dell'Alberta.

Questi pirocumuli possono raggiungere anche i 10 chilometri di spessore verticale, creando quindi strutture del tutto analoghe ai comulonembi che generano i temporali, chiamate non a caso pirocumulonembi. Queste nubi possono pertanto dare origine a rovesci e a un'attività elettrica sotto forma di fulmini (più comuni nei pirocumuli generati da attività vulcanica) che, a loro volta, possono portare a ulteriori incendi.

I pirocumuli, quindi, si formano in una modalità simile alle nubi normali: tuttavia, a differenza di quelle comuni, questo tipo di nube è carico delle sostanze nocive generate dall'incendio, come polveri sottili, ceneri e fuliggine, generando ulteriori danni alla salute e all'ambiente.

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