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Lo stabilimento dell'azienda italiana Euro Stamp s.r.l. in via Airauda a Pianezza (Torino) è stato colpito da un vasto incendio. Una colonna di fumo nera, visibile anche dal capoluogo del Piemonte distante 15 km, si è alzata dalla fabbrica specializzata nella produzione di paraurti e griglie di plastica per le auto intorno alle 19.00 di giovedì 4 settembre. I Vigli del Fuoco sono intervenuti tempestivamente sul posto con 10 squadre per domare le fiamme dell'incendio che dopo una notte di lavoro è stato spento questa mattina, come riporta ARPA Piemonte. Mentre le cause del rogo sono al vaglio del nucleo investigativo antincendi dei pompieri, è importante chiarire le possibili conseguenze ambientali. L'incendio, infatti, ha coinvolto materiali plastici la cui combustione potrebbe essere pericolosa per l'ambiente e la salute dei cittadini. Per questo motivo, l'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) è intervenuta tempestivamente per monitorare la qualità dell'aria, analizzando i livelli di polveri, dei composti organici volatili (COV)e di altri composti inquinanti.
Nella zona industriale colpita dalla colonna di fumo, le analisi sulle polveri sottili (PM10) hanno rivelato un picco iniziale di circa 400 microgrammi per metro cubo (µg/m³), un valore otto volte superiore al limite giornaliero di sicurezza per la salute, fissato a 50 µg/m³. Fortunatamente, i valori sono poi scesi rapidamente, tornando entro la soglia di legge per poi assestarsi stamattina a 20 microgrammi per metro cubo, un livello sicuro.
Anche i livelli di COV (composti organici volatili) sono costantemente monitorati dall'ARPA. I COV sono sono inquinanti atmosferici con un possibile impatto sull'ambiente e sulla salute. Possono rimanere a lungo nell'atmosfera, causando problemi per la salute umana e animale: tra questi ci sono il benzene (cancerogeno), la formaldeide (tossica) e i composti alogenati, che possono accumularsi negli organismi viventi. In riferimento all'incendio, i loro valori, dopo un picco iniziale, sono rientrati nei limiti di norma.
Le analisi del laboratorio mobile dell'agenzia hanno fornito un quadro rassicurante anche per le concentrazioni di monossido di carbonio (CO) e anidride solforosa (SO2) registrate al di sotto dei limiti di sicurezza.
- Monossido di carbonio: si tratta di un gas incolore e inodore prodotto dalla combustione incompleta di sostanze contenenti carbonio. Può rivelarsi pericoloso per la salute perché, una volta inalato, si lega all'emoglobina nel sangue al posto dell'ossigeno, causando danni al sistema nervoso e cardiovascolare. Sono stati rilevati valori tra 0.2 e 0.3 mg/m³. Questo dato è inferiore al valore limite per la salute, fissato a 10 mg/m³ come media massima su 8 ore.
- Anidride solforosa (SO2): è un gas irritante prodotto dalla combustione di combustibili fossili contenenti zolfo che può irritare occhi e vie respiratorie. Le concentrazioni misurate, pari a 6-7 ppb (parti per miliardo) – equivalenti a circa 18 µg/m³ – sono al di sotto del limite di sicurezza giornaliero di 125 µg/m³.
Le attività di controllo da parte del personale tecnico esperto proseguiranno fino alla fine dell'emergenza nelle zone limitrofe.