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Iniziano a emergere più dettagli sull'incidente aereo di Washington DC che la notte del 30 gennaio (il 29 sera negli Stati Uniti) ha coinvolto un aereo di linea della PSA Airlines – sussidiaria dell’American Airlines che si occupa di voli regionali negli Stati Uniti – e un elicottero dell'esercito statunitense, causando in totale la morte di 67 persone tra passeggeri, personale di volo e militari. Stando alle prime informazioni rese pubbliche, sarebbe stata recuperata la scatola nera e un primo rapporto dettagliato sull'accaduto potrebbe arrivare entro una trentina di giorni circa.
Il ritrovamento delle scatole nere
Nelle ultime ore sono state recuperate le scatole nere dell'aereo commerciale e consegnate al National Transportation Safety Board, un'agenzia investigativa indipendente del governo degli Stati Uniti che indaga e produce rapporti quando aeroplani, navi, treni, oleodotti e gasdotti vengono coinvolti in incidenti. Secondo quanto dichiarato dall'agenzia, un primo rapporto sulle dinamiche dell'incidente basato sull'analisi delle scatole nere potrebbe essere pronto fra una trentina di giorni. In attesa del rapporto, una delle ipotesi più riprese dai giornali statunitensi sulle cause dell'incidente sostiene che l'elicottero militare, un Sikorsky UH-60 Black Hawk, abbia deviato dal suo percorso entrando in rotta di collisione con l'aereo di linea. Lo sostiene, per esempio, il New York Times basandosi su alcune fonti della Federal Aviation Administration (FAA), che ha avviato un'indagine interna. Secondo quanto ricostruito fino a ora, l'elicottero stava sorvolando lo spazio aereo dell'aeroporto Ronald Reagan di Washington DC seguendo una rotta nord-sud e avrebbe richiesto alla torre di controllo di deviare dal proprio percorso. Il personale della torre di controllo avrebbe dato il via libera, indicando ai militari di volare dietro all'aereo dell'PSA Airlines. L'elicottero avrebbe però deviato dalla rotta assegnata scontrandosi con l'aereo di linea.
Problemi di organico alla Torre di controllo? Le possibili cause
Proprio le comunicazioni tra la torre di controllo dell'aeroporto di Washington DC e i piloti coinvolti nell'incidente sono un altro dei punti su cui si stanno concentrando le indagini delle agenzie e dei media statunitensi. Sarebbe emerso che nella serata dell'incidente due controllori di volo stessero gestendo il lavoro che normalmente sarebbe affidato a quattro, facendo emergere un problema cronico del traffico aereo statunitense e non solo: la carenza di personale.
Un riepilogo dell'incidente
L'incidente aereo è avventuo alle 2:48 italiane del 30 gennaio (20:48 del 29 gennaio ora locale) tra un aereo di linea CRJ-700 dell'American Airlines (volo AA5342) proveniente da Wichita, in Kansas, e un elicottero militare H60 Black Hawk di stanza a Fort Belvoir in Virginia che stava effettuando un volo di addestramento nei pressi dell'aeroporto nazionale Reagan di Washington, a pochi chilometri dalla Casa Bianca. Il jet CRJ-700 si trovava a una quota di circa 100 metri e aveva una velocità di circa 200 km/h, mentre l'elicottero viaggiava a circa 130 km/h. Al momento dello schianto, la visibilità era buona (circa 10 miglia statutarie, o 16 km), così come le condizioni meteorologiche, e i venti soffiavano a circa 28 km/h con raffiche fino a 46 km/h. Dopo lo scontro, entrambi i velivoli sono precipitati nel fiume Potomac e sono cominciate subito le operazioni di recupero.
Purtroppo sono state registrate 67 vittime, inclusi alcuni pattinatori dell'US Figure Skating.