Pif, nome d'arte di Pierfrancesco Diliberto (Palermo, 4 giugno 1972) è una figura poliedrica: conduttore televisivo, sceneggiatore, scrittore, regista, attore e conduttore radiofonico. Ha esplorato diversi canali di comunicazione: per questo abbiamo fatto una chiacchierata con lui nel nuovo episodio di Pop Corner, per discutere di televisione e social, ma anche di forma e contenuto.
Pif è stato il precursore di un linguaggio televisivo diretto, spontaneo e genuino, a partire dalla sua esperienza nel programma Le Iene, di cui è stato volto e autore. Dal 2007 ha lanciato il suo programma Il Testimone, dove in ogni puntata intervista personaggi e racconta fenomeni di costume.
Sulla falsariga di Il Testimone, Pif ha creato poi il programma Caro Marziano, in cui ogni intervista si chiude simbolicamente con un “messaggio da lasciare ad un marziano” da parte dell'intervistato. Tra l'altro, Pif ci ha svelato che si appunta pochissime cose, prima di fare un'intervista. Le domande nascono dalla sua sincera curiosità.
Ha scritto e diretto anche tre film per il cinema: La mafia uccide solo d'estate (2013), In guerra per amore (2016), E noi come stronzi rimanemmo a guardare (2021).
Nel corso di questa chiacchierata con Pif abbiamo toccato diversi punti:
- l'importanza del contenuto sulla forma nel raccontare storie: anche per Pif, come per noi di Geopop, la regola principale quando si racconta una storia è avere qualcosa da dire, prediligere il contenuto sulla forma. La storia nasce quindi da un'urgenza comunicativa. Così è stato per Pif quando ha scritto il film La mafia uccide solo d'estate, che è nato dalla sua partecipazione emotiva agli eventi raccontati.
- La tipologia di contenuti veicolati dai social. Secondo Pif, per molto tempo sui social si è puntato alla quantità più che alla qualità. Ma negli ultimi tempi anche sui social si è cominciato a veicolare contenuti di spessore.
- Lo stato di salute della TV. Da anni si sente dire che la televisione è morente, ma, secondo Pif, in TV ci sono sempre dei programmi-eventi che attirano milioni di spettatori e che alimentano il mondo del web, come Sanremo.
Ci siamo infine divertiti a ricreare la tipica inquadratura “alla Pif”, quella per esempio usata per Il Testimone: camera puntata in viso su di lui e girata per intervistare le persone.