
Provate per un attimo a immaginare la scena: siete davanti al computer, in un forum di appassionati, state sperimentando una nuova valuta digitale che non ha ancora alcun prezzo di mercato e decidete di proporre uno scambio molto semplice: due pizze in cambio di 10.000 Bitcoin, la criptovaluta protagonista di questo racconto. Nessuna banca, nessun intermediario, nessuna carta di credito. Solo un messaggio online e un accordo diretto tra due parti. All'epoca il tutto poteva sembrare una trovata curiosa, quasi un “gioco” tra smanettoni. Il 22 maggio 201o, a distanza di 15 anni, quei 10.000 Bitcoin oggi equivalgono a oltre 1 miliardo di dollari! Ed è proprio qui che la storia diventa interessante: non perché qualcuno avrebbe potuto “diventare ricco” grazie a due pizze, ma perché quel gesto ha segnato il momento in cui Bitcoin è diventato una moneta di scambio a tutti gli effetti.
Quando nasce il Bitcoin: il 3 gennaio 2009
La storia di Bitcoin comincia ufficialmente il 3 gennaio 2009, quando viene inserito nella sua blockchain il primo blocco di codice, chiamato “blocco genesi”. Questo blocco è attribuito a un individuo (o un gruppo) noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, figura avvolta ancora oggi nel mistero. Pochi mesi prima Nakamoto aveva pubblicato un whitepaper. Il documento tecnico, lungo nove pagine, descriveva il funzionamento di un sistema di pagamento elettronico decentralizzato che non necessiva di un'autorità bancaria centrale per funzionare.
Il 12 gennaio 2009, il misterioso Nakamoto inviò 10 bitcoin a Hal Finney, uno sviluppatore e uno dei primi sostenitori della criptovaluta. Anche questa fu una transazione significativa, ma riguardava ancora uno scambio interno alla comunità di programmatori. All'inizio, infatti, Bitcoin non aveva un valore definito: ci si scambiava monete digitali per testare il sistema o come forma di ringraziamento nei forum online. Nessuno pensava a possibili investimenti in Bitcoin, e certamente nessuno immaginava che in futuro un singolo Bitcoin potesse raggiungere valori altissimi (per la cronaca, nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo 1 Bitcoin equivale a 110.077 dollari).
La storia dietro le due pizze acquistate per 10.000 Bitcoin
Un punto di svolta arrivò il 22 maggio 2010, quando Laszlo Hanyecz, uno sviluppatore della Florida, pubblicò sul forum Bitcoin Talk una richiesta molto semplice: voleva ricevere due grandi pizze a casa e offriva in cambio 10.000 Bitcoin. Spiegò che il suo obiettivo non era risparmiare tempo o denaro, ma verificare se fosse possibile acquistare un bene reale pagando in Bitcoin, proprio come si sarebbe potuto fare con una valuta “tradizionale”. Un utente britannico accettò la proposta, ordinò due grandi pizze da una catena americana pagandole circa 25 dollari, e ricevette in cambio i 10.000 Bitcoin offerti da Hanyecz, che all’epoca valevano circa 41 dollari.

Con questa transazione, Bitcoin difatti uscì dall’ambiente teorico e dimostrò di poter funzionare come mezzo di scambio reale. Non interessava quanto valesse il Bitcoin allora, né il valore che avrebbe potuto avere in futuro: ciò che contava era che un accordo economico era stato portato a termine con successo.
Negli anni successivi, il valore del Bitcoin iniziò a salire. Nove mesi dopo l'acquisto delle due pizze, la criptovaluta raggiunse la parità con il dollaro: improvvisamente, il valore della cena acquistata in Bitcoin da Hanyecz ammontava a ben 10.000 dollari. Nel 2015, cinque anni dopo, lo stesso importo corrispondeva a circa 2,4 milioni di dollari. E aggiornando il valore ai prezzi attuali, i 10.000 Bitcoin avrebbero un valore superiore a 1 miliardo di dollari.
Da allora, il 22 maggio viene celebrato come Bitcoin Pizza Day, una ricorrenza che la comunità delle criptovalute osserva ordinando pizza in ricordo della prima transazione commerciale documentata.
Come viene visto il Bitcoin oggi
Nel frattempo Bitcoin ha vissuto una profonda trasformazione sociale. Le prime comunità erano composte da pionieri affascinati dall'idea di un sistema economico indipendente dalle banche. Successivamente, si sono aggiunti programmatori interessati alla struttura tecnica della blockchain e poi investitori attratti dalla crescita del prezzo. Con il tempo, anche istituzioni finanziarie tradizionali hanno iniziato a trattare Bitcoin come un asset, cioè una vera e propria forma di investimento. Così, una tecnologia nata per proporre un modello alternativo ha finito per entrare nel sistema economico che puntava a riformare.
E cosa dice oggi Hanyecz, l'uomo delle pizze, dell'acquisto che fece il 22 maggio 2010? In un'intervista rilasciata al New York Times, disse:
All'epoca i Bitcoin non avevano alcun valore, quindi l'idea di scambiarli con una pizza era incredibilmente interessante. Nessuno poteva immaginare che avrebbero avuto un successo così grande.
Per la cronaca, oltre ai 10.000 Bitcoin usati per l'acquisto di due pizze, il signor Hanyecz ne possedeva altri, che decise di vendere più avanti quando il loro prezzo si è avvicinato a 1 dollaro, guadagnando circa 4.000 dollari.