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18 Febbraio 2025
11:42

L’attacco di un drone a Chernobyl ha causato un buco di 6 metri nel sarcofago del reattore nucleare 4

L’attacco di un drone forse russo all'ex centrale nucleare di Chernobyl ha causato danni al sarcofago del reattore 4. In particolare, dopo una prima ispezione è stato individuato un buco di 6 metri nel rivestimento, anche se i livelli di radioattività restano nella norma.

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L’attacco di un drone a Chernobyl ha causato un buco di 6 metri nel sarcofago del reattore nucleare 4
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Da un primo sopralluogo al sarcofago protettivo del reattore 4 dell'ex centrale nucleare di Chernobyl sono stati individuati i danni provocati dall'attacco di un drone forse russo armato di cariche esplosive che si sarebbe schiantato contro il sarcofago nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2025. Secondo un aggiornamento pubblicato da World Nuclear News, pagina di attualità a tema nucleare gestita dalla World Nuclear Association, l'attacco drone ha provocato un buco largo circa 6 metri in entrambi i livelli di rivestimento del reattore, ma la struttura portante non risulta danneggiata e i livelli di radioattività non desterebbero preoccupazione. I servizi di emergenza ucraini sono al lavoro per riparare i danni al sarcofago.

I danni dell’attacco drone al sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl

Il Servizio di Emergenza dello Stato Ucraino ha dichiarato che ieri 17 febbraio tre gruppi di scalatori hanno iniziato a effettuare un sopralluogo, ciascuno incaricato di analizzare un'area fumante del sarcofago. La prima notizia emersa è che i livelli di radiazioni sono rimasti entro i limiti previsti, mentre in seguito è stato confermato che è stata gravemente danneggiata un'area del rivestimento esterno di 15 m2, a un'altezza di circa 87 metri.

Più nello specifico, si sarebbe generato un buco in entrambi i livelli di rivestimento dal diametro di circa 6 metri, il quale avrebbe danneggiato anche alcuni cavi elettrici. Oltre a tutto questo, ci sarebbe un'ulteriore area lievemente danneggiata di 200 m2. Fortunatamente i danni non sono stati tali da danneggiare la struttura portante e anche il rivestimento più interno non sembra aver subito particolari danni.

I sarcofagi protettivi di Chernobyl

La prima cosa da sapere è che in seguito al tragico incidente dell'aprile 1986 si decise di costruire attorno al reattore 4 un sarcofago protettivo, il cui compito sarebbe stato quello di incapsulare il nocciolo fuso e circa 200 tonnellate di materiale altamente radioattivo. Tuttavia, questo non fu progettato con una lunga aspettativa di vita, e perciò si decise di realizzare un nuovo sarcofago protettivo, più esterno e capace di racchiudere il primo.

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Primo sarcofago realizzato a Chernobyl.

Questo misura 257 metri per 162 metri, con un'altezza di 108 metri e un peso totale di circa 36 mila tonnellate. È composta da uno strato di rivestimento interno e uno esterno attorno a una struttura in acciaio. Si tratta di una struttura progettata per resistere a terremoti fino a magnitudo 6.0, uragani e brusche variazioni di temperatura. A differenza del primo sarcofago, questo ha un'aspettativa di vita di circa un secolo.

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Secondo sarcofago realizzato a Chernobyl.
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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