0 risultati
video suggerito
video suggerito
25 Giugno 2025
14:43

“Allarme lumache killer” in Australia? No, il vero rischio per i cani è un verme parassita

La cosiddetta "lumaca killer" di cui si legge in giro in realtà non è pericolosa: è solo il vettore del verme parassita Angiostrongylus cantonensis. Uno studio australiano ha collegato al clima l'aumento dell'angiostrongilosi neurale nei cani, registrando 93 casi negli ultimi 5 anni. Il verme passa dai ratti alle lumache e da queste ai cani e potenzialmente anche all'uomo.

134 condivisioni
“Allarme lumache killer” in Australia? No, il vero rischio per i cani è un verme parassita
Angiostrongylus_cantonensis_Male

"Lumaca killer", "strage di cani", "allarme in Australia”… sono termini e frasi con cui vi siete probabilmente imbattuti in questi giorni sul web. Facciamo chiarezza: un recente studio condotto in Australia dall'Università di Sydney ha messo in luce un aumento di casi di angiostrongilosi neurale nei cani causata non da una lumaca ma da un verme parassita originario del Sud-est asiatico e nelle ma segnalato anche negli Stati Uniti e in Europa, trasmesso dalle lumache e altri gasteropodi, il nematode Angiostrongylus cantonensis.

Dunque "lumaca killer" è soltanto un termine giornalistico – peraltro usato solo in Italia – che è pure fuorviante: in realtà quando si parla di "lumache killer" (assassin snail) si intende la specie Anentome helena che è carnivora e si ciba di altre chiocciole.

Uno studio condotto da Jan Šlapeta e Phoebe Rivory ha riportato 93 casi sui cani dal 2020 al 2024 con un picco di 32 casi nel 2022, trovando una correlazione tra casi di angiostrongilosi neurale canina e condizioni climatiche. L'umidità e le forti piogge favoriscono la proliferazione delle lumache aumentando i rischi di contagio.

Cos’è l’Angiostrongylus cantonensis e come si trasmette: il ciclo di contagio

Angiostrongylus cantonensis o "verme polmonare del ratto" è un nematode (verme cilindrico) parassita che vive naturalmente alle spese dei ratti, con esemplari adulti che maturano nelle arterie polmonari. È diffuso principalmente nel Sud-est asiatico e nelle isole del Pacifico ma ci sono state segnalazioni anche in Africa, e recentemente, negli Stati Uniti meridionali e in Europa.

La vita di questo verme è un ciclo continuo e complesso:

  • L'ospite definitivo, è il ratto, l'unico animale in cui il parassita può diventare adulto e riprodursi a livello polmonare.
  • Gli ospiti intermedi sono lumache, chiocciole e altri animali come in cui inizia il ciclo naturale quando le larve vengono espulse con le feci dei ratti. Il cerchio si chiude quando un altro ratto, mangiando una lumaca, si infetta a sua volta, permettendo al parassita di completare lo sviluppo in circa sei settimane.
  • Ospiti accidentali: cani e esseri umani diventano ospiti "a fondo cieco" se ingeriscono una lumaca infetta, magari nascosta nel cibo, o il parassita si trova in altri animali trasportatori come granchi e gamberi crudi o in acque contaminate.

I rischi per l'uomo e i cani: i sintomi e quanti sono i casi umani

Questo parassita causa una zoonosi, ovvero una malattia trasmessa dagli animali all'uomo. Le larve del nematode, espulse con le feci dei ratti, passano infatti a lumache e limacce da cui arrivano ai cani e, in rari casi, all'uomo. A differenza di quello che succede nei ratti, però, una volta che questo verme entra in contatto con cani o con l'uomo arriva rapidamente al cervello e al sistema nervoso centrale causando la angiostrongilosi neurale, una meningite eosinofila che può portare sintomi come forti mal di testa, collo rigido, febbre e importanti conseguenze neurologiche. Solo in rari casi può portare alla morte. È fondamentale sottolineare che il contagio non avviene mai da persona a persona, ma esclusivamente tramite l'ingestione accidentale di larve presenti in cibi o acqua contaminati.

Nei cani, l'angiostrongilosi neurale canina può portare invece a sintomi come paralisi degli arti posteriori e della coda, incontinenza e iperestesia (ipersensibilità agli stimoli). Secondo lo studio condotto da Rivory, la mortalità per i cani varia dal 14% al 58%.

In Australia, dove la angiostrongilosi neurale è stata identificata per la prima volta oltre 50 anni fa, i cani sono considerati importanti "animali sentinella", poiché i loro casi possono anticipare un aumento del rischio per la popolazione umana. Nonostante la presenza del parassita, i casi umani nel paese rimangono rari: dal 1971 ne sono stati documentati circa 34, con almeno 2 esiti mortali. Uno dei più noti è quello di Sam Ballard, deceduto 8 anni fa dopo aver contratto l'infezione per aver ingerito una lumaca contaminata.

La diffusione del parassita sembra non limitarsi all'Australia. Un articolo del 2023 ha documentato un'infezione a Valencia, in Spagna, mentre in Italia, al momento, sono stati riportati solo casi sporadici in persone di ritorno da viaggi in aree endemiche dell'Asia.

Lo studio sull'aumento dei casi nei cani in Australia e il cambiamento climatico

Lo studio condotto da Rivory ha evidenziato un aumento di casi di angiostrongilosi sulla costa orientale dell'Australia, con una chiara connessione a fattori climatici. Nello specifico, sono stati identificati 93 casi (su 180 casi sospetti studiati) di cani che hanno contratto questa malattia causata dal nematode Angiostrongylus cantonensis in un periodo di 5 anni dal 2020 al 2024. Il picco è stato registrato nel 2022, con 32 casi, e le aree con il maggior numero di casi confermati si trovano principalmente intorno a Sydney e Brisbane.

Per gli autori dello studio c'è una correlazione tra diffusione della malattia e cambiamenti climatici, infatti, eventi meteorologici intesi con forti e prolungate piogge creano l'ambiente ideale per la proliferazione di lumache e limacce, gli ospiti intermedi del parassita. Inoltre, il riscaldamento globale porta i ratti, le lumache e lo stesso parassita ad adattarsi e a sopravvivere anche in zone precedentemente "inabitabili". Il picco del 2022 è stato proprio in concomitanza di eventi climatici sostanziosi e la ricerca ha definito tra i 2 e i 10 mesi il periodo di tempo dopo un evento di forti piogge dove il rischio per la trasmissione della malattia aumenta.

lumache killer grafico
I due grafici in figura mettono a confronto i periodi di forti piogge con i periodi di aumento dei casi di angiostrongilosi neurale canina nella zona di Sydney. Credit: Rivory et al. (2025)
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views