L’ananas è il frutto della pianta di Ananas comosus, appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae e originaria del Sud America. Questo frutto esotico ha conquistato le tavole europee durante il periodo coloniale grazie al suo sapore dolce ed è diventato un must delle diete ipocaloriche, con la fama di essere un bruciagrassi. Si tratta però di una bufala, che periodicamente viene riproposta in vista dell’estate e alla quale tendiamo a credere per soddisfare il nostro bisogno di risultati immediati e strabilianti. Questa fama è legata all’elevata concentrazione nel gambo dell’ananas di bromelina, una miscela di enzimi che scindono le proteine, ma che non ha niente a che vedere con i grassi. In realtà, l’ananas ha molte potenzialità in campo terapeutico, tra cui quella di digestivo, solo che nessuna di queste riguarda la perdita di massa grassa. Vediamo perché.
L'ananas "rompe" le proteine, ma non brucia i grassi
L’ananas è un frutto ricco di acqua (circa l’80%), minerali e vitamine, che nonostante il suo sapore dolce, ha però un basso indice calorico (poco più di una mela). Grazie all’elevata percentuale di acqua e all’alto contenuto di fibre è il frutto preferito di chi inizia una dieta. Sia il gambo (la parte centrale più dura dell’ananas che molti di noi, ahimè, scartano), che in minor misura la polpa, contengono bromelina, una miscela di enzimi proteolitici, ossia enzimi che "rompono" le proteine degli alimenti. Parliamo quindi di due classi di molecole completamente diverse: l’ananas non ha alcuna azione sui grassi.
Dal punto di vista biochimico, questi enzimi proteolitici fanno parte della classe delle idrolasi, enzimi coinvolti in molteplici meccanismi biologici dalla digestione alla regolazione della sintesi e degradazione delle proteine, e sono implicate anche nel controllo della crescita e morte cellulare. Nello specifico, idrolizzano (rompono in presenza di acqua) il legame peptidico tra due amminoacidi, i costituenti delle proteine.
Gli effetti benefici dell'ananas
Oltre a essere una bufala, relegare l’ananas e la bromelina a “bruciagrassi”, è molto riduttivo. La ricerca si è molto concentrata sugli effetti benefici della bromelina, ottenendo promettenti risultati da studi in vitro e in vivo.
Innanzitutto, l’attività proteolitica sugli alimenti che ingeriamo renderebbero la bromelina e l’ananas dei potenziali digestivi, ma non ci sono studi clinici a conferma di questa attività. Ad oggi la ricerca ha evidenziato un alto potere antinfiammatorio, cardioprotettivo, immunomodulante e perfino antitumorale, sebbene non si conoscano ancora i meccanismi d’azione alla base di queste attività. È anche in grado di rallentare la replicazione e la propagazione di virus, batteri e parassiti, ad esempio in combinazione con terapie antibiotiche classiche. Secondo alcuni studi ha capacità anti-edematose (ossia riduce la ritenzione idrica), e potrebbe aiutare nel ridurre il dolore post-operazioni chirurgiche.
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Gli studi sull’uomo sono pochi e con pochi partecipanti, ma sembrano confermare alcune di queste attività e la quasi totale mancanza di effetti collaterali. Sono comunque necessarie più conferme e studi più ampi per avere dati affidabili da sottoporre alla valutazione degli enti competenti.
Per perdere massa grassa, non cerchiamo la molecola, la pillola o l’alimento miracoloso. Ci basta seguire le linee guida OMS, condivise anche dall'Istituto Superiore di Sanità mantenendo uno stile di vita attivo e un’alimentazione equilibrata e sana.
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