
La Russia ha testato per la prima volta il missile da crociera 9M730 Burevestnik: si tratta di un'arma che, a detta del Governo russo, è in grado di oltrepassare qualunque sistema di difesa aerea, sia presente che futura. Questo è possibile anche grazie a un pattern di volo imprevedibile e alla capacità di colpire bersagli a lunghissima distanza, il che lo renderebbe un'arma impiegabile anche al di fuori dell'ambito della guerra contro l'Ucraina. Il capo delle forze armate russe Valery Gerasimov ha dichiarato che durante il test, cominciati il 21 ottobre, i missili hanno viaggiato per circa 14.000 km, restando in volo per 15 ore.
Da un punto di vista tecnico il Burevestnik (traducibile con "uccello della tempesta" e ribattezzato dalla NATO SSC-X-9 Skyfall ) è un missile da crociera – cioè dotato di motore e ali in modo da essere direzionabile – superficie-superficie lungo 9 metri che viaggia a quote molto basse (nell'ordine delle decine-centinaia di metri dal suolo) e che non solo è a propulsione nucleare, ma è anche in grado di trasportare una testata nucleare.
L'arma è entrata in produzione nel 2018 e, in realtà, pare che già nel 2023 siano stati svolti test chiave per confermare l'efficacia dell'arma. Mentre il presidente russo Vladimir Putin avrebbe dichiarato che questo strumento bellico «non ha eguali al mondo», è giusto segnalare come tutte le informazioni provengano dalla Russia stessa e, al momento, non siano verificate da fonti terze.