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7 Novembre 2025
7:00

Le migliori opere esposte al MoMA di New York, il primo museo di arte moderna

Novantasei anni fa a New York apriva il MoMA, il primo museo dedicato interamente all’arte moderna. Nato per sfidare i canoni tradizionali, oggi custodisce oltre 200.000 opere e capolavori di artisti famosi come Van Gogh, Picasso, Duchamp e Warhol, raccontando un secolo di creatività e rivoluzione artistica.

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Le migliori opere esposte al MoMA di New York, il primo museo di arte moderna
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Il Museum of Modern Art, spesso abbreviato in MoMA, si trova a New York nel quartiere di Midtown Manhattan, sulla 53ª strada ed è un punto di riferimento mondiale per l'arte moderna. È stato aperto il 7 novembre 1929, novantasei anni fa.  Il MoMa ospita opere di famosi artisti come Van Gogh, Pollock, Picasso ed è stato pensato e progettato con un concetto ben preciso. L'idea delle influenti mecenati Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan e Abby Aldrich Rockefeller (moglie del famoso miliardario), era quella di riscrivere la Storia dell'Arte sfidando le politiche conservatrici dei musei tradizionali e fondare un'istituzione dedicata esclusivamente all'arte "moderna" (per le classificazioni italiane, però, molte delle opere d'arte qui conservate sono contemporanee).

Il museo introdusse una novità rivoluzionaria per il tempo: esporre le opere seguendo un ordine cronologico, e non più tematico, per mostrare l'evoluzione dei movimenti artistici nel tempo. Guidato inizialmente da Alfred H. Barr Jr. con un preciso intento educativo, il museo si trasferì nella sua sede attuale a Manhattan nel 1939. Oggi il MoMA ospita oltre 200.000 opere suddivise in vari dipartimenti (quadri, modelli, film, disegni e oggetti di design) e offre, grazie alla sua vasta biblioteca e agli archivi, un centro di ricerca impareggiabile a livello mondiale. Tra i capolavori più famosi conservati qui troviamo La notte stellata di Vincent Van Gogh, Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso e Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol.

La notte stellata di Vincent Van Gogh

Tra i capolavori più iconici custoditi al MoMA c’è La Notte Stellata di Vincent Van Gogh, un’opera che parte dall’idea che l’arte debba essere fedele alla natura ma la trasforma in emozione pura. In questo celebre paesaggio notturno, i colori intensi e le pennellate drammatiche fanno vibrare la tela, trasformando il cielo in un turbine di sensazioni.

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La Notte Stellata di Vincent van Gogh.

Le Ninfee di Claude Monet

Di tutt’altro tono ma altrettanto rivoluzionarie sono Le Ninfee di Claude Monet: in questa serie di grandi opere l'artista dipinge il giardino fiorito della sua casa a Giverny, fulcro della sua produzione artistica durante gli ultimi 31 anni di vita. Rivoluzionari al tempo, questi dipinti monumentali ispirarono gli artisti dell'Espressionismo Astratto decenni dopo.

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Le Ninfe di Claude Monet conservato al MoMa di New York. Credit: Claude Monet, via Wikimedia Commons

Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso

Poi c’è Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso, un quadro che ha riscritto la storia dell’arte. Realizzato quando l’artista aveva appena 25 anni, questo quadro viene tradizionalmente presentato come l'inizio del Cubismo, cioè quell'uso di forme frammentate e punti di vista mutevoli che ha rivoluzionato l'arte negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale. Picasso lo tenne nascosto nel suo studio per quasi 20 anni.

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Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso. Credit: MoMa

La Ruota di Bicicletta, Marcel Duchamp

Con La Ruota di Bicicletta, Marcel Duchamp spalanca invece le porte a una nuova idea di arte. È il primo dei suoi celebri Readymade – una forma d'arte rivoluzionaria che vede oggetti comuni trasformati in opere d’arte semplicemente perché l’artista li sceglie come tali – dice a chi la guarda qualcosa che prima era impensabile: l'arte è creazione, e ogni artista può scegliere di rendere arte anche un oggetto comune.

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La Ruota di Bicicletta di Marcel Duchamp. Credit: Toohol

One Number 31, 1950 di Jackson Pollock

A rappresentare l’energia dell’ Espressionismo Astratto c’è One Number 31, 1950 di Jackson Pollock. A volte definito come arte gestuale o action painting, perché guardandolo si possono intuire i movimenti che l'artista doveva compiere per applicare il colore, l'Espressionismo Astratto è il primo movimento artistico moderno americano, nato proprio a New York.

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One: Number 31, 1950 in the Museum of Modern Art in 2013. Credit: Ned Hartle

Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol

E poi c’è Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol, il manifesto della Pop Art. Con le sue lattine di zuppa, Warhol porta l’arte fuori dai musei e la mette sugli scaffali del supermercato, rendendola accessibile, quotidiana, democratica. È la celebrazione del consumo e dell’immaginario americano, ma anche una sottile riflessione sul potere delle immagini nella società moderna.

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Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol.

Le opere italiane esposte al MoMA

Non manca una significativa presenza italiana nelle collezioni del MoMA. Ci sono opere provocatorie come la Merda d'artista di Piero Manzoni, uno dei celebri "tagli" di Lucio Fontana, i paesaggi sospesi di Giorgio de Chirico, e lavori di Boetti, Burri, Boccioni, Pistoletto e Balla.

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Piero Manzoni – Merda D’artista (1961). Credit: Jens Cederskjold via Wikimedia

Accanto all’arte figurativa, trova spazio anche il design italiano, rappresentato da icone come la Fiat Multipla, la Moka Bialetti, le macchine per scrivere Olivetti e i prodotti di marchi storici come Alessi, Flos, Zanotta, Artemide, Vitra, Poltronova e C&B.
Insieme, queste opere raccontano non solo la storia dell’arte moderna, ma anche quella della creatività umana in tutte le sue forme – visionaria, quotidiana, geniale.

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