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21 Giugno 2025
15:00

Musei da record in Italia: il Colosseo guida il turismo culturale

ll turismo culturale è un settore trainante per l'economia italiana: nel 2024 il Colosseo ha registrato numeri record, ma non compare in nessuna classifica dei musei più visitati al mondo. Come mai? Tecnicamente, non è un museo.

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Musei da record in Italia: il Colosseo guida il turismo culturale
turismo culturale

Il turismo culturale è un settore trainante per l'economia italiana, con città d'arte come Roma e Firenze in testa alle preferenze dei turisti. Il patrimonio storico, artistico e culturale del Belpaese attira un numero crescente di visitatori ogni anno, con siti Unesco, grandi città, centri storici e borghi tra le principali motivazioni di viaggio.  Il Colosseo è il sito più visitato, con quasi 15 milioni di ingressi solo nel 2024. Eppure, nelle classifiche dei musei più visitati al mondo, non compare nemmeno. Come mai? Tutto sta nella differenza tra museo e parco archeologico.

Il turismo culturale guida i viaggi in Italia

Il turismo culturale guida le motivazioni di viaggio in Italia, con il 43,6% dei visitatori che è guidato principalmente dalla voglia di conoscere la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale. Ma cosa si intende esattamente per turismo culturale? Secondo la definizione dell’Unwto, include:

Quel tipo di attività turistica in cui la motivazione essenziale del visitatore è quella di imparare, scoprire, fare esperienza e consumare i prodotti e le attrazioni culturali tangibili e intangibili presenti in una destinazione turistica. Queste attrazioni e prodotti si riferiscono a un insieme di caratteristiche peculiari materiali, intellettuali, spirituali ed emozionali di una società, che abbracciano le arti e l’architettura, il patrimonio storico e culturale, il patrimonio culinario, la letteratura, la musica, le industrie creative e le culture contemporanee con il loro stile di vita, sistemi di valori, credenze e tradizioni

Nel 2024, Roma si conferma la meta preferita per questo tipo di turismo: 6 delle 10 attrazioni più recensite si trovano nella capitale.  Firenze domina invece la classifica museale con 4 strutture nella Top 10.

Complessivamente, il settore culturale italiano, secondo il rapporto Io Sono Cultura 2024, vale quasi il 16% del PIL nazionale. Un euro investito in cultura ne genera quasi due in altri settori: ristorazione, trasporti, ospitalità. I dati del Ministero della Cultura confermano questo fenomeno: nel 2024, i luoghi culturali statali (tra cui musei, monumenti e aree archeologiche) hanno superato i 60 milioni di ingressi, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. È il miglior risultato di sempre, superiore persino ai livelli pre-pandemia.

turismo italia code

Tra i visitatori, ben 7 su 10 sono stranieri, con americani, inglesi e spagnoli in testa, a testimonianza del fascino globale del patrimonio culturale italiano. Il mix turistico-culturale dell’Italia si riflette anche nel podio delle mete più popolari: in cima alla classifica c’è il Parco Archeologico del Colosseo (che comprende Colosseo, Palatino e Foro Romano), con quasi 15 milioni di visitatori nel 2024, in crescita rispetto ai 12 milioni dell’anno precedente. Seguono a distanza le Gallerie degli Uffizi di Firenze (5,2 milioni) e il Parco Archeologico di Pompei (4,2 milioni).

Questi numeri raccontano che i turisti cercano esperienze autentiche, spesso all’aperto, dove arte e storia si fondono con il territorio.

Eppure, guardando le classifiche internazionali, emerge un curioso paradosso. Secondo la prestigiosa rivista The Art Newspaper, i tre musei più visitati al mondo nel 2024 sono stati il Louvre di Parigi (8,7 milioni di ingressi), i Musei Vaticani (6,8 milioni) ed il British Museum di Londra (6,4 milioni). Tutti numeri ben inferiori a quelli del Colosseo. Ma allora, perché il Colosseo non è nella classifica dei musei più visitati al mondo? Semplice: non è considerato un museo.

Museo o parco archeologico? Il nodo della classificazione

Un museo, secondo le definizioni internazionali, è uno spazio chiuso che ospita collezioni permanenti e segue specifici criteri di conservazione, catalogazione e fruizione. Il Colosseo, invece, è un parco archeologico a cielo aperto. Stessa cosa per Pompei. E quindi? Esclusi dalle classifiche dedicate ai musei.

Questo sistema di graduatorie nasconde però la vera importanza del turismo culturale italiano. Nel 2024 nei musei statali si contano “solo” 18,7 milioni di ingressi, mentre nei monumenti e parchi archeologici ce ne sono 31,5 milioni. Più della metà del turismo culturale si concentra dunque in luoghi che, tecnicamente, non sono musei.

Un patrimonio unico al mondosottovalutato nei numeri

Se ci limitiamo a guardare solo le classifiche internazionali dei musei più visitati, perdiamo una parte fondamentale del turismo culturale italiano. I luoghi più frequentati sono infatti siti archeologici e monumenti storici, che non compaiono nelle liste ufficiali.  Eppure, è proprio qui che risiede uno dei grandi punti di forza dell'Italia: la possibilità di vivere la cultura all'aperto, a contatto diretto con la storia. In fondo, il Colosseo ogni giorno racconta la sua storia sotto il cielo, e milioni di persone vengono ad ascoltarla.

Per avere un quadro completo del turismo culturale in Italia, dobbiamo quindi andare oltre le definizioni ristrette e leggere i dati con attenzione. Solo così emerge la forza di un Paese che, con il suo patrimonio culturale unico al mondo, occupa un ruolo di primo piano a livello globale.

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