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Il Vecchio continente è pieno di collezioni curiose, improbabili e decisamente eccentriche: tra i 10 musei più strani d'Europa troviamo raccolte di falli e falsi d’arte, passando per relazioni finite male fino ai gatti (come il Kattenkabinet, il museo di Amsterdam completamente dedicato a loro). Oggetti quotidiani trasformati in memoria collettiva, passioni personali diventate esposizioni permanenti, luoghi intimi che diventano esperienze pubbliche. Da Praga a Vienna, da Londra a Zagabria, molti di questi musei si trovano in città celebri, ma raccontano storie che raramente finiscono sulle guide turistiche: eppure proprio in queste stranezze si nasconde spesso il lato più autentico e affascinante di un viaggio.
- 1Il Museo fallologico islandese
- 2Il Museo delle miniature di Praga
- 3Il Museo dei falsi d'arte di Vienna
- 4Il Caveau d'amore in Slovacchia
- 5Il Museo del fumatore di Parigi
- 6Il Museo delle navi in bottiglia in Danimarca
- 7Il Museo ucraino del lardo
- 8Il Museo dei brand di Londra
- 9Il Museo delle relazioni interrotte a Zagabria
- 10Il Museo della polizia segreta della Germania Est
Il Museo fallologico islandese
Il Museo Fallologico Islandese è dedicato alla raccolta, allo studio e alla presentazione di veri falli di animali e uomini, e di tutto ciò che ha forma fallica. La collezione è quella di Sigurður Hjartarson, un ex preside che un giorno ricevette per scherzo dai suoi insegnanti un pene di toro: regalargli un fallo divenne uno scherzo ricorrente, fino a che non raggiunse il numero sufficiente per aprire un piccolo museo, poi cresciuto. Il suo obiettivo era quello di collezionare almeno un esemplare di fallo di tutti i mammiferi islandesi, cosa che riuscì a fare nel 2011, quando ottenne il suo primo pene umano. Nel museo, spostatosi dal 2020 nel cuore della capitale, Reykjavík, esiste anche un bistrot a tema.
Il Museo delle miniature di Praga
Con creazioni artistiche microscopiche esposte su semi, insetti e ciocche di capelli, il Museo delle miniature della capitale ceca è l'unica galleria d'arte al mondo in cui le opere possono essere osservate solo con una lente d'ingrandimento o un telescopio. Troverete animali dipinti sulla zampa di una zanzara, una scacchiera sulla capocchia di uno spillo e una carovana di cammelli incastonata con cura nella cruna di un ago, e il museo spiega anche come venivano create queste opere.
Il Museo dei falsi d'arte di Vienna
Impossibile poi non includere il Museo viennese dei falsi d'arte: si tratta dell'unico museo al mondo dedicato alla contraffazione di opere d'arte. Questo piccolo museo privato racconta inverosimili storie di pezzi contraffatti, anche attraverso i criminali diventati famosi, e i visitatori vengono anche intrattenuti ed educati sulle differenze tra originali, copie e falsi.
Il Caveau d'amore in Slovacchia

La cittadina di Banská Štiavnica, in Slovacchia, vanta una "banca dell'amore" dove le coppie possono depositare piccoli e preziosi ricordi del loro amore a San Valentino. Questo museo nasce per celebrare la poesia d'amore più lunga del mondo, dedicata da Andrej Sladković a Maria Pischlova (che purtroppo fu data in sposa a un'altra persona): chiamata "Marina" e pubblicata nel 1846, una poesia lunga ben 2.910 versi. Aperto proprio nella casa dove lei passò gran parte della vita, il museo non ospita solo l'opera letteraria ma anche un caveau degli innamorati con 100mila piccoli cassetti. Questo spazio però potrebbe essere molto difficile da visitare, perché ha chiuso (si spera, temporaneamente) dopo un grosso incendio nel 2024.
Il Museo del fumatore di Parigi
Dedicato alla storia e alla cultura del fumo, questo piccolo museo vicino al cimitero Père Lachaise ospita tabacchiere secolari e antichi pacchetti di sigarette, ma anche delicate pipe in argilla del XVII secolo. Le cartoline e i fumetti illustrano la cultura del fumo del secolo scorso, mentre una vetrina con un essiccatoio espone foglie di tabacco divise per origine geografica (e c'è pure una sala dedicata allo svapo).
Il Museo delle navi in bottiglia in Danimarca
L'arte di costruire navi in bottiglia toccò l'apice nel XIX secolo, e il marinaio danese Peter Jacobsen fu uno degli artisti più prolifici del genere: durante la propria vita realizzò oltre 1.700 navi in bottiglia e 50 modelli di navi in scala, che lasciò sparsi intorno ad Ærø, la piccola isola danese dove aveva casa. Qui dal 1943 c'è un museo che celebra la sua opera, insieme a una serie dei suoi pezzi preferiti (molti dei quali più che secolari) inclusa una croce con sette navi incastonate.
Il Museo ucraino del lardo
Il museo Salo, nella città ucraina di Lviv, celebra l'ingrediente preferito della cucina dell'Europa orientale: il grasso di maiale. Qui scoprirete tutto ciò che volevate sapere sul lardo locale (spesso mangiato crudo, come in Italia) e i suoi innumerevoli usi, oltre a una mostra di sculture realizzate con il grasso. Si possono comprare souvenir a tema e c'è un ristorante specializzato (che offre persino sushi di lardo).
Il Museo dei brand di Londra
È viaggio attraverso 200 anni di cultura del consumismo la collezione del Museum of Brands di Londra. Il museo ospita oltre 12.000 oggetti originali dall'Età Vittoriana a oggi: qui potrete trovare prodotti domestici di uso quotidiano, imballaggi, poster e giocattoli, che vi permetteranno di osservare il cambiamento della società nel corso degli ultimi due secoli da una prospettiva particolare.
Il Museo delle relazioni interrotte a Zagabria

È di spirito completamente opposto al Caveau dell'Amore, il Museo delle Relazioni Interrotte, uno spazio pubblico fisico e virtuale creato con l'unico scopo di custodire e condividere le storie di dolore dei suoi visitatori e i relativi oggetti simbolici. Ospitato nella capitale croata, il Museo è una collezione di oggetti in continua crescita, ognuno dei quali è un ricordo di una relazione passata, accompagnato dalla storia personale (anonima) di chi lo ha donato. L'idea alla base è quella di offrire una opportunità di superare un trauma emotivo attraverso la creatività.
Il Museo della polizia segreta della Germania Est
Lo Stasimuseum di Berlino è una raccolta di oggetti, foto e documenti riconducibili all'attività della Stasi, la famigerata polizia segreta della Repubblica Democratica Tedesca (nota come DDR o Germania Est). Ospitato nella vecchia sede del Ministero Della Sicurezza di Stato della DDR, il museo fu aperto nel 1990 (l'anno dopo la caduta del muro) per preservare dalla cancellazione l'ingente documentazione raccolta nella quarantennale attività della polizia segreta. Qui non ci sono solo documenti e foto, ma anche le testimonianze di persone perseguitate dalla Stasi e persino dei barattoli contenenti pezzi di tessuto, usati per l'identificazione olfattiva dei sospetti.