Ci capita quando guidiamo a lungo in auto, quando trascorriamo ore davanti allo schermo del computer o della televisione, oppure quando leggiamo per molto tempo, magari con poca luce: la sensazione che i nostri occhi siano affaticati, con sintomi quali prurito e secchezza, è molto comune soprattutto da quando gli smartphone sono entrati nelle nostre vite. Ci sono tuttavia molte altre cause che possono portare alla stanchezza oculare, per esempio fissare a lungo oggetti molto vicini o molto lontani, oppure una produzione di lacrime insufficiente. I rimedi più efficaci vanno dal riposo ai colliri, ma è importante capire quando è il caso di rivolgersi al proprio medico.
Le cause degli occhi stanchi
Quando guardiamo oggetti ravvicinati o lontani i nostri occhi eseguono un processo chiamato “accomodazione”, ovvero la modificazione dello spessore del cristallino (la lente del nostro occhio) tramite l’azione del muscolo ciliare. Questo processo avviene autonomamente e consente di regolare la distanza di messa a fuoco, permettendoci di adattare il nostro sguardo alla visione da vicino o da lontano.
Guardare a lungo oggetti molto vicini o lontano può quindi gravare sul nostro muscolo ciliare. Come ogni muscolo infatti, anche il ciliare può rimanere sfiancato da un’attività protratta per lungo tempo. Questo è uno dei principali motivi per cui avvertiamo una sensazione di stanchezza dopo molto tempo passato a guardare qualcosa di molto vicino o molto lontano. Un’altra causa dell’affaticamento è specificamente legata all’uso di computer e smartphone. Gli schermi infatti sembrano ridurre la frequenza del battito delle nostre palpebre, portando a un’insufficiente umidificazione dell’occhio a cui conseguono la secchezza e la stanchezza.
Ricordiamoci che i nostri occhi sono costantemente lubrificati e idratati dalle lacrime (non solo quando piangiamo!) che sono fondamentali per proteggere i nostri occhi dalle irritazioni. Le palpebre poi, oltre a proteggere gli occhi da corpi esterni e luce intensa, distribuiscono il film lacrimale sull’occhio evitando che si creino zone troppo secche. Quando battiamo troppo poco le palpebre, come davanti agli schermi, è facile che il film lacrimale si assottigli troppo, evaporando facilmente.
Altri elementi che contribuiscono alla stanchezza degli occhi che consegue alla loro secchezza sono, a insaputa di molti, i ventilatori e i condizionatori. I primi sono infatti in grado di accelerare notevolmente l’evaporazione del film lacrimale e portare particolato sugli occhi se emettono un getto molto vicino al viso. I secondi invece agiscono indirettamente, riducendo l’umidità dell’aria e facilitando di conseguenza la disidratazione degli occhi.
Come riconoscere e lenire la stanchezza oculare
Gli occhi stanchi si riconoscono perché percepiamo lieve e transitorio offuscamento della vista, leggero prurito e secchezza o eccessiva lacrimazione. Questi sintomi spesso compaiono in congiunzione con un lieve mal di testa o senso di pesantezza al centro della fronte. Ma cosa fare quando si manifestano questi sintomi?
Una buona abitudine che ha dimostrato ottimi risultati se praticata con continuità è proprio quella di prendere delle pause dall’attività che sta sforzando i nostri occhi. In particolare contro la stanchezza da schermi è stata osservata l’efficacia della “regola 20-20-20”. Questa raccomanda di spostare lo sguardo dopo 20 minuti di concentrazione su qualcosa che si trovi a 20 piedi (circa 6 metri) per almeno 20 secondi. Ricordiamo inoltre che se siamo di fronte al nostro computer dovremmo mantenere idealmente una distanza pari almeno al nostro braccio disteso e trovarci, preferibilmente, col centro dello schermo leggermente più in basso della nostra linea di visuale.
Oltre a queste buone norme, si possono riposare gli occhi chiudendoli e rilassandosi, magari usando un panno umido con acqua tiepida da porre sulle palpebre chiuse. Il riposo dall’attività, la protezione delle palpebre e le gocce d’acqua favoriranno un maggior rilassamento dell’occhio, contribuendo anche alla sua pulizia.
Bisogna invece evitare di stropicciarsi gli occhi, soprattutto con le mani non accuratamente pulite. Se è una cattiva idea in generale, diventa pessima quando si hanno gli occhi stanchi, poiché si rischia di irritarli ulteriormente e di introdurre sporcizia e corpi estranei.
Insieme a questi rimedi si possono certamente usare le cosiddette “lacrime artificiali”, delle gocce idratanti dalla formula studiata per giovare ai nostri occhi. Non è invece raccomandato far cadere di proposito gocce d’acqua di rubinetto: le lacrime hanno una composizione diversa dall’acqua corrente.
Se dopo queste accortezze e qualche notte di sonno il problema persiste, potrebbe essere necessario contattare il proprio medico di fiducia. In particolare l’offuscamento della vista è un sintomo da tenere sotto controllo quando non scompare in pochi giorni, potendo sottendere problemi neurologici e infettivi, tra gli altri.
In generale, l’affaticamento della vista è molto comune e non dovrebbe indurre alla preoccupazione. Quando tuttavia i sintomi persistono nonostante buone abitudini e rimedi, è opportuno rivolgersi a un medico.