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Quando si parla di sicurezza aerea, uno dei rischi più insidiosi e imprevedibili è rappresentato dal fenomeno del bird strike, ossia gli impatti tra gli aeromobili e gli uccelli durante le operazioni di decollo, atterraggio o crociera. Questi incidenti, seppur rari, possono avere conseguenze gravi e mettere a repentaglio la sicurezza del volo. Pensate che la Federal Aviation Administration riporta ogni anno più di 10.000 bird strike, per un costo annuo tra danni ai velivoli e ritardi pari a circa 400 milioni di dollari solo in Nord America. A livello globale lo stesso valore dovrebbe aggirarsi attorno a 1,5 miliardi di dollari.
I danni del bird strike
La natura dei danni agli aerei causati dall’impatto con volatili varia a seconda delle dimensioni dell’aereo. Gli aerei più piccoli, soprattutto quelli a elica, sono più suscettibili a questo rischio poiché volano a quote più basse rispetto agli aerei di linea. In questi casi, l'impatto può causare danni strutturali significativi, come la penetrazione dei parabrezza della cabina di pilotaggio o danni alle superfici di controllo di volo.
Per quanto riguarda gli aerei di linea, i motori sono particolarmente vulnerabili agli impatti con gli uccelli. Le pale della turbina, anche se realizzate con materiali resistenti come il titanio, possono subire danni da ossa, becchi e altre parti degli uccelli, causando ammaccature, crepe o addirittura la perdita di intere pale. Questo può creare turbolenze nel flusso d'aria del motore, portando a una perdita parziale di spinta o, in casi estremi, al guasto completo del motore. Durante la fase di certificazione, i motori a turbina vengono testati per ingestioni di volatili di circa 2 kg per garantire che eventuali danni siano contenuti all'interno del motore stesso, senza ulteriori danni al resto dell'aeromobile.

Un esempio di incidente catastrofico causato da un bird strike è il volo US Airways 1549 del 15 gennaio 2009, quando un Airbus 320 perse potenza in entrambi i motori dopo il decollo dall’aeroporto di LaGuardia a New York a causa di uno stormo di uccelli. Il comandante Chesley "Sully" Sullenberger prese la pronta decisione di atterrare nel fiume Hudson, salvando tutte le 155 persone a bordo.
Come prevenire i bird strike
Per minimizzare il rischio di bird strike, i piloti devono essere costantemente vigili durante le fasi critiche del volo, in particolare durante il decollo e l’atterraggio, dove il rischio di impatto con volatili è maggiore. Quando possibile, la presenza di uccelli deve essere segnalata ai controllori di volo, che a loro volta informeranno i velivoli successivi. Inoltre, i piloti dovrebbero cercare di salire sopra i 3.000 piedi (900 metri) il più rapidamente possibile dopo il decollo, poiché la maggior parte degli impatti con gli uccelli avviene a quote inferiori.
Per ridurre la presenza di volatili negli spazi aerei in realtà anche gli aeroporti adottano diverse misure. Queste includono la modifica dell'habitat (ad esempio, eliminare rifiuti e gestire la vegetazione) e l'uso di deterrenti acustici e visivi, come cannoni a gas, richiami di predatori e luci stroboscopiche. Tecnologie avanzate, come droni, laser a bassa potenza e sistemi radar specializzati, sono sempre più utilizzate per monitorare e dissuadere i volatili. Infine, metodi tradizionali come la falconeria rimangono efficaci: l'utilizzo di falchi, che agiscono come predatori naturali, crea un ambiente ostile per gli uccelli più piccoli, inducendoli a spostarsi altrove.