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L'ora legale, in arrivo la notte tra il 29 e il 30 marzo alle 2:00, ci farà spostare le lancette dell'orologio avanti di un'ora, per permetterci di godere al massimo della luce nei mesi più luminosi risparmiando energia. Da anni si parla di eliminare l'ora solare (quella in vigore da ottobre a marzo e legata al passaggio del Sole sopra i nostri meridiani) e di lasciare tutto l'anno l'ora legale. Ma se così fosse, quali sarebbero i vantaggi di questa scelta, e quali gli svantaggi? Diciamo subito che non esiste una risposta univoca e condivisa, ma possiamo stilare un elenco ipotetico di alcuni degli ambiti influenzati – in positivo o in negativo – dall'adozione di un'ora legale permanente.
Quali sarebbero i pro nel mantenere l’ora legale tutto l’anno
In primis, avremmo più luce naturale durante le ultime ore del pomeriggio e le prime ore serali, favorendo le attività lavorative legate ai servizi e al terzo settore, che tendenzialmente hanno orari d'ufficio che iniziano e terminano più tardi rispetto ai lavori del settore produttivo e industriale (che negli ultimi anni sono in contrazione in Italia). L'ora legale potrebbe massimizzare il numero di ore di luce naturale nei luoghi di lavoro del terzo settore, andando quindi a garantire un risparmio energetico che si accumulerebbe gradualmente nel corso dell'anno.
L'ora legale favorirebbe anche le attività commerciali, perché le persone – essendo più propense a uscire dopo gli orari di ufficio – potrebbero fare più acquisti dopo il lavoro.
Insomma, l'ora legale tutto l'anno potrebbe avere senso in una società in cui le abitudini lavorative (che essenzialmente regolano i ritmi della giornata di molte persone) abbandonino gradualmente l'esigenza di cominciare molto presto l'orario di lavoro.
Infine, il cambio dell'ora due volte all'anno può avere per alcuni effetti negativi sulla durata e sulla qualità del sonno. Secondo alcuni studi, infatti, l'alterazione del ciclo sonno-veglia è molto sentita da alcune persone, che possono richiedere anche diversi giorni per “riaggiustarsi”. Alcune riportano infatti un sonno di qualità inferiore, o per alcuni giorni soffrono di insonnia.
Contro del mantenere solo l’ora legale e vantaggi dell’ora solare
Dovendo spostare le lancette in avanti, all'inizio il cambio dell'ora potrebbe destabilizzare soprattutto chi è più ritardatario, trovando difficoltà ad adattarsi al nuovo ritmo nelle prime settimane.
Il "disturbo" del dover cambiare l'ora, poi, influenza anche la natura: in alcune regioni, infatti, l'ora legale può influire negativamente sulle attività agricole, perché gli agricoltori potrebbero trovarsi a lavorare in orari che non corrispondono ai ritmi naturali o a quelli della luce solare.
Il passaggio tra ora legale e ora solare, invece, permette di adattarsi meglio alla durata naturale delle ore di luce: l'ora legale (in primavera e estate) consente di sfruttare più luce naturale, ritardando l'accensione delle luci. L'ora solare in autunno e inverno, invece, permette di approfittare delle prime ore di luce senza dover per forza usare l'illuminazione, e ciò risulta molto utile per chi lavora particolarmente presto.
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