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30 Marzo 2024
12:36

Stanotte torna l’ora legale e dormiremo un’ora in meno: quali sono gli effetti sul sonno?

Alle ore 2:00 di stanotte, 31 marzo 2024, torna l'ora legale: le lancette andranno spostate in avanti di un'ora e dormiremo un'ora in meno. Questo “mini jet-lag” per molti non ha alcun effetto, ma per alcuni può dare disturbi come insonnia, calo dell'umore e difficoltà di concentrazione.

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Stanotte torna l’ora legale e dormiremo un’ora in meno: quali sono gli effetti sul sonno?
ora legale effetti sul sonno

Come ogni anno, anche in questo 2024 l'ultima domenica di marzo (nella notte del 31 marzo) si passa dall'ora solare all'ora legale, per cui dormiremo un'ora in meno. La convenzione, adottata dall'Unione Europea, dagli USA e da altri Paesi, consiste nello spostare in avanti le lancette dell'orologio di un'ora alle 2:00 del mattino, che diventeranno dunque le 3:00.

L'introduzione dell'ora legale ha vantaggi e svantaggi: da un lato, garantisce un'ora in più di luce solare durante la giornata in modo da ridurre il bisogno di luce artificiale consentendo così un significativo risparmio di energia e una conseguente riduzione delle emissioni serra; l'altro lato della medaglia è il “mini jet-lag” che in molti avvertono nei giorni successivi al cambio di orario, dovuto alla perturbazione del nostro “orologio interno” e che può provocare effetti negativi per qualche giorno.

Questo “mini jet-lag” ha un impatto sulla qualità del nostro sonno? Secondo una parte della comunità scientifica, sembrerebbe di sì. Il motivo principale consisterebbe nell'improvviso stress che il cambio di orario darebbe al nostro ritmo circadiano, con un'alterazione del ciclo sonno-veglia che richiede qualche giorno (circa una settimana) per “riaggiustarsi” naturalmente. L'effetto è relativamente piccolo, essendo lo slittamento di una sola ora per due volte all'anno: molti anzi non presentano nessun tipo di disturbo o fastidio, ma su una popolazione di svariate centinaia di milioni di persone si possono notare alcuni effetti negativi, soprattutto per chi già presenta disturbi legati al sonno e per le persone particolarmente notturne o particolarmente mattiniere.

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Alcuni studi mostrerebbero che il problema non starebbe tanto nel dormire un'ora in meno nella notte del cambio di orario, ma nell'effetto cumulativo del calo della durata e della qualità del sonno nei giorni successivi. Una possibile spiegazione è legata al fatto che l'ormone che regola il sonno, la melatonina, viene prodotto dal nostro organismo quando è buio. L'improvviso aumento della durata di luce diurna con l'ora legale andrebbe quindi a “spostare in avanti” temporaneamente il ritmo naturale di produzione della melatonina, rendendo temporaneamente più difficile per il nostro organismo avvertire lo stimolo del sonno. Questo si può tradurre per alcuni in difficoltà a prendere sonno, difficoltà a concentrarsi e una maggiore propensione a irritarsi o essere di malumore per qualche giorno dopo l'introduzione dell'ora legale.

La situazione sembrerebbe analoga anche in autunno con il ritorno dell'ora solare: anche se si dorme un'ora in più, c'è comunque un “mini jet-lag” con un possibile impatto negativo sul sonno nelle notti a seguire. Gli effetti sul sonno del passaggio da ora solare a ora legale e viceversa è uno dei fattori per cui alcuni scienziati non sono favorevoli all'ora legale.

Per aiutarci a prevenire alcuni degli effetti negativi del cambio di orario ecco i consigli di alcuni esperti del sonno di Humanitas:

  • anticipare gradualmente la sveglia;
  • praticare attività fisica;
  • rinunciare prima di andare a dormire ai dispositivi elettronici (che perturbano il ritmo di produzione della melatonina);
  • passare più tempo possibile sotto la luce del sole, che è il principale regolatore naturale del ciclo sonno-veglia.
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle», fondata da Margherita Hack. Insieme a Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio gestisce il progetto di divulgazione astronomica «Chi ha paura del buio?». Vive e lavora a Milano.
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