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Il crescente dibattito sulla necessità di arrestare il cambiamento climatico unito agli eventi geopolitici che hanno segnato il 2022 ha come conseguenza che sempre più persone si stiano attivando per installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto, per rendersi autonomi e schermarsi dal rischio del caro bollette e per ridurre il proprio impatto ambientale.
Sebbene siano evidenti i vantaggi di questa soluzione, per metterla in atto in modo efficiente e funzionale occorre fare alcune importanti considerazioni di carattere tecnico sulla tipologia di tetto dove andrebbero installati i pannelli.
Le regole per l’installazione di pannelli sul tetto
Nella struttura delle nostre abitazioni e degli edifici commerciali, il tetto, che va detto sin da subito ha caratteristiche molto diverse a seconda dei casi, ha diverse funzioni oltre la mera copertura: trattiene il calore interno nei mesi freddi, scherma dai raggi solari in estate e attenua i rumori provenienti dall’esterno. Diverse normative regolano altri aspetti riguardanti il tetto, come la necessità di avere sistemi anticaduta o di aprire lucernari per la corretta illuminazione dei locali del sottotetto, se abitati, e il suo impatto estetico. Parlare quindi di “tetto” è limitante e sempre più addetti ai lavori vi si riferiscono definendolo un “sistema”. Questo insieme di elementi e funzioni gioca un ruolo fondamentale sulla possibilità di installare un impianto fotovoltaico efficiente.
Fondamentali sono la dimensione dell’area utilizzabile, l’esposizione e l’eventuale presenza di edifici che gettino la loro ombra sull’area occupata dai pannelli. Ovviamente un tetto piano avrà in questo senso meno limiti di un tetto a falde, che dovrà necessariamente essere orientato a sud, ovest o est per garantire l’efficienza dell’impianto; viceversa un tetto a falde risulta avvantaggiato in termini di superficie pannellabile. E ancora, un tetto che deve sostenere inverni rigidi con forti precipitazioni nevose è ben diverso da uno situato in un centro storico o in un territorio a rischio sismico. Progettare soluzioni ecocompatibili richiede quindi competenze alte in termini di contesto, normative e fattibilità, cosa che si traduce nella necessità di avere studi personalizzati a seconda dei casi.
Pannelli fotovoltaici: perché fare questa scelta?
Quello degli impianti fotovoltaici è un mercato in netta crescita: secondo il rapporto del GSE, il garante e il promotore dello sviluppo sostenibile del Paese, nel 2022 sono stati installati quasi 72.000 nuovi impianti. Si tratta sicuramente di un effetto dovuto al caro bollette, che ha smosso anche i più reticenti ad avviarsi verso una trasformazione radicale delle proprie abitazioni. Inoltre, la presenza di sole gratuito nel nostro Paese ci favorisce rispetto ad altre realtà, tanto che secondo alcuni recenti studi, per sostituire integralmente l’attuale produzione di elettricità con il fotovoltaico, dovremmo utilizzare circa 200mila ettari di superficie, ossia meno dello 0,7% della superficie del territorio nazionale. Quest’area equivale a, ossia meno di un decimo della superficie oggi coperta dal costruito che include: edifici, strade, parcheggi e, industrie.
Va di pari passo con queste considerazioni in termini di sostenibilità ecologica un altro aspetto e cioè l’erogazione di bonus per il risparmio e l’efficientamento energetico, che in Italia si sono succeduti negli ultimi anni, molti dei quali sono stati prorogati, e che hanno incentivato questo cambiamento.
Cos’è e come funziona il bonus fotovoltaico
Tra i bonus ancora richiedibili, oltre al Superbonus prorogato pur con qualche modifica al 2023, ci sono il bonus ristrutturazione del 50%, prorogato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 31 dicembre 2024 e l’Ecobonus 50% che prevede uno “sconto” della metà del costo previsto in dieci anni sotto forma di detrazione IRPEF, o sotto forma di cessione del credito o sconto in fattura.
In tanti hanno approfittato dei bonus nel 2022, e sembra che le richieste di impianti con fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici siano state il doppio di quelle del 2021. A questi si è aggiunto anche il bonus batterie e sistemi di accumulo di energia legati agli impianti fotovoltaici che può essere richiesto fino al 31 marzo 2023: il risultato tangibile è che si è dato il via a una forte riqualificazione di molti condomini e abitazioni private nel segno della sostenibilità e del risparmio energetico.
Dalla teoria alla pratica
Questi bonus hanno sicuramente giocato un ruolo importante nella crescita del settore, che ha portato i progettisti a interfacciarsi con realtà ancora più diverse e variegate. A supporto di questi professionisti interviene BMI Wierer, che da tempo propone soluzioni e consulenze, avendo a fuoco norme territoriali, esigenze specifiche e necessità tecniche. Grazie a BMI Expert ogni fase del progetto viene valutata e analizzata.
Un esempio del modus operandi è la sinergia che si è sviluppata nel 2019 tra il gruppo e lo studio dell’architetto Michela Fanchini per la realizzazione di una villa nel Parco del Ticino, soggetta quindi a vincolo paesaggistico. In questo lavoro, oltre al rispetto delle indicazioni estetiche date dall’ente, si è studiato lo sviluppo del manto di copertura e il posizionamento di un impianto fotovoltaico integrato, perfetto per i contesti in cui il valore estetico è normato e va tutelato.
Affidarsi a un team competente come BMI Wierer permette di avere un risultato performante a 360°, cosa fondamentale quando si parla di impianti fotovoltaici che, come visto, possono essere realmente efficienti solo se vengono installati tenendo conto di una vasta serie di fattori. Conoscerli e gestirli al meglio è la chiave perché la scelta del passaggio all’energia pulita sia davvero meno impattante sull’ambiente e sul portafogli.
