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27 Agosto 2025
6:00

Perché l’erba dei campi da calcio ha le strisce di diverse tonalità di verde

Riflesso della luce, angolazioni e taglio dell’erba: dietro l’effetto visivo delle fasce verdi sui terreni di gioco, c’è una spiegazione scientifica semplice e affascinante.

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Perché l’erba dei campi da calcio ha le strisce di diverse tonalità di verde
bernabeu
Lo Stadio Santiago Bernabeu di Madrid. Credit: لا روسا, CC BY–SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by–sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Se hai mai guardato una partita di calcio in tv, ti sarà capitato di notare che il prato non appare mai di un verde uniforme. Il campo, infatti, è diviso in grandi fasce rettangolari, più chiare e più scure. Come si spiega questo fenomeno? Dietro a quelle geometrie c’è un semplice effetto ottico, legato a come la luce si riflette sulle foglie dell’erba a seconda della direzione in cui vengono piegate dal taglio delle macchine, con l’utilizzo di un rullo dopo la falciatura si può aumentare l’effetto desiderato. Oltre a rendere il campo visivamente più accattivante, le fasce di taglio sono regolate, in Italia, dalla Lega Serie A: esistono infatti indicazioni precise sulla larghezza, sulla misura e sul modo in cui devono essere disposte, proprio per garantire una resa televisiva migliore.

Come viene tagliata l’erba di un campo da calcio

Prima di entrare nel vivo della questione, bisogna precisare che esistono sia campi in erba naturale che artificiale, entrambi disciplinati dagli enti competenti per quanto riguarda la loro manutenzione. Il terreno di gioco, ovviamente, svolge un ruolo fondamentale nell’assicurare le condizioni necessarie alla performance atletica, tecnica e alla sicurezza dei giocatori. Sono molte, infatti, le variabili che possono influenzare lo stato di un campo da calcio: l’anno di costruzione, i materiali utilizzati, le condizioni climatiche e d’irrigazione, il numero di allenamenti o gare giocate e, soprattutto, il taglio dell’erba.

Questo deve essere effettuato, secondo le disposizioni della Lega italiana, necessariamente in fasce parallele (indicativamente 9 per ogni metà campo) nel senso della larghezza del terreno, in maniera perpendicolare alla linea laterale, partendo dal lato sinistro del campo rispetto alla camera principale. L’attrezzatura più utilizzata e indicata per i tagli ordinari del manto erboso di tipo naturale risulta essere un tagliaerba di tipo elicoidale. 

Come mai il campo da calcio è a strisce di verde diverso

Come tutte le piante, anche le foglie dei manti erbosi possiedono due lati diversi: quello superiore, che prende il nome di adassiale, e quello inferiore, chiamato abassiale. Entrambi i lati presentano una morfologia tissutale e un numero di stomi (piccoli pori presenti sulle foglie) molto diversi tra loro.

Erroneamente, si potrebbe pensare che il motivo alla base delle strisce di colore diverso nei campi sia dovuto al ri-orientamento dei lati delle foglie durante il taglio. Questo, però, vorrebbe dire che le lamine si disporrebbero autonomamente con lo stesso lato rivolto verso l’alto o verso il basso, ma la probabilità che questo accada, ovviamente, è molto bassa. La reale ragione per cui osserviamo fasce di verde diverso è il risultato del riflesso della luce, della superficie riflettente e della posizione dell’osservatore.

Supponiamo di essere posizionati dietro al tagliaerba mentre questo sta falciando il terreno di gioco, l’erba in questo caso verrebbe spinta verso di noi, quindi all’indietro. In questo modo, la superficie su cui la luce può riflettersi aumenta e produce un verde più chiaro. Contrariamente, se ci posizionassimo dal lato opposto, l’erba verrebbe piegata diversamente durante la falciatura e, riducendo la superficie riflettente, il risultato sarebbe un verde più scuro.

In sintesi, è l’angolo della lamina fogliare rispetto alla luce a determinare il colore più chiaro o più scuro. Ci sono poi delle pratiche che, nel caso specifico della falciatura dei campi da calcio, aiutano a produrre le famose fasce verdi. Per esempio, ci sono alcune piante con foglie che si piegano più facilmente di altre durante il taglio o, banalmente, anche l’utilizzo di un rullo dopo la falciatura può aumentare l’effetto desiderato.

Cosa dicono le regole ufficiali sui terreni di gioco

La Lega Serie A obbliga le società italiane a tagliare l’erba del terreno di gioco a un’altezza di 22 mm nei giorni di gara e, tassativamente, con il motivo a fasce rettangolari parallele (qui, invece, trovi le regole per i prati di Wimbledon). Altre possibili forme (come diagonale, a cerchi ecc.), infatti, non sono consentite. Nei giorni di riposo il range di riferimento per il taglio è fissato a 22 ± 5 mm.

UEFA mowing pattern
UEFA mowing pattern che fornisce indicazioni su come dev’essere tagliato il prato di gioco.

Le prime quattro fasce, da entrambi i lati, devono essere larghe esattamente 5,5 m; le altre devono avere una larghezza uniforme in base alla lunghezza totale del campo (per esempio, in caso di terreni da 105 m, le fasce intermedie devono misurare 6,10 m di larghezza). Tra le ragioni che giustificano tale scelta geometrica del taglio, emerge quella per cui in questo modo le riprese televisive risultano migliori e più accattivanti. Infine, è necessario che la lama dei tosaerba sia sempre ben affilata (così da regolare l’altezza di lavoro secondo le necessità del prato) e che in seguito vengano rimossi i detriti vegetali, come l’erba tagliata, depositatisi sul campo.

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