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Perché la nazionale italiana ha la maglia azzurra se il tricolore è verde, bianco e rosso?

La bandiera italiana è composta dai colori verde, bianco e rosso. Le selezioni sportive nazionali della Penisola, invece, compresa la nazionale di calcio, indossano una casacca azzurra. Le ragioni della scelta vanno rintracciate nella storia del nostro Paese e nei colori monarchici di casa Savoia.

24 Giugno 2024
16:00
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Perché la nazionale italiana ha la maglia azzurra se il tricolore è verde, bianco e rosso?
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Il tricolore è verde, bianco e rosso, ma la nazionale di calcio e le selezioni sportive italiane indossano la maglia azzurra. Perché? A causa di un retaggio monarchico: il colore fu scelto nel 1911, un anno dopo l’esordio della nazionale di calcio maschile, in omaggio a casa Savoia, che aveva adottato l’azzurro come suo simbolo sin dal XIV secolo per richiamare il manto azzurro di Maria. Quando nacque la Repubblica, nel 1946, il colore non fu cambiato perché ormai identificava l’Italia nel suo insieme e non solo la monarchia. L’azzurro, del resto, non è usato solo dalla nazionale di calcio, ma è stato adottato anche dalle selezioni di quasi tutti gli altri sport ed è presente in alcuni simboli nazionali di ambito non sportivo.

La storia e le origini della maglia azzurra

L’azzurro è il colore della maglia della nazionale italiana di calcio e di molte altre rappresentative sportive italiane perché era il colore “ufficiale” di casa Savoia, la dinastia regnante in Italia dal 1861 al 1946. L’uso sportivo partì dal calcio maschile e si estese poi agli altri sport. La nazionale fece il suo esordio nel 1910, in un incontro amichevole contro la Francia all’Arena civica di Milano, ma giocò con una divisa bianca. Anche nella seconda partita, disputata contro l’Ungheria, la Federcalcio scelse il bianco. Solo alla terza partita della nazionale, giocata il 6 gennaio 1911 di nuovo contro l’Ungheria e sempre all’Arena civica di Milano, si scelse di usare una maglia azzurra corredata dallo scudo sabaudo.

La prima maglia azzura del 1911
La prima maglia azzurra del 1911

Le partite dell’epoca non erano nemmeno lontanamente eventi di grande importanza come gli incontri attuali della nazionale: sugli spalti c’era al massimo qualche migliaio di spettatori e in genere i giornali limitavano le loro cronache a pochi trafiletti. Tuttavia, dalla partita del 1911 l’azzurro rimase indissolubilmente associato alla nazionale italiana. Il colore “resistette” durante il Ventennio fascista, nonostante il regime prediligesse il nero. Sulle casacche, però, fu aggiunto l’emblema del fascio littorio.

La maglia azzurra ai campionati del mondo del 1934
La maglia azzurra ai campionati del mondo del 1934

Gradualmente l’azzurro fu adottato anche dalle rappresentative di altri sport e dopo il referendum istituzionale del 1946, con il quale fu rovesciata la monarchia e instaurata la Repubblica, si decise di continuare a usare l’azzurro, sia nello sport sia in altri ambiti, perché era ormai associato all’Italia. Oggigiorno questo fatto è talmente assodato e noto che siamo identificati nel mondo come gli "Azzurri".

Perché l’azzurro era il colore dei Savoia?

Il casato dei Savoia si identificava con l'azzurro dal XIV secolo. Lo scelse perché è il colore con il quale in genere è raffigurato il manto della Madonna. La prima attestazione certa risale al 1366, quando il conte Amedeo VI, impegnato in una crociata, volle uno stendardo azzurro sulla sua nave. È possibile che il colore fosse usato anche in precedenza. Ancora oggi una particolare tonalità del colore, compresa tra il blu pavone e il pervinca, è conosciuta come Blu Savoia.

Dove è usato l’azzurro

L’azzurro è diventato il colore delle rappresentative sportive italiane. Anzitutto, si è estesa a tutte le nazionali calcistiche: oltre alla “maggiore”, tutte le formazioni giovanili, quella femminile, ecc. indossano casacche azzurre. È inoltre usato anche negli altri sport, sia in quelli di squadra, sia nelle selezioni italiane di alcune discipline individuali: nel ciclismo ai campionati del mondo; nel tennis alla coppa Davis, ecc.

Al di fuori dello sport, la Repubblica italiana ha continuato a usare l’azzurro in alcuni simboli ufficiali. Anzitutto, è il colore del bordo dello stendardo presidenziale. Inoltre, la sciarpa azzurra, introdotta dai Savoia sin dal XVI secolo, è ancora oggi un simbolo degli ufficiali delle forze armate, che la indossano durante le cerimonie. Va osservato, però, che non esiste una codificazione cromatica unica e ogni ente o selezione sportiva sceglie la tonalità di azzurro che preferisce.

Lo stendardo presidenziale italiano
Lo stendardo presidenziale italiano

Altri colori al posto dell’azzurro

In ambito sportivo, la principale eccezione è quella automobilistica: come sappiamo tutti, la principale casa produttrice italiana, la Ferrari, si identifica con il rosso (più precisamente, il “rosso corsa”). In molte occasioni, inoltre, le rappresentative italiane usano una divisa bianca, che spesso riporta anche inserti azzurri. Il bianco è anche il colore della seconda maglia della nazionale di calcio.

Una Ferrari F2 (1952) in rosso (credits Morio)
Una Ferrari F2 (1952) in rosso (credits Morio)
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