;)
Nelle conversazioni più accese non è insolito usare espressioni assai colorite, a volte persino scurrili come le parolacce, accompagnandole alla locuzione “perdonate il francesismo”. Ma perché associare al francese certe espressioni? Definirlo “francesismo” conferisce un tono sarcastico al vocabolo o alle espressioni scurrili utilizzate, proprio perché associate a una lingua tradizionalmente considerata colta e raffinata.
L’evoluzione del significato ha seguito due strade: a partire dall’Ottocento l’espressione “scusate il francesismo” era attestata con un significato molto diverso da quello attuale. Si trattava infatti di una strategia attraverso cui il parlante giustificava l’uso di un vero e proprio gallicismo o di un costrutto francese in lingua italiana, ad esempio budget, menu, garage, o interi calchi linguistici, come mettre en leur faute (“mettere in torto”, incolpare).
Solamente a partire dai primi anni 2000, probabilmente complice la diffusione dei media e delle telecomunicazioni, l’espressione ha assunto il significato sarcastico che conosciamo oggi. L’evoluzione semantica è passata, quindi, da “uso una parola in francese che è l’unica in grado di veicolare l’informazione che voglio dare e serve anche a dimostrare la mia cultura” a “uso una parola sconveniente che ironizza su una cultura considerata raffinata e cortese”.
Esiste dunque una dinamica conversazionale per cui il parlante segnala consapevolmente di aver infranto una norma linguistica – in parole semplici, l’uso di una parolaccia. Secondo il filosofo Herbert Paul Grice, questo meccanismo si fonda sul principio di cooperazione, secondo il quale in una conversazione si dà per scontata la sincerità e la pertinenza di ciò che viene detto. In questo quadro, anche il turpiloquio può essere accettato da entrambi gli interlocutori. In altre parole, grazie a un “perdonate il francesismo”, l’espressione volgare viene attenuata, sdrammatizzata e resa socialmente più digeribile, evitando di risultare eccessivamente sconveniente.
Non siamo gli unici che si ricollegano ai cugini d’oltralpe per giustificare una rottura di conversazione: anche gli inglesi, forti di una storia di rivalità e al tempo stesso di ammirazione verso la cultura francese, utilizzano l’espressione “Pardon my French”, anch’essa già attestata nell'Ottocento con uso sarcastico.
"Scusate il francesismo” è un ribaltamento linguistico che si è evoluto nel corso di due secoli: da semplice giustificazione per l’uso di una parola francese a ironico alibi per le nostre parolacce. Un modo di dire che svela come le lingue non siano mai statiche, ma si divertano a sovvertire i propri significati, e paradossalmente proprio i francesi, simbolo di raffinatezza, ci hanno aiutano a rendere più elegante anche l’imprecazione più colorita.