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Quest'anno il solstizio d'estate cade sabato 21 giugno alle 4:42 (ora italiana): oltre a essere il giorno più lungo dell'anno, dal punto di vista astronomico l'evento segna l'avvio della stagione estiva nell'emisfero boreale. A mezzogiorno, infatti, il Sole registra la sua massima altezza dall'orizzonte di tutto l'anno e nel Tropico del Cancro raggiunge lo zenith: proprio questo momento è stato scelto come punto di inizio ufficiale della stagione estiva.
Nel corso della storia, l'inizio della bella stagione è sempre stato festeggiato come un momento simbolico di passaggio e di «ritorno alla vita», soprattutto dalle popolazioni che vivono all'estremo Nord o all'estremo Sud e si ritrovano, quindi, con periodi di buio prolungato.
Ma come si celebra il solstizio d'estate nelle varie parti del mondo? Fra le tradizioni di maggiore impatto c'è sicuramente l'alba a Stonehenge, durante la quale il Sole si allinea perfettamente tra i megaliti del parco archeologico, ma l'arrivo ufficiale dell'estate è molto sentito anche nei Paesi Scandinavi con la Midsommar e in Spagna, dove si celebra la notte di San Giovanni con dei falò sulla spiaggia. In Alaska, invece, è tradizione giocare una partita di baseball nella tarda serata per poi ammirare il «sole di mezzanotte».
Il solstizio d'estate a Stonehenge ammirando l'alba
Ammirare l'alba a Stonehenge è sicuramente uno delle tradizioni di maggiore impatto: durante il solstizio d'estate, infatti, i primi raggi del Sole si allineano perfettamente con la disposizione dei megaliti all'interno del sito archeologico. In particolare, il Sole sorge a sinistra della Heel Stone (il più grande di tutti i megaliti, circa 30 tonnellate di peso) e passa esattamente attraverso l’asse centrale di tutto il complesso roccioso, la cui origine è stata fatta risalire a un periodo compreso tra il 2600 e il 1600 a.C.
La particolarità di questo fenomeno riunisce ogni anno una grande folla di visitatori, che raggiungono il Sud della Gran Bretagna per assistere allo spettacolo in uno dei siti più affascinanti della Terra.
La notte di San Juan in Spagna e in Sardegna
In Spagna i festeggiamenti legati all'arrivo dell'estate si tengono pochi giorni dopo il solstizio, in particolare nella notte tra il 23 e il 24 giugno, ossia la Noche de San Juan. Durante quella che, di fatto, è la notte più corta dell'anno, gli spagnoli si ritrovano sulla spiaggia, dove accendono dei falò vicino al mare: la tradizione prevede che tutti i partecipanti debbano saltare il fuoco, come rito simbolico di purificazione.
L'origine di questo rituale risale addirittura ai tempi pagani, quando la popolazione accendeva diversi falò con l'obiettivo di «mandare forza» al Sole, che da quel momento in poi diventava più debole con l'accorciarsi graduale delle giornate.
Con l'avvento del cristianesimo, poi, la tradizione fu mantenuta anche se leggermente modificata: i rituali legati al fuoco rimasero, ma la festività diventò una commemorazione della nascita di San Giovanni Battista, ossia il profeta che battezzò Gesù.
Tra l'altro, la notte di San Giovanni si festeggia allo stesso modo anche in Sardegna, proprio per l'influenza che i catalani hanno avuto sull'isola nel corso della storia: la città di Alghero, in particolare, è stata per secoli sotto il dominio della corona d’Aragona e tutt'oggi mantiene alcuni dei rituali culturali più diffusi in quegli anni.
La festa di Midsommar in Svezia
In generale, i Paesi scandinavi tendono a celebrare maggiormente il solstizio d'estate, anche attraverso riti pagani tramandati nel corso del tempo e legati alla fertilità della terra, alla connessione con la natura e alla fine del lungo inverno.
Tra questi c'è anche la Svezia, dove ogni anno si tiene la festa di Midsommar dedicata all'inizio della bella stagione. I festeggiamenti, in particolare, si tengono nel weekend a cavallo del solstizio d'estate: la comunità si riunisce principalmente in spazi aperti, dove indossa abiti a tema floreale e il tradizionale blomsterkrans, una corona realizzata a mano con fiori di campo e rami verdi.
Il vero centro della Midsommar, però, è il majstång: si tratta di un palo decorato con foglie e fiori e sul quale vengono montati due anelli intrecciati. Attorno a questo palo, poi, vengono realizzate danze popolari accompagnate da musica folk.

In Norvegia, invece, è tradizione organizzare dei falò particolarmente imponenti: nel 2016 i cittadini di Ålesund, nel Sud-Ovest del Paese, costruirono il falò più grande del mondo, alto circa 48 metri e composto da una struttura massiccia di pallet di legno impilati.
La partita di baseball di mezzanotte in Alaska
In Alaska il 21 giugno è invece dedicato al baseball e al Fairbanks Midnight Sun Baseball Game: si tratta di una tradizione che risale al 1906, nata a causa di una scommessa tra due bar locali. Il suo nome Midnight Sun (letteralmente Sole di mezzanotte) deriva dal fatto che, durante l'intera partita, non viene mai utilizzata alcuna illuminazione artificiale, ma solo ed esclusivamente la luce solare, che rimane fino a tarda sera. Trovandosi vicino al Circolo Polare Artico, infatti, per circa tre mesi all'anno in Alaska si verifica il fenomeno del «Sole di mezzanotte».
Le squadre di baseball, che giocano a livello amatoriale, si sfidano sempre la notte del 21 giugno, con il primo lancio della pallina che avviene tra le 22 e le 22:30, in modo da poter terminare la partita in tempo con il Sole che scende sotto l'orizzonte. La cittadina di Fairbanks, la seconda più grande dell'Alaska, organizza anche altri tipi di festeggiamenti dedicate al solstizio, tra cui una maratona fluviale, una corsa di mezzanotte e dei festival di musica live.