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19 Agosto 2025
16:15

L’allarme per il sarago maggiore è infondato: cos’è questo pesce e cosa succede se morde i bagnanti

Il sarago maggiore (Diplodus sargus) è uno dei pesci più diffusi nel Mar Mediterraneo, generalmente innocuo per l'uomo. Negli ultimi anni, tuttavia, è stato registrato un aumento dell'aggressività, anche se i morsi provocano solo un leggero fastidio e non rappresentano un pericolo per la salute dell'uomo.

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L’allarme per il sarago maggiore è infondato: cos’è questo pesce e cosa succede se morde i bagnanti
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Un esemplare di sarago maggiore. Credit: Anders Finn Jørgensen, via Wikicommons.

Tra la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana diversi bagnanti sono stati morsi da alcuni esemplari di sarago maggiore (Diplodus sargus): si tratta di una delle specie ittiche più diffuse nel Mar Mediterraneo, generalmente innocua per gli esseri umani. Le persone coinvolte hanno riportato delle piccole ferite su piedi, caviglie o gambe, ma i pericoli per l'uomo sono minimi e legati principalmente al rischio di infezioni batteriche.

Secondo diversi esperti, la recente aggressività di questi esemplari potrebbe essere legata all'aumento delle temperature delle acque del Mar Mediterraneo, che aumenterebbe il metabolismo degli esemplari appena nati, stimolandone l'appetito. Ciononostante, gli ultimi studi pubblicati non hanno ancora dimostrato una chiara correlazione tra temperature più alte e maggiore aggressività.

Vediamo quindi le caratteristiche di questo animale e perché non esiste alcun allarme per le spiagge italiane.

Che cos'è il sarago maggiore, dove si trova e come riconoscerlo

Il sarago (Diplodus) è un pesce che appartiene alla famiglia Sparidae e comprende diverse specie e sottospecie, diffuse principalmente nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale. Nelle acque italiane si trovano principalmente 5 specie di Diplodus: il sarago maggiore (Diplodus sargus), il sarago fasciato (D. vulgaris), il sarago pizzuto (D. puntazzo), il sarago faraone (D. cervinus cervinus) e lo sparaglione (D. annularis).

In particolare, gli esemplari coinvolti nei recenti attacchi sono stati ricondotti alla specie del sarago maggiore, il più grande e il più diffuso nelle nostre acque. Si tratta di un pesce facilmente riconoscibile: presenta un corpo ovale di color argenteo, con delle linee verticali (in genere 5 nere e 4 grigio scuro alternate tra loro) e una macchia nera appena prima della pinna caudale. A seconda delle zone, questa specie può raggiungere fino a 45 cm di lunghezza e un peso di circa 2 kg.

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Un esemplare di sarago maggiore (Diplodus sargus). Credit: Júlio Reis, via Wikicommons

Il sarago può raggiungere una profondità massima di 70 metri e vive principalmente nei fondali rocciosi, anche se è possibile ritrovarlo anche in fondali sabbiosi, nelle praterie di Posidonia, nelle aree portuali e perfino all’interno di alcune lagune.

Una caratteristica fondamentale del Diplodus sargus è che si tratta di un pesce “ermafrodita protandro”, ovvero soggetto a un'inversione sessuale da maschio a femmina: questa specie, infatti, possiede delle gonadi in cui sono presenti sia le ovaie che i testicoli. In generale, questi esemplari si nutrono principalmente di alghe, invertebrati dotati di gusci con aculei, come i ricci di mare, piccoli molluschi e uova di pesce.

Cosa succede se si viene morsi: nessuna allerta per le spiagge italiane

In generale, il sarago maggiore non costituisce un pericolo per i bagnanti: di per sé, i suoi morsi provocano semplicemente dei piccoli fastidi nelle aree interessate o dei leggeri sanguinamenti, anche se potrebbero sorgere alcune complicanze nel caso di infezioni batteriche. Nei casi registrati durante il 2024, comunque, le ferite causate ai bagnanti si sono rivelate estremamente lievi e solo in un'occasione si sono resi necessari dei trattamenti medici (a causa di una coagulopatia pregressa della donna morsa dal sarago).

Non c'è quindi nessun allerta per le spiagge italiane: il sarago maggiore è una specie ittica sempre esistita nelle acque del Mar Mediterraneo, conosciuta per essere raramente aggressiva nei confronti dell'uomo. Da considerare, poi, c'è anche l'aumento di questi episodi è strettamente correlato alla maggiore presenza di bagnanti durante la stagione estiva: in questo caso, a spiegare gli attacchi potrebbe anche essere una volontà di questi esemplari di difendere il proprio territorio, soprattutto nel caso in cui in acqua ci sia un sovraffollamento di persone.

Perché i saraghi sono diventati più aggressivi

Seppur non rischiosi, è evidente l'aumento dei morsi del sarago maggiore negli ultimi mesi: ma per quale motivo questi esemplari sono diventati più aggressivi? In particolare, gli esemplari più giovani di sarago maggiore si sono dimostrati meno schivi, avvicinandosi più facilmente agli esseri umani.

Tra le ipotesi principali c'è anche l’aumento delle temperature del Mar Mediterraneo, che potrebbe favorire lo sviluppo di comportamenti aggressivi anche in specie generalmente non pericolose. Nello specifico, le temperature più alte delle acque potrebbero accelerare il metabolismo soprattutto degli esemplari più piccoli, stimolandone l'appetito e, di conseguenza, spingendoli a mordere anche gli esseri umani.

Tuttavia, dagli studi finora realizzati non è ancora stata dimostrata una correlazione certa tra l'aumento delle temperature del Mar Mediterraneo e la maggiore aggressività di queste specie. La maggiore incidenza dei casi, infatti, potrebbe essere anche correlata all'eccessiva presenza di bagnanti durante la stagione calda, che di fatto sottopone a maggiore stress la fauna marina e aumenta le probabilità di incontri tra pesci e esseri umani.

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