
Un enorme corpo granitico, largo circa 100 km, spesso 7 km e risalente a 175 milioni di anni fa è stato scoperto in Antartide occidentale, sotto il ghiacciaio di Pine Island. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori del British Antarctic Survey (BAS) ed è stata pubblicata sulla rivista Communications Earth & Environment. A rivelare la presenza di questo “gigante di granito” sono stati i massi erratici presenti in superficie e le misurazioni aeree di gravità. In Antartide occidentale la fusione dei ghiacci è particolarmente rapida e contribuisce in modo significativo all’innalzamento del livello del mare. Conoscere che cosa si trova sotto i ghiacci antartici è molto difficile ma fondamentale perché la geologia del sottosuolo influisce notevolmente sulla dinamica del ghiaccio della calotta, in particolare sul ritmo con cui scivola verso il mare.
Com’è stato scoperto il “gigante di granito” sepolto sotto i ghiacci dell’Antartide
Il substrato roccioso che si trova sotto la coltre di ghiaccio della calotta antartica è poco conosciuto perché difficile da raggiungere. Tuttavia, in superficie se ne trova testimonianza sotto forma di massi erratici. Questi massi rocciosi nel corso del tempo sono stati strappati dal ghiaccio al substrato su cui scorrevano, trasportati anche su lunghe distanze e poi deposti durante le fasi di ritiro della calotta.

Le ricerche del British Antarctic Survey si sono concentrate sui massi distribuiti sull’Hudson Ridge, una catena montuosa dell’Antartide occidentale. Il granito rosa di cui sono costituiti è stato datato utilizzando il decadimento radioattivo di elementi contenuti nei suoi minerali: si è così scoperto che queste rocce si sono formate circa 175 milioni di anni fa, durante il periodo Giurassico. La provenienza dei massi è rimasta a lungo un mistero, dal momento che la loro composizione è diversa da quella delle rocce vulcaniche affioranti dell’Hudson Ridge. Per risolverlo, le osservazioni sul campo sono state integrate con misurazioni aeree di gravità, che individuano le variazioni di densità delle rocce al di sotto dei ghiacci e quindi la loro litologia e distribuzione. Queste misure hanno rivelato la presenza di un enorme corpo granitico sepolto (largo circa 100 km e spesso circa 7 km) sotto il ghiacciaio di Pine Island, che scorre lungo l’Hudson Ridge. Il ghiacciaio, grazie alla sua enorme forza erosiva, ha strappato grandi massi da questo corpo, per poi trasportarli e depositarli sulle montagne al suo ritiro. La loro deposizione risale a quando la calotta glaciale si è ritirata alla fine dell’Ultimo Massimo Glaciale (Last Glacial Maximum), il periodo di tempo compreso tra 25.000 e 19.000 anni fa che rappresenta la fase più fredda dell’Ultima Era Glaciale.

A cosa serve conoscere il substrato roccioso dell’Antartide e perché è importante
La scoperta è importante perché rivela in che modo si è comportato il ghiacciaio di Pine Island durante l’Ultima Era Glaciale. Comprenderlo permette di perfezionare i modelli computerizzati della calotta glaciale, indispensabili per prevedere come l’Antartide risponderà ai futuri cambiamenti climatici e come aumenterà il livello del mare. In Antartide occidentale attualmente la velocità di fusione della calotta è molto elevata: sul ritmo con cui il ghiaccio scivola verso il mare incide anche la geologia del sottosuolo. Ciò significa che in futuro le ricerche dovranno concentrarsi maggiormente sui massi erratici, una preziosa fonte di informazioni finora sottovalutata. Dal momento che questi hanno subìto un trasporto anche lungo, per comprenderne l’esatta provenienza sarà sempre necessario abbinare indagini geofisiche in grado di rivelare le strutture sepolte.
 
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