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14 Marzo 2024
7:00

Quante persone vivono in Antartide?

L'Antartide è un continente gelido e ricoperto da una spessa calotta di ghiaccio che limita lo sviluppo delle specie animali e vegetali. Per questo motivo, nel corso dei secoli non è mai esistita una popolazione umana indigena. Oggi ospita in via temporanea qualche migliaio di ricercatori.

A cura di Andrea Raboni
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Quante persone vivono in Antartide?
quante persone vivono in antartide

Quanti abitanti ha l'Antartide? Davvero c'è qualcuno che ci vive? Sì, qualche migliaio di ricercatori di varie nazionalità in effetti c'è (a seconda del periodo dell'anno dalle 1000 alle 4000 persone), ma sempre in via temporanea. Per comprenderne il motivo e prima di approfondire, inquadriamo anzitutto il contesto.

Le caratteristiche dell'Antartide

L’Antartide è un grande continente che si trova in corrispondenza del polo sud. Proprio a causa dell’estrema latitudine in cui sorge, questa freddissima distesa di terra è ricoperta da un’imponente calotta di ghiaccio dello spessore medio di 2,2 chilometri e che può superare i 4 chilometri nei punti più profondi. In Antartide si registrano le temperature più basse dell’intero Pianeta: proprio qui, nei pressi della stazione di ricerca russa di Vostok, il 21 luglio del 1983 fu registrata la temperatura record di -89,2°C.

Le bassissime temperature e la presenza della calotta di ghiaccio rendono questo continente uno degli ambienti più estremi della Terra, del tutto sfavorevole allo sviluppo di ecosistemi complessi. Alcune forme di vita animale sono comunque presenti lungo le coste e nelle fredde acque oceaniche e comprendono cetacei, foche, leoni marini, pinguini e altre specie di uccelli. Le forme di vita vegetale sono ancora più scarse e riguardano muschi, licheni e alcune specie di piante erbacee che crescono solo nei periodi più caldi dell’anno nelle ristrettissime aree in cui il ghiaccio fonde completamente.

animali antartide

Il popolamento umano dell'Antartide

Dal punto di vista del popolamento umano, nel corso della storia in Antartide non è mai esistita una società indigena e, anche al giorno d'oggi, parliamo di un continente quasi del tutto disabitato, dal momento che non comprende una vera e propria popolazione residente.

Tanto per cominciare l’Antartide non appartiene a nessuna nazione del mondo: nel 1959, infatti, dodici Paesi sottoscrissero un trattato internazionale, meglio conosciuto come Trattato Antartico (a cui oggi aderiscono oltre 50 Paesi), in cui si dichiara che l’intero continente non può essere sfruttato da nessuna popolazione per motivi economici né militari e geopolitici. Di conseguenza le uniche attività consentite sul territorio sono quelle legate alla ricerca scientifica, alla pesca, al turismo e alla tutela ambientale. In particolare, la ricerca è quella che coinvolge il maggior numero di persone e risorse, dislocate in diverse aree del continente: le stazioni di ricerca, che possono essere temporanee o permanenti, sono circa una settantina e ospitano un numero variabile di scienziati e personale tecnico che oscilla tra 1000 e poco più di 4000 individui l’anno (numero che ovviamente non considera le escursioni turistiche temporanee).

stazione di ricerca polo sud antartide

I centri di ricerca al polo sud

Le stazioni possono appartenere a un Paese specifico o essere internazionali, ma nel continente non esistono territori di competenza di uno Stato, così come non esistono una capitale oppure una moneta e una lingua ufficiali, pur essendo il russo e l’inglese le lingue più parlate nelle comunità di ricercatori.

Dal punto di vista scientifico, l’Antartide rappresenta una sconfinata miniera di informazioni che possono aiutare la ricerca in molteplici settori. La spessa calotta custodisce al proprio interno strati di ghiaccio così antichi che, come delle fotografie che ci arrivano direttamente dal passato, ci possono fornire informazioni sul clima, sull’atmosfera e sulla biosfera di remote ere geologiche, dando un notevole apporto allo studio dell’evoluzione geologica del Pianeta, dell’oceanografia e dei cambiamenti climatici. Importanti sono anche i contribuiti dati all’astronomia e all’astrofisica, grazie allo studio dei raggi cosmici e dei frammenti di meteoriti, cioè rocce di origine extraterrestre, di cui sono stati recuperati nel continente diverse migliaia di campioni.

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