La Stazione Spaziale Internazionale (spesso abbreviata con ISS – International Space Station) è, come suggerisce il nome, una stazione spaziale che si trova in orbita terrestre bassa. La sua realizzazione è iniziata nel 1998 grazie alla collaborazione tra USA (NASA), Russia (Roscosmos), Europa (ESA), Giappone (JAXA) e Canada (CSA-ASC) e, al suo interno, vengono condotte molte ricerche in diversi campi – come ad esempio botanica, medicina e scienze dei materiali. La struttura è composta da 17 moduli assemblati tra loro ad una quota ci circa 400 km dalla superficie terrestre e con una velocità di circa 28 mila km/h. Ma a cosa serve? Perché fanno a bordo degli esperimenti? Non potrebbero farli qui, sulla Terra?
Come è fatta la Stazione Spaziale?
La Stazione Spaziale è formata da tanti moduli collegati tra loro, come se fosse costruita con dei Lego iper-tecnologici. Tra i vari moduli, uno tra i più importanti è lo Zvezda, al cui interno sono presenti i supporti vitali degli astronauti. Ovviamente non è l'unico modulo a contenerli: sulla Stazione ce ne sono diversi di questi sistemi, proprio per evitare che il malfunzionamento di uno possa mettere a repentaglio la vita degli astronauti.
In questo stesso modulo sono presente anche due cuccette per l'equipaggio, una toilette spaziale e la cucina.
Il modulo dedicato alla mensa è Unity e, accanto a questo, è presente Zarja, il primo modulo lanciato in assoluto e utilizzato oggi come stiva. Per quanto riguarda l'allenamento degli astronauti, le palestre sono state installate all'interno del modulo Tranquillity. Qui sono presenti un tapis roulant, una cyclette e uno speciale strumento che permette di simulare il sollevamento pesi. Vivendo in un ambiente con microgravità, per gli astronauti è essenziale fare attività fisica, così da evitare la perdita di densità delle ossa e del tono muscolare.
Solitamente a bordo dell'astronave ci sono 7 astronauti, anche se in alcuni momenti di picco è possibile addirittura arrivare a 11 per qualche giorno. Quando le camere non bastano, le navicelle attraccate alla ISS possono fungere da camere aggiuntive. C’è anche tempo per lo svago: solitamente è possibile fare videochiamate con i propri parenti a Terra, chiacchierare coi colleghi o ammirare il nostro pianeta dalla Cupola, il modulo più panoramico e iconico di tutta la stazione. Per quanto riguarda invece l’energia, la stazione spaziale è alimentata da enormi pannelli solari installati su 8 bracci all’esterno della struttura.
I laboratori dell'ISS
Per quale motivo viene fatta ricerca sulla Stazione Spaziale? Non sarebbe più semplice ed economico farla sulla Terra? In realtà no: fare ricerca nello Spazio permette di condurre esperimenti in condizione di microgravità, permettendo di fare studi che, qui sulla Terra, sarebbero impossibili.
I principali laboratori si trovano nel modulo russo Nauka, in quello statunitense Destiny, nell’Europeo Columbus e in Kibo, il doppio modulo di laboratori giapponese che è anche il più grande di tutta la Stazione Spaziale!
La ricerca di Samantha Cristoforetti
Molti esperimenti vengono condotti nel modulo Columbus, il laboratorio europeo realizzato con un importante contributo dell’industria italiana. Al suo interno lavora anche Samantha Cristoforetti, occupandosi di studiare l'effetto dell'assenza di peso e dei suoi effetti sul nostro organismo. Ad esempio andrà a valutare quale potrebbe essere la migliore alimentazione per combattere il deterioramento del tessuto muscolare e osseo: questo ci permetterà di capire come migliorare la vita non solo degli astronauti ma anche di tutte quelle persone che sulla Terra sono affette da mobilità ridotta.
Come e quando vedere la Stazione Spaziale
Dal momento che la Stazione orbita a poche centinaia di km dalla superficie terrestre, se ci sono le giuste condizioni è anche possibile ammirarla ad occhio nudo o con un normale binocolo. Solitamente i momenti migliori della giornata per ammirarla sono alba e tramonto, quando la stazione appare come una stella molto luminosa e veloce nel cielo. In realtà, però, la stazione orbita molte volte al giorno attorno alla Terra e quindi non è sempre visibile: per sapere in ogni momento dove si trova, è possibile consultare l'apposito sito della NASA.