Il primo volo con equipaggio di Starliner, la capsula spaziale realizzata da Boeing per portare astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale, si sta rivelando una vera e propria odissea per Sunita Williams e Barry Wilmore, i due astronauti della NASA partiti il 5 giugno 2024 verso l'avamposto orbitale e attualmente bloccati nella Stazione Spaziale. Williams e Wilmore avrebbero dovuto rimanere nella ISS soltanto 8 giorni, ma al momento si trovano ancora lì e, secondo gli ultimi aggiornamenti, potrebbero addirittura tornare sulla Terra nel febbraio 2025 con una capsula Dragon di SpaceX.
I due astronauti americani si ritrovano intrappolati nella ISS per via dei problemi tecnici che affliggono la capsula Starliner. Già durante il volo verso la Stazione Spaziale la navicella ha fatto registrare tre perdite di elio, una delle quali nota già prima del lancio. Queste perdite possono impattare sul corretto funzionamento dei propulsori della capsula: l'elio infatti aiuta il propellente a raggiungere i propulsori del modulo di servizio. Boeing era fiduciosa che il problema non avrebbe compromesso la possibilità della capsula di tornare a terra in sicurezza, ma i propulsori hanno avuto dei malfunzionamenti durante l'attracco alla Stazione Spaziale (che hanno ritardato l'attracco stesso). Per evitare un rientro non sicuro degli astronauti la missione di ritorno è stata posticipata più di una volta e attualmente non si parla di un rientro per Starliner prima del 24 settembre, data in cui è stato posticipato il lancio della missione Crew-9 di SpaceX proprio per lasciare tempo a Boeing di riparare la capsula Starliner.
Tutto dipende però dal fatto se si riuscirà effettivamente a risolvere i problemi di Starliner. Un'opzione, questa, complicata dal fatto che tuttora non sono note le cause dei malfunzionamenti ai propulsori della capsula. Per questo motivo, la NASA ha annunciato mercoledì 7 agosto di avere un piano B ufficiale per il rientro di Williams e Wilmore nel caso in cui non si possa garantire la sicurezza di Starliner. In pratica verrebbe in soccorso SpaceX di Elon Musk: i due astronauti potrebbero tornare con la capsula Dragon della missione Crew-9 dell'azienda americana, e Starliner verrebbe fatta rientrare in modo autonomo senza nessuno a bordo. A complicare le cose c'è però la possibilità che la capsula di Boeing al momento non sia in grado di rientrare autonomamente a causa di un mancato aggiornamento al software di bordo. In ogni caso, SpaceX ha già dichiarato che le tute spaziali per l'eventuale viaggio di ritorno di Williams e Wilmore sarebbero già pronte.
Quindi gli astronauti potrebbero rientrare nel migliore dei casi entro fine settembre con Starliner se Boeing riuscirà a risolvere i problemi della capsula, oppure direttamente a febbraio del prossimo anno con la Dragon di SpaceX. Entrambe opzioni probabilmente non entusiasmanti per i due astronauti partiti a giugno che avrebbero dovuto rientrare a terra appena 8 giorni dopo. La decisione finale verrà presa nei prossimi giorni, secondo la NASA attorno alla metà di agosto.
Una cosa è certa: questa vicenda rappresenta una fonte di imbarazzo per Boeing, che avrebbe dovuto usare il viaggio di Williams e Wilmore per certificare Starliner per il volo umano rendendo così Boeing un competitor ufficiale di SpaceX. L'azienda di Elon Musk infatti mette a disposizione le sue capsule per il trasporto di cargo e astronauti verso la ISS dal 2020. In tutto questo, Boeing oltre al danno potrebbe subire anche la beffa di vedere proprio la “rivale” SpaceX far tornare gli astronauti che sarebbero invece dovuti salire a bordo di Starliner.