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27 Settembre 2025
15:00

Cosa sono le “supershoes” e come migliorano le prestazioni degli atleti nel running

L’impatto delle "superscarpe" per la corsa sulla performance degli atleti: una suola con un elastomero a blocchi di poliammide e una piastra in fibra di carbonio e novità nei tacchetti. Come la continua innovazione dei materiali ha inciso sul running e cosa dicono i regolamenti.

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Cosa sono le “supershoes” e come migliorano le prestazioni degli atleti nel running
Supershoes

Le supershoes sono calzature ad alta tecnologia che combinano tante piccole innovazioni, come i materiali che compongono la suola, la tipologia dei tacchetti o la migliore geometria. Questa combinazione è un sistema ingegnerizzato con uno scopo preciso: ridurre il costo energetico della corsa, permettendo agli atleti di mantenere una velocità più elevata più a lungo. Alle Olimpiadi di Parigi, così come ai Campionati del Mondo di atletica di Tokyo, queste scarpe da corsa dalle forme e dai colori vistosi erano ai piedi dei maratoneti e dei mezzofondisti. La situazione ricorda da vicino le controversie sui "supercostumi" che sconvolsero il nuoto nel 2009. Anche in questo caso, l'innovazione tecnologica ha portato a un miglioramento così netto delle prestazioni da spingere la federazione internazionale a regolamentarne l'utilizzo, per garantire che la differenza la faccia sempre l'atleta, e non solo la scarpa che indossa.

Cosa sono le supershoes o “super scarpe”

Le super scarpe hanno iniziato a far parlare di sé per la prima volta intorno al 2019, quando i kenioti Eliud Kipchoge e Brigid Kosgei riuscirono a battere rispettivamente il record maschile e femminile della maratona, indossando proprio queste calzature. Nel tempo, sono state utilizzate da molti corridori professionisti e non solo. Sono state progressivamente prodotte anche in segmenti più commerciali e, dunque, acquistabili da chiunque. Le nuove scarpe sono, essenzialmente, il risultato di una serie di migliorie apportate all’intera conformazione del prodotto. Cerchiamo quindi di fare una panoramica sulle specifiche modifiche introdotte.

Per quanto riguarda la suola, è stato inserito un elastomero a blocchi di poliammide e una piastra in fibra di carbonio, quest’ultima sottoposta a una specifica curvatura. Altre novità sono state introdotte nei tacchetti e nell’intersuola che, nello specifico, sono stati progettati utilizzando materiali sempre più innovativi e prestanti come spugne leggere e ultra-leggere.

Probabilmente, l’esempio più noto di questa nuova concezione di scarpa è quello delle Nike Vaporfly 4%, le prime calzature a presentare la combinazione di schiuma leggera e piastra rigida che ha permesso loro, e ai modelli successivi, di battere record e garantire prestazioni significativamente migliori. È doveroso specificare che, ormai, quasi tutti i marchi di calzature hanno presentato sul mercato un proprio modello di scarpe che combina le tecnologie appena descritte.

Come aiutano le prestazioni dei runner e quando si utilizzano

Negli anni successivi all’introduzione di queste innovazioni, i tempi registrati nella maratona da chi indossava supershoes sono migliorati notevolmente fino al 2% per gli uomini (traducibile in 2,8 min in meno sul tempo finale) e al 2,6% per le donne (4,3 min).

Dai primi test in laboratorio, è emerso che il principale motivo di questa evoluzione risiede nel fatto che le super scarpe sono in grado di ridurre il costo energetico della corsa del 4% rispetto alle normali calzature precedentemente utilizzate. Tale risparmio energetico è direttamente responsabile del miglioramento della velocità di corsa, dimostrato dai nuovi tempi registrati. Quanto detto trova conferma nel fatto che lo studio e la metodologia dell’allenamento atletico ritengono che una migliore economia di corsa sia il fattore determinante per l’incremento delle performance dei corridori.

Ulteriori e differenti esami hanno provato anche che la nuova tipologia di scarpa riesce a restituire 7,5 J di energia meccanica per ogni passo, circa il doppio di quella restituita da altre calzature (3,5 J per passo).

Cosa dice il regolamento sulle superscarpe

Inevitabilmente, a seguito della nascita e dei primi utilizzi delle nuove scarpe da running, la World Atlhetics (Federazione internazionale dell’atletica leggera) è intervenuta apportando alcune modifiche al regolamento. Lo scopo era quello di garantire l’equità e, quindi, che nessuno potesse essere svantaggiato o avvantaggiato, soprattutto nei grandi eventi di carattere internazionale come le Olimpiadi di Parigi 2024 o i prossimi Campionati mondiali di atletica leggera 2025.

Le misure dettate dalla federazione sono chiare e precise. Innanzitutto esiste una lista, periodicamente aggiornata, di scarpe approvate dalla World Athletics e, chiaramente, tutte le “nuove uscite” devono superare una procedura per l’accettazione prima dell’utilizzo in competizione. Viene ribadito, inoltre, che nessuna scarpa in fase di sviluppo può essere indossata senza approvazione.

Le principali indicazioni tecniche riguardano, senza entrare eccessivamente nello specifico, lo spessore e la misura della suola, ma anche la posizione dell’avampiede e del tallone rispetto alla stessa. Gli atleti, poi, possono essere sottoposti a un controllo delle calzature in qualsiasi momento prima, durante o dopo una competizione a discrezione dell’organizzazione.

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