
I talaiot, dal catalano "piccola torre", sono le strutture preistoriche (databili tra 1200-1000 a.C.) più famose e particolari di Maiorca e soprattutto Minorca, le due isole più grandi dell'arcipelago delle Baleari, nel mar Mediterraneo al largo della Spagna. Si tratta di strutture "ciclopiche" (termine con cui si indicano le antiche strutture costruite con pietrame a secco, poiché in antichità le si riteneva costruite dai ciclopi) a forma di torre e con altezze di circa 5 metri. Chi costruì i talaiot, e quando? E quali sono le somiglianze e le differenze con i nuraghi della Sardegna?
Come sono stati costruiti i talaiot
I talaiot balearici si differenziano in due categorie: a pianta circolare o quadrangolare. Entrambi i tipi di strutture si sviluppavano in altezza, a ricordare delle torri, da cui hanno preso il nome. Come le altre strutture costruite secondo la tecnica "ciclopica", comune nel Mediterraneo antico, i talaiot sono stati costruiti con pietre posate a secco, senza nessun legante cementizio. La solidità delle strutture si basava sul perfetto incastro dei blocchi di pietra e sull'uso di pietre più piccole come inzeppature.

Attraverso una porta si raggiungeva una camera centrale, dove gli archeologi hanno spesso rinvenuto delle colonne centrali di sostegno. Altri talaiot invece sono più semplici, con un corridoio centrale che attraversa l'edificio, mentre altri ancora possiedono delle scalinate monumentali che portano sulla sommità. Lo stato della ricerca su queste antiche strutture non permette ancora di capire per quale motivo i talaiot siano stati costruiti. Probabilmente si trattava di edifici polifunzionali: mentre quelli a pianta circolare si trovano in contesti diversi, anche legati a dei villaggi, quelli a pianta quadrata si trovano quasi solo esclusivamente in associazione a recinti sacri. Ma a quando risale la costruzione dei talaiot?

La civiltà talaiotica, chi erano e quando vissero gli antichi abitanti delle Baleari
Le più antiche tracce di presenza umana sulle isole di Maiorca e Minorca risalgono al III millennio a.C., durante l'età del rame e le prime fasi dell'età del bronzo. Proprio a partire dall'età del bronzo i gruppi umani presenti sulle isole iniziano a dare vita a un tipo di società complessa con delle espressioni culturali peculiari, nota in archeologia come cultura o civiltà talaiotica.

Il talaiot non è però la sola espressione architettonica realizzata da queste genti. Se la loro costruzione può essere datata al periodo di transizione fra l'età del bronzo e quella del ferro (1200-1000 a.C.), a Maiorca e Minorca si trovano altre strutture monumentali ben più antiche: le navetas (navette in spagnolo, chiamate così per via della forma a barca rovesciata). Le navetas sono strutture costruite sempre a secco, ma di forma allungata e usate con scopi diversi: le più antiche con funzione abitativa, mentre successivamente funeraria. Le prime si possono datare alla media età del bronzo (1600-1300 a.C.).
La civiltà talaiotica è stata influenzata da quella nuragica?
La realizzazione delle grandi strutture megalitiche delle Baleari (navetas e talaiot) coincide parzialmente con le fasi di sviluppo della vicina civiltà nuragica della Sardegna. A una prima occhiata, i monumenti preistorici balearici potrebbero ricordare quelli sardi, ma sono presenti alcune differenze sostanziali, sia di natura cronologica che architettonica.
Le navetas baleariche, anche per il loro uso funerario, potrebbero ricordare le famose tombe di giganti nuragiche. Il periodo cronologico in cui questi due tipi di strutture vennero realizzate coincide: la media età del bronzo. Tuttavia vi sono alcune differenze. Le tombe di giganti presentavano una "esedra" di fronte all'entrata, ovvero uno spazio semicircolare che delimitava la zona di fronte all'ingresso. Questa caratteristica è del tutto assente nelle navetas baleariche. Inoltre c'è anche una differenza d'uso sostanziale: mentre nella media età del bronzo le tombe di giganti venivano usate dagli antichi sardi come tombe collettive, nelle Baleari queste erano inizialmente abitazioni. L'uso funerario delle navetas è attestato a partire dalla fine dell'età del bronzo.

Sono piuttosto evidenti le differenze anche fra i celebri nuraghi e i talaiot. La più importante è di carattere cronologico: la costruzione delle torri baleariche si data tra la fine dell'età del bronzo e l'inizio dell'età del ferro, un periodo in cui in Sardegna terminò la costruzione dei nuraghi. L'altra differenza, ancora più importante, è architettonica: a differenza dei nuraghi, che impiegavano la tecnica della falsa cupola per svilupparsi in altezza e permettere la realizzazione di ambienti interni spaziosi, i talaiot erano contraddistinti da spazi più angusti e semplici.

In un'epoca fortemente interconnessa come l'età del bronzo mediterranea non è raro trovare influenze architettoniche simili applicate in maniera diversa nei contesti più diversi (come le torri della Corsica e i sesi di Pantelleria). Più che nella tecnica realizzativa, l'influenza è forse da considerare nella ricerca di monumentalità e grandiosità.