
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0 è stata registrata in Grecia al largo dell'isola di Creta oggi giovedì 22 maggio alle ore 6:19 (ora locale, 5:19 in Italia). Epicentro rilevato in mare a 58 km a nord-est di Elounda, sulla costa settentrionale di Creta e a una profondità di 62 km circa. Al momento non si segnalano particolari danni a cose o persone, nonostante il terremoto sia stato avvertito distintamente in molte isole del Mar Egeo e ad Atene. Al momento pare che le autorità non abbiano ancora diramato un'allerta tsunami. Come spesso accade in questi casi, la magnitudo esatta del sisma è ancora oggetto di studio. Secondo l'INGV infatti questa sarebbe pari a 6.0, mentre secondo l'USGS sarebbe pari a 6.2. Non appena saranno disponibili analisi più dettagliate nelle prossime ore, i valori leggermente diversi dei due centri di monitoraggio con ogni probabilità tenderanno a convergere.
Ma qual è la causa di questa scossa dal punto di vista geologico? La Grecia si trova in un'area altamente sismica, come confermato sia dagli ultimi terremoti, sia dalla sequenza sismica che ha interessato Santorini negli scorsi mesi. Le cause sono da ricercare nel particolare contesto tettonico della penisola ellenica.

Come si vede dall'immagine qui sopra, l'area è costellata da cerchi di diverso colore e misura. I cerchi più grandi rappresentano scosse con valori alti di magnitudo, mentre i cerchi più scuri indicano terremoti con epicentro più profondo. La presenza così elevata di questi cerchi ci indica che, anche storicamente, l'area è stata bersaglio di numerosi terremoti.
Questi, alla macroscala, sono legati alla subduzione della placca africana al di sotto di quella eurasiatica: questo movimento – la cui velocità è stimata essere di circa 10 mm all'anno – è sufficiente per dar vita a numerosi sistemi di faglie in tutto il Paese, ciascuno dei quali può attivarsi per dar vita a terremoti anche piuttosto intensi.