
È stato ritrovato il tesoro degli Asburgo, costituito da alcuni preziosissimi gioielli tra cui il famoso e preziosissimo “Diamante Fiorentino”, conservato in un caveau in Canada per oltre 100 anni. Il tesoro era stato nascosto per ordine di Carlo I nel 1918 subito prima di abdicare e fuggire: la moglie Zita, ultima imperatrice d’Austria, lo portò con sé in esilio fino in Canada. Qui è stato nascosto, ed è stato ordinato di non rivelare la collocazione fino a cento anni dalla morte dell’ultimo imperatore: oggi i cento anni sono passati e ora Karl Habsburg, imprenditore e politico austriaco, attuale rappresentante della casata e nipote di Zita, ha annunciato alla rivista tedesca Der Spiegel il ritrovamento del tesoro, e l’autenticità dei gioielli verificata da un esperto gioielliere. Nel tesoro, oltre al “Fiorentino”, c’è sicuramente anche un orologio-bracciale di diamanti: non si ha invece notizia della corona dell’imperatrice Sissi, che ne faceva parte, ma che sembra non essere mai arrivata in Canada.
Quali sono i gioielli che costituiscono il tesoro degli Asburgo
I pezzi di cui si ha certa notizia che costituissero il tesoro nascosto dal Conte Berchtold, sono:
- Il leggendario “diamante Fiorentino”, ritrovato: preziosissima pietra di origine indiana con bagliori gialli – 137 carati, peso di circa 27 grammi – grande circa quanto una noce, conosciuto anche come “la pietra del destino”, con una lunga storia alimentata anche da numerose suggestioni e leggende. Sembra, infatti, che lo indossasse Carlo I di Borgogna, detto “il Temerario” durante la battaglia di Nancy in cui morì nel 1477: se ne impossessarono poi i Medici, che lo portarono a Firenze – e da qui, probabilmente, il nome “il Fiorentino” – e fu poi donato da Francesco Stefano di Lorena, granduca di Toscana, quando sposò Maria Teresa d’Austria nel 1736. Nel 1810, poi, Napoleone lo donò a Maria Luisa d’Austria in occasione del loro matrimonio.

- Un orologio-bracciale di diamanti con un taglio brillante e un grande smeraldo, ritrovato: appartenuto all’Imperatrice Maria Teresa, che lo indossava durante le gite fuori dalla corte e per le festività, e che poi lo donò alla figlia Maria Antonietta, l'ultima regina di Francia.
- La corona di diamanti dell’imperatrice Sissi, che non risulta tra i pezzi ritrovati.
La sparizione del tesoro degli Asburgo nel 1918
Fu Carlo I, ultimo imperatore d’Austria, a ordinare di nascondere il tesoro degli Asburgo: il 1 novembre 1918 l’Austria insorse, e il sovrano comprese che la situazione era destinata a peggiorare. Di lì a pochi giorni avrebbe abdicato, a seguito della sconfitta dell’impero Austro-Ungarico: il 4 novembre 1918, infatti, vennero sospese tutte le ostilità belliche, l’11 novembre l’imperatore fuggì e il giorno successivo venne proclamata la Repubblica.
Carlo I ordinò quindi a uno dei suoi più fedeli collaboratori, il Conte Leopold Berchtold, di nascondere i gioielli della famiglia fuori dal Paese, così da salvarli da eventuali saccheggi, e preservare valore e memoria.
Berchtold recuperò quindi i monili preziosi dalle teche di quella che fino a quel momento era stata la residenza imperiale, la Hofburg di Vienna: il 4 novembre, proprio mentre cessava ufficialmente la Grande Guerra, il tesoro degli Asburgo veniva nascosto in Svizzera.
Si hanno notizie della sua conservazione qui fino al 1921, anno in cui se ne perdono le tracce: si ipotizzarono furti, smembramento e vendita per ricavarne contanti, ma oggi sappiamo che la verità è un'altra e che, quel che ne resta, era stato portato in Canada.
Il ritrovamento del tesoro: cosa è successo in questi cento anni?
L’annuncio del ritrovamento del tesoro avviene nel 2024 quando, secondo quanto raccontato da Karl Habsburg, imprenditore e politico residente in Austria e discendente della casata Asburgo, due cugini gli telefonarono per annunciare il tesoro nascosto nel 1918 si trovava in un caveau in Canada.
A loro era stata rivelata la collocazione dei gioielli dalla comune nonna Zita, ovvero Zita di Borbone-Parma, moglie proprio di Carlo I che ordinò di nascondere i gioielli, ultima imperatrice dell’impero Austro-Ungarico, morta nel 1989.
La nonna Zita aveva ordinato di mantenere segreta la collocazione dei gioielli fino al centenario della morte dell’ultimo imperatore: Carlo I morì a Madeira nel 1922, quindi il centenario è ricorso nel 2022, e nel 2024 il nipote Karl Habsburg ha ricevuto la rivelazione.
Ora sappiamo quindi cosa è successo ai gioielli: è stata proprio l’ex imperatrice Zita a recuperare ciò che ha trovato in Svizzera – tra questi, già all’epoca, non c’era la corona di Sissi – e a nasconderli in una piccola valigia di pelle marrone e a portarli con sé nel lungo esilio che, dall’Austria, la portò fino in Canada.
Il primo luogo dove la coppia imperiale si rifugiò fu proprio Madeira: qui, appunto, Carlo I morì dopo solo un anno dal loro arrivo. Zita era sola, indigente, e madre di otto figli, tra cui anche Otto, padre dell’imprenditore Karl Habsburg: Zita si trasferì nei Paesi Baschi, poi in Belgio dove, tra gli anni ‘30 e ‘40, si trovarono nelle ostilità che diedero poi origine alla Seconda Guerra Mondiale. Madre e figli fuggirono di nuovo e oltrepassarono i Pirenei fino in Spagna: da qui, nel 1940, Zita e i suoi figli raggiunsero la piccola provincia di Sillery, in Canada, nel Quebec. Qui, Zita nascose i gioielli e diede ordine di tacere la loro collocazione fino al centenario dalla morte del marito.
Quanto potrebbe valere il tesoro oggi e come è stata verificata l’autenticità
Karl Habsburg, dopo aver ricevuto l'annuncio dai cugini, si è recato in Canada per visionare i gioielli, e ha poi convocato gli attuali discendenti dei gioiellieri ufficiali della corona, AE Köchert, "Gioiellieri e Orafi di Corte e Camera Imperiale e Reale dal 1814".
Köchert ha verificato e confermato l’autenticità del tesoro con una bilancia portatile per carati, un rifrattometro e un tester elettronico per diamanti.
Ora, il destino di queste meraviglie è incerto: Karl Habsburg vorrebbe che i gioielli venissero esposti, ma si dovrà valutare un’eventuale rivendicazione da parte della Repubblica d’Austria, proprio come avvenuto per gli altri gioielli della corona, nazionalizzati dopo l’abolizione della monarchia e oggi conservati a Vienna come proprietà dello Stato.
Anche l’attuale valore dei gioielli è incerto: a quando dichiarato dal gioielliere Köchert, è sicuramente altissimo, ma il valore effettivo si scopre solo nel momento in cui il tesoro verrà venduto, se verrà venduto.