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Il Tyrrhenian Link è un progetto ingegneristico di rilievo internazionale che consiste nella realizzazione di due linee elettriche sottomarine, concepite per stabilire un collegamento tra la Sardegna e la Sicilia (tratta Ovest) e la Sicilia e la Campania (tratta Est). L'infrastruttura si sviluppa su una lunghezza complessiva di circa 970 km ed è costituita da un sistema bipolare a doppio cavo sottomarino HVDC (High Voltage Direct Current) operante a 500 kV, con una capacità di trasporto di 1000 MW in corrente continua per ciascuna collegamento. La soluzione tecnologica della Terna S.p.A. implementata assicurerà efficienza operativa (>97%) e stabilità dinamica nella trasmissione di potenza a lunga distanza, riducendo drasticamente le perdite di trasporto di energia elettrica rispetto alle tradizionali linee a corrente alternata.
La realizzazione del Tyrrhenian Link: il progetto, le tappe e a cosa serve
Il 7 febbraio 2025 ha segnato l'avvio della prima fase della posa del cavo sottomarino del ramo Est, a Fiumetorto. Il Tyrrhenian link, una volta che avrà raggiunto la piena operatività su entrambe le tratte prevista per il 2028, sarà in grado di assicurare una maggiore stabilità al sistema elettrico delle due isole e consentirà un'integrazione più flessibile delle fonti di energia rinnovabile non programmabile, come l'eolico e fotovoltaico, in rapida espansione sia in Sicilia che in Sardegna, all'interno della rete elettrica nazionale. Gli obiettivi principali del progetto Tyrrhenian Link sono promuovere la decarbonizzazione e la transizione energetica, ottimizzare l'efficienza complessiva del sistema elettrico italiano e contribuire al raggiungimento dei target climatici ed energetici prefissati.
La realizzazione del Tyrrhenian Link, che rientra tra i progetti di importanza strategica per il sistema elettrico italiano nell'ambito degli obiettivi di transizione energetica definiti nel Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), è stata assegnata a Terna S.p.A., che investirà complessivamente 3.7 miliardi di euro. Per la tratta Est, inclusa nel programma REPowerEU, la Banca Europa degli Investimenti (BEI) ha concesso un finanziamento di 1.9 miliardi di euro, destinato a promuovere lo sviluppo sostenibile dell'infrastruttura energetica europea.

Tratta Est
La tratta Est, lunga circa 490 km, collega l'approdo di Fiumetorto, in Sicilia, all'approdo di Torre Tuscia Magazzeno, in Campania. Dall'approdo di Fiumetorto, i cavi interrati attraverseranno brevemente la zona industriale di Termini Imerese. L'integrazione nella rete di trasmissione nazionale (RTN) sicula sarà resa possibile grazie ad una stazione di conversione da corrente continua ad alternata, situata in un'area contigua alla stazione elettrica di Caracoli, garantendo la compatibilità con la rete elettrica esistente. Dall'approdo campano, i cavi interrati seguiranno strade già esistenti, riducendo al minimo l'impatto ambientale e paesaggistico, con un percorso di circa 14-15 km sino alla stazione di conversione situata presso Eboli.
Tratta Ovest
La tratta Ovest, lunga circa 480 km, collega l'approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna. Al fine di ottimizzare l'integrazione dell'infrastruttura con il contesto locale, si è scelto di localizzare la stazione di conversione in un'area vicina all'attuale sito, nel comune di Selargius.
Quali sono le principali sfide tecniche
Con lo scopo di salvaguardare al massimo le zone costiere in prossimità dei tre approdi, il passaggio tra il cavo sottomarino e quello terrestre sarà eseguito utilizzando la tecnica avanzata della Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC), che consentirà di minimizzare l'impatto ambientale e preservare la flora marina protetta, come la Posidonia Oceanica e la Cymodocea Nodosa. Al contempo, la posa dei cavi sottomarini, realizzati con un'armatura in materiale composito in alternativa all'acciaio tradizionale, stabilirà un primato per un'infrastruttura sottomarina, in quanto verranno raggiunte profondità senza precedenti, superiori ai 2100 m sotto il livello del mare. Questa operazione necessita di tecnologie avanzate per proteggere i cavi da pressioni estreme e dalle correnti sottomarine, assicurandone integrità e durata nel tempo.