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21 Ottobre 2025
9:41

Al via la demolizione della Vela Rossa a Scampia: prosegue il progetto ReStart

È iniziata la demolizione della Vela Rossa a Scampia: l'intervento rappresenta una tappa fondamentale del progetto ReStart, che punta a rigenerare la periferia nord di Napoli entro il 2027.

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Al via la demolizione della Vela Rossa a Scampia: prosegue il progetto ReStart
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È ufficialmente iniziata la procedura per la demolizione della Vela Rossa, uno degli ultimi edifici superstiti del complesso residenziale di Scampia così come nasceva dalla sua originaria realizzazione. A comunicarlo è stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: l’intervento rappresenta una tappa fondamentale del progetto di riqualificazione urbana ReStart Scampia, già pianificato da tempo e ora entrato nella sua fase esecutiva. Così come accaduto per la Vela Gialla, dopo le operazioni di sgombero delle unità abitative ancora occupate si è dato avvio alle prime lavorazioni preliminari, che precedono la fase più impegnativa: la demolizione della struttura portante in calcestruzzo armato.

Come funziona il processo di demolizione

Risulta una scelta tecnica comune, in questi casi, optare per una demolizione convenzionale dell'edificio. Nella sostanza, si procede solitamente secondo la cosiddetta tecnica top-down, ovvero dall'alto verso il basso: questa modalità esecutiva rispetta la gerarchia strutturale dell’edificio e minimizza il rischio di crolli imprevisti, soprattutto dettati dalle delicate operazioni di disturbo arrecate a tutto il contorno rispetto all'elemento in fase di demolizione. Questo tipo di demolizione consente anche una gestione più controllata delle polveri e dei rumori, aspetti importanti in contesti urbani densamente abitati.

Trattandosi di una struttura in cemento armato estesa in pianta, ma con pochi piani, non appare conveniente ricorrere a demolizioni controllate con esplosivi. Queste risultano più efficienti per edifici alti e compatti: l’energia prodotta durante il collasso verticale può essere sfruttata in modo controllato per far “implodere” la struttura su sé stessa.

Prima di intervenire sulla struttura portante, si procederà alla rimozione di tramezzature interne / tompagnature esterne. Questi elementi, che non hanno alcuna funzione strutturale, vengono eliminati per lasciare solo la cosiddetta ossatura dell’edificio, cioè i telai – l'insieme di travi e pilastri che rappresentano la capacità portante vera e propria della struttura. Una volta rimasti pilastri, travi e strutture di solaio, si passa alla demolizione vera e propria. Questa è la parte più complessa, che a sua volta richiede l'utilizzo di opportuni mezzi, ad esempio:

  • Pinze demolitrici, sono spesso montate su escavatori e servono per tagliare e frantumare il calcestruzzo armato;
  • Frantumatrici idrauliche, possono essere utilizzate per ridurre in frammenti il materiale demolito, facilitandone il trasporto e lo smaltimento. 

La demolizione manuale – pure possibile – è meno frequentemente utilizzata. Solitamente, questa tecnica si utilizza quando si ha la possibilità di recuperare impianti o carpenterie metalliche (strutture in acciaio o alluminio) facilmente smontabili. Nel caso in esame, tutto ciò non appare necessario.

Dallo sgombero alle demolizioni: i numeri

Le operazioni di sgombero sono state complesse e hanno richiesto tempo, risorse e coordinamento tra enti locali e cittadini. Nella fattispecie, guardando non solo alla Vela Rossa, ma anche alle procedure di demolizione e sgombero delle altre Vele, è possibile riassumere in numeri la mole di lavoro organizzativa che ha portato all'inizio delle demolizioni dell'ultima struttura rimasta:

  • Vela Celeste: teatro del crollo del 2024, è stata dichiarata inaccessibile e inagibile con ordinanza sindacale n. 585 del 07/08/2024. Vi abitavano 209 nuclei familiari, tutti destinatari del contributo di Autonoma Sistemazione, avvenuto contestualmente allo sgombero che si è reso anche necessario in ragione dei tragici eventi del luglio 2024.
  • Vela Gialla: per questa, le attività di demolizione sono partite da marzo 2025, dopo lo sgombero di 105 unità abitative. La struttura, nel suo complesso, contava la presenza di 197 unità abitative e 49 garage/depositi.
  • Vela Rossa: attualmente in fase di demolizione. Contava 239 unità immobiliari e 98 garage/depositi. Di queste unità abitative, 105 risultavano occupate e quindi soggette a sgombero per garantire le operazioni di demolizione in sicurezza. Lo sgombero degli ultimi 11 nuclei familiari ha permesso l’apertura ufficiale del cantiere per le demolizioni a seguire.

In cosa consiste il progetto ReStart

Avviato nel 2014, ReStart è un progetto di rigenerazione urbana che mira a trasformare radicalmente la periferia nord di Napoli. Prevede:

  • La Demolizione delle Vele fatiscenti, cioè le operazioni attualmente in corso e quasi verso la parte conclusiva;
  • La Costruzione di nuovi edifici residenziali
  • La Realizzazione di spazi pubblici e servizi
  • La Riqualificazione del costruito esistente, come appunto la Vela Celeste. Questa infatti non verrà demolita, ma sarà oggetto di un importante intervento di riqualificazione.

Il progetto è finanziato con 159 milioni di euro, anche grazie ai fondi PNRR, e si articola in 3 fasi, con conclusione prevista nel 2027 e la costruzione di 433 nuovi alloggi, autosufficienti dal punto di vista energetico.

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