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19 Ottobre 2022
11:40

Ricavare energia dalle onde: al via in Scozia il nuovo progetto finanziato da UE e UK

In Scozia ha preso il via un progetto per testare e commercializzare l'impianto per la produzione di energia dalle onde dalla capacità maggiore al mondo.

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Ricavare energia dalle onde: al via in Scozia il nuovo progetto finanziato da UE e UK
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Credit: OceanEnergy

La società irlandese OceanEnergy è pronta per testare e commercializzare un innovativo sistema per produrre energia dal moto ondoso in Scozia, nei pressi delle Isole Orcadi. Questo progetto prende il nome di WEDUSEA ed è il frutto di un accordo da 19,6 milioni di euro tra l'azienda, l'Unione Europea e il Regno Unito La scelta è stata presa dopo il successo di un impianto sperimentale alle Hawaii e l'obiettivo del progetto è quello di commercializzare un sistema da 1 MW di potenza. Ma come funziona esattamente questo impianto? E quali sono gli obiettivi del progetto?

L'impianto sperimentale OE35

Il via libera al progetto WEDUSEA è stato reso possibile dal successo dell'impianto sperimentale OE35. Si tratta di una particolare struttura posizionata nei pressi delle Hawaii che, stando a quanto dichiarato dai produttori, sarebbe l'impianto per la produzione di energia dal moto ondoso galleggiante dalla capacità maggiore al mondo. La struttura è ancorata sul fondale dell'oceano ma galleggia in superficie ed è in grado di raggiungere una potenza di 1,25 MW – anche se in fase di test operava a "soli" 500 kW. Questa ha una dimensione di 38,1 x 18 metri, con un pescaggio di 9,4 metri e un peso di ben 826 tonnellate. Ma come funziona esattamente?

Si tratta di una tecnologia che affonda le proprie radici nella cosiddetta "turbina di Wells", ideata a Belfast negli anni '70. All'interno di questa struttura sono presenti tre camere ermetiche dalle quali entrano ed escono le onde dalla loro parte inferiore. Quando il livello d'acqua nelle camere sale, l'aria viene spinta verso l'alto, azionando una turbina per la produzione di elettricità; quando invece l'acqua scende, l'aria viene risucchiata, azionando anche in questo caso la turbina. Il movimento dell'aria quindi riesce a generare energia in entrambe le direzioni, permettendo di sfruttare al massimo le potenzialità del moto ondoso.
Una volta prodotta l'energia può essere immessa nelle rete elettrica oppure utilizzata per altre applicazioni offshore.

Il progetto WEDUSEA

Visto il successo dell'impianto sperimentale OE35, si è deciso di dar vita al progetto WEDUSEA. Questo si pone come obiettivo finale quello di commercializzare questa tecnologia e, per farlo, si dovrà prima passare attraverso tre diverse fasi di test.

  1. Realizzazione di un impianto OE35 da 1 MW da installare presso l'European Marine Energy Center (EMEC) in Scozia, nelle Isole Orcadi;
  2. Prova di questa tecnologia per due anni;
  3. Pubblicazione dei risultati ottenuti e commercializzazione della tecnologia.

Il successo di questo progetto permetterà non solo di ottenere energia pulita ma potrebbe anche dimostrare come questa tecnologia stia progressivamente diventando più economica e pronta per una sua diffusione su larga scala. Queste le parole del responsabile del progetto presso l'EMEC, Myles Heward:

Le azioni innovative intraprese in questo programma mirano a migliorare l'efficienza, l'affidabilità, la scalabilità e la sostenibilità della tecnologia dell'energia del moto ondoso e a ridurre il costo livellato dell'elettricità di questa tecnologia di oltre il 30%. Ciò contribuirà a ridurre il rischio di investimenti nell'energia prodotta dalle onde.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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