Novità sul fronte di sviluppo del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, l'infrastruttura che permetterà di ottenere un collegamento stabile tra Reggio Calabria e la Sicilia: la Commissione Tecnica di Valutazione dell'Impatto Ambientale ha dato il via libera al progetto riguardo la sua compatibilità ambientale, con integrazioni, per quanto riguarda gli aspetti legati alla realizzazione dell'opera. Per l'inizio dei lavori manca l'autorizzazione di Cipess, che è attesa entro il 31 dicembre 2024.
Ponte sullo Stretto: a che punto era il progetto
L'ultimo aggiornamento risale al 30 giugno 2024, data nella quale un nuovo Decreto Legge (DL) indicava esplicitamente delle novità specifiche per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il DL mirava ad agevolare alcune operazioni per ottimizzare i tempi e le modalità di esecutivizzazione del progetto, ovvero l'ultima parte progettuale attualmente prevista. Ci eravamo lasciati dunque con alcuni aggiornamenti riguardanti gli stralci progettuali e la possibilità di sviluppare la fase di progettazione esecutiva per stralci successivi, modalità che permetterebbe di ottenere una possibile velocizzazione dell'iter di realizzazione dell'opera, limitando ad esempio rallentamenti su aspetti progettuali non interferenti in termini realizzativi. Non solo: questa opportunità garantirebbe anche i tempi tecnici necessari per integrare le osservazioni fatte dal comitato scientifico in merito al progetto nella sua interezza, anche sulle tematiche strutturali e di rischio sismico tanto dibattute.
Le novità: il via libera della Commissione Tecnica e il ruolo dell'INGV
Da qualche giorno emergono invece i riscontri positivi rilasciati dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell'Impatto Ambientale. Si tratta di una commissione che fa capo al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e che a sua volta si divide in due sottocommissioni, ovvero VIA e VAS. La stessa ha esaminato nel dettaglio tutto il progetto, non dal punto di vista del comportamento strutturale o sismico, bensì riguardo agli aspetti legati alla realizzazione dell'opera e di tutto ciò che è a corredo, sia per la sua realizzazione (attività di cantiere) che per quanto concerne le sue finiture, ovvero tutte le opere accessorie che fanno capo a questa. La commissione pare quindi essersi pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale del progetto, nel rispetto di alcune prescrizioni che andranno poi integrate in fase esecutiva.
Nella diffusione di notizie afferenti a questi recenti pareri tecnici, appare confusionaria invece la questione che vede l'INGV attore principale di alcuni pareri concernenti le tanto dibattute problematiche di rischio sismico dell'opera. Per chiarire questa posizione, un comunicato stampa dello stesso INGV esplicita l'estraneità dell'istituto a qualsiasi valutazione di carattere tecnico sulle problematiche di rischio sismico.
Dal punto di vista più strutturale e dell'opera vera e propria, sempre tra i comunicati recenti emerge la stipula di un protocollo di intesa tra la società Stretto di Messina e ANSFISA, ovvero l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, per la progettazione dei sistemi di monitoraggio strutturale dell'opera, finalizzati al controllo dello stato di funzionamento e di salute dell'opera durante il suo esercizio. Questi verranno quindi progettati in ottica esecutiva e figureranno in uno degli stralci che comporrà il progetto nella sua fase finale, così come concesso dal DL che abbiamo prima menzionato.