Andare a scuola, per noi che siamo in Italia, è una cosa “scontata”. Purtroppo, però, in alcune parti del mondo non è così: è il caso ad esempio dei Paesi dell’Africa Subsahariana (come Mozambico, Ruanda e Zimbabwe) dove l’accesso all’istruzione è da considerarsi un privilegio, tanto che in queste aree vive circa un quarto di tutti gli analfabeti del mondo.
Per questo motivo il compito di molte organizzazioni, tra le quali ActionAid, è quello di realizzare scuole in posizioni strategiche, capaci di accogliere bambini da quanti più villaggi possibile. Queste strutture possono garantire non solo un posto sicuro dove studiare ma anche un edificio dotato di “comfort” che, per noi, sono quasi ovvi, come ad esempio i servizi igienici. Non sempre infatti i singoli Stati hanno a disposizione le risorse e le competenze per identificare falde acquifere e scavare pozzi nel posto giusto, e la conseguenza è che con poca acqua la vita non è per nulla semplice.
La costruzione delle scuole non è finanziata unicamente da enti statali e governativi ma anche – e soprattutto – dalle donazioni dei privati cittadini. Ecco, quando adottiamo un bambino a distanza i nostri soldi servono proprio per finanziare la realizzazione di queste e di altre fondamentali strutture (come dei pozzi d’acqua per esempio), importanti per portare istruzione e lavoro in aree del mondo dove le condizioni di vita sono difficili.
