;)
Continua il monitoraggio da parte del Istituto Superiore di Sanità sui casi di infezione da West Nile virus in Italia: rispetto al bollettino pubblicato la scorsa settimana, negli ultimi 7 giorni sono stati segnalati 27 nuovi casi, il Lazio e in particolare la provincia di Latina è l'area più coinvolta. Il numero totale di casi segnalati nel 2025 è 32. Questo agente patogeno è la causa della febbre del Nilo (West Nile Disease), una malattia virale trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare, in particolare dalla zanzara comune (Culex pipiens), molto diffusa in Italia in questo periodo a causa dei cambiamenti climatici e dei flussi migratori dei volatili. Nella maggior parte dei casi, l'infezione (che non si trasmette da persona a persona) è asintomatica o si manifesta con sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea e dolori muscolari. Solo in rari casi (circa 1%), e principalmente in soggetti fragili, può avere conseguenze neurologiche gravi e rivelarsi letale. Secondo quanto riportato dall'agenzia ANSA, l'Istituto Superiore di Sanità conferma un andamento epidemiologico in linea con quello dello scorso anno, quando a fine luglio 2024 si contavano 28 casi confermati.
Nel periodo dal 17 al 23 luglio 2025 sono stati segnalati 27 nuovi casi nell'uomo di West Nile Virus. Dall'inizio del monitoraggio, il totale dei casi confermati nell'uomo è salito a 32. Di questi, 23 casi con forma neuro-invasiva, riscontrati in Piemonte (2), Veneto (2), Emilia-Romagna (1), Lazio (15) e Campania (3). A fronte di notizie che parlavano di 8 nuovi casi in Campania, i dati ufficiali del bollettino attestano una situazione diversa, confermando 3 casi confermati di malattia neuro-invasiva nella Regione, tutti localizzati nella provincia di Caserta. In quest'area sono state posizionate trappole per il monitoraggio delle zanzare in via precauzionale.
I casi di febbre invece sono stati 6, di cui 2 in Veneto e 4 nel Lazio. Il monitoraggio sui donatori di sangue e di organi, regolato dal Piano Nazionale Arbovirosi (PNA) 2020-2025 per prevenire il rischio di contagio, ha permesso di identificare 1 caso asintomatico in Veneto. I decessi nel 2025 son stati 2, uno a Fondi in provincia di Latina nel Lazio e uno in Piemonte avvenuto a marzo. Quasi la totalità dei nuovi casi (20 su 23) in forma neuro-invasiva sono stati registrati in persone di età maggiore di 65 anni.
Il bollettino settimanale ha fornito la mappa aggiornata dei contagi in cui sono evidenziate le regioni coinvolte:

La sorveglianza veterinaria ha confermato la circolazione del WNV negli animali:
- Equidi: sono stati confermati 2 focolai in Puglia e Lazio
- Uccelli bersaglio: è stata confermata la positività in 7 uccelli stanziali (3 cornacchie e 4 gazze) in Sardegna ed Emilia-Romagna.
- Uccelli selvatici: la presenza del virus è stata confermata in 2 gheppi, uno in Abruzzo e uno in Campania.
- Zanzare: il virus è stato riscontrato in 15 pool di zanzare catturate in Sardegna, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte.
In totale, la circolazione del virus West Nile è stata dimostrata in 24 province di 10 regioni. L'ISS, consiglia di utilizzare zanzariere, spray repellenti, svuotare l'acqua stagnante nei vasi e negli abbeveratoi per animali, tenere le piscine pulite e indossare pantaloni lunghi nelle zone dove c'è possibilità di contagio.