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31 Ottobre 2025
14:40

WhatsApp vi farà chattare con app di terze parti come Telegram: come funziona l’interoperabilità

WhatsApp sta continuando a testare l’interoperabilità con altre piattaforme: in Europa sarà possibile chattare con utenti di altre app, come Telegram, senza scaricarle, mantenendo sicurezza e controlli sulla privacy.

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WhatsApp vi farà chattare con app di terze parti come Telegram: come funziona l’interoperabilità
wa terze parti

In alcune versioni beta di WhatsApp per Android, è stata individuata la possibilità di creare chat di gruppo con utenti che usano servizi di terze parti, come Telegram o altre piattaforme compatibili. Questo non significa che ogni funzione sarà condivisa tra sistemi diversi: si tratterà piuttosto di una forma di interoperabilità, cosa che permetterà di far comunicare tra loro tecnologie differenti. L'idea nasce da una norma dell'Unione Europea, chiamata DMA (Digital Markets Act), pensata per impedire che poche piattaforme troppo grandi (definite gatekeeper) rendano difficile la concorrenza. Con queste nuove regole, aziende come Meta – che controlla WhatsApp – devono permettere, almeno in Europa, l'invio e la ricezione di messaggi anche verso app esterne. Sarà l'utente, in ultima analisi, a decidere se attivare o no la funzione. Esempio pratico: se un vostro amico usa Telegram e voi usate WhatsApp, potrete avviare una chat (singola o di gruppo) da WhatsApp senza dover scaricare Telegram. Lui continuerà a vedere la conversazione nella sua app e voi nella vostra. Sempre che decidiate di attivare l'interoperabilità sul vostro account WhatsApp, ovviamente.

Come funziona l'interoperabilità di WhatsApp con altre app come Telegram

La funzionalità è emersa nelle versioni beta di WhatsApp per Android, in particolare la 2.25.32.7, distribuita attraverso il programma di test su Google Play, sono state scovate dal portale WABetaInfo, che l'ha divulgata. In queste versioni di prova, Meta continua a lavorare sull'integrazione di chat singole e di gruppo con utenti esterni alla piattaforma. La possibilità di comunicare con persone che usano altre app non è ancora attiva per tutti, ma la presenza di pulsanti e voci di menu dedicate indica che lo sviluppo si trova in una fase avanzata. La novità non nasce dalla volontà di Meta di aprirsi a servizi di messaggistica concorrenti, chiaramente, ma dall'esigenza di rispettare le norme del DMA: questa legge europea richiede alle piattaforme più grandi di diventare compatibili con servizi di terze parti, così da evitare situazioni in cui poche aziende dominano il mercato.

L'interoperabilità permette a due sistemi indipendenti di scambiarsi dati in modo comprensibile per entrambi. Nel caso della messaggistica, giusto per parlare in termini più “spiccioli”, significa che un messaggio inviato da WhatsApp potrà poter essere letto e decifrato correttamente anche da un utente che usa un'altra app, e viceversa. Ma perché ciò avvenga devono essere garantite sicurezza e privacy. WhatsApp utilizza la crittografia end-to-end, cioè un metodo che protegge i messaggi affinché possano essere letti solo dai partecipanti alla conversazione. Per mantenere questo livello di sicurezza anche nelle chat con app esterne, WhatsApp invita gli altri servizi ad adottare il protocollo Signal, lo stesso sistema crittografico utilizzato dall'app stessa. Se un servizio di messaggistica è in grado di dimostrare che il suo sistema di crittografia raggiunge lo stesso livello di protezione, potrà comunque essere compatibile. Prima dell'integrazione, ogni piattaforma dovrà superare verifiche tecniche che confermino la sicurezza dello scambio dei messaggi.

Quando la funzione sarà attiva, ciascun utente potrà scegliere come gestire i messaggi provenienti da app esterne. Sarà possibile raccoglierli nella stessa lista delle chat WhatsApp, oppure separarli in una sezione distinta per tenerli più organizzati. Sarà anche possibile decidere chi può aggiungerci a gruppi che coinvolgono utenti che usano app di terze parti, grazie alle opzioni della privacy “Tutti”, “I miei contatti e le persone di app di terze parti selezionate dagli utenti”, “Solo i miei contatti”, “I miei contatti eccetto” e “Nessuno”. In questo modo sarà possibile prevenire situazioni indesiderate, come inviti da sconosciuti e messaggi spam.

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Come personalizzare impostazione delle chat di gruppo di terze parti su WhatsApp. Credit: WABetaInfo.

Non tutte le funzioni di WhatsApp saranno interoperabili. Caratteristiche più proprie dell'app, come gli aggiornamenti di stato, gli adesivi personalizzati o i messaggi che scompaiono, non saranno supportati. L'obiettivo principale è garantire la comunicazione essenziale, in modo semplice e stabile. Anche per i gruppi misti, WhatsApp sta lavorando affinché funzioni come l'invio di foto, video, documenti e messaggi vocali sia fluida. Per creare questi gruppi, però, tutti i partecipanti dovranno avere l'interoperabilità attiva. In questo modo si evita che qualcuno all'interno della conversazione non sia in grado di ricevere o decifrare i messaggi.

Dove sarà disponibile la nuova funzione di WhatsApp

Salvo sorprese, Meta dovrebbe implementare la funzione per gli utenti in UE. Questo perché, come già detto prima, l'interoperabilità con servizi di messaggistica di terze parti non è stata una scelta commerciale, ma un mero adeguamento a regolamenti europei che, difatti, hanno obbligato Meta ad aprire la sua iconica app di messaggistica ad altre piattaforme. Riguardo al quando sarà disponibile l'interoperabilità di WhatsApp, al momento non ci è dato saperlo. Il team di WABetaInfo, che ha individuato le novità di cui vi abbiamo parlato, comunque, ha affermato:

Sebbene non sia ancora stata distribuita agli utenti, si prevede che verrà lanciata una volta completati i test interni e le ottimizzazioni finali di WhatsApp nelle prossime settimane. Di solito, WhatsApp si assicura che le nuove funzionalità soddisfino i suoi standard di qualità e stabilità prima di un rilascio globale.

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