
A Zermatt, alle pendici del Cervino, potrebbe sorgere il grattacielo più alto di tutta la Svizzera: con i suoi 260 metri di altezza – per un totale di 65 piani e 550 unità abitative – il Lina Peak punta a diventare un villaggio verticale in grado di ospitare residenti e turisti nel cuore delle Alpi, offrendo un collegamento quasi diretto agli impianti sciistici.
Secondo il progetto ufficiale, la torre – che si posizionerebbe come il 9° edificio più alto d'Europa, circa 82 metri più alto della Roche Tower di Basilea – includerebbe anche una sala per concerti, una terrazza panoramica, una piscina e un parcheggio da circa 1.000 posti: il costo complessivo dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di franchi svizzeri (circa 533 milioni di euro al cambio attuale). L'obiettivo dell'architetto promotore, Heinz Julen, è quello di far fronte alla crisi abitativa di Zermatt, tra le località più visitate del Paese elvetico. Se confermati, i lavori di costruzione dovrebbero proseguire fino al 2034.
Il progetto del Lina Peak, il grattacielo più alto in Svizzera
In dettaglio, la Lina Peak dovrebbe sorgere su un terreno agricolo di 6.000 metri quadrati, per un totale di 65 piani, 550 unità abitative e un'altezza complessiva di 260 metri. Per avere un'idea, il grattacielo sarebbe circa 50 metri più alto della Torre Allianz di Milano.
La torre comprenderebbe anche una funivia privata per l'accesso diretto alle piste, insieme a una sala per concerti da 2500 persone, negozi, una terrazza panoramica sul tetto, una piscina al chiuso, una palestra pubblica e un asilo nido riservato ai residenti, oltre a un parcheggio coperto da 1.000 posti auto.

Come riportato dal sito ufficiale, il progetto di Lina Peak prevede una divisione in due zone abitative:
- Dal piano 2 al piano 32 le abitazioni saranno dedicate a residenti e lavoratori e affittate a prezzi equi, con tariffe agevolate per i residenti di Zermatt.
- Dal piano 33 al piano 62 le abitazioni saranno invece messe in vendita sul libero mercato, così da poter finanziare l'intero progetto.
Gli ultimi 3 piani saranno infine dedicati alla terrazza panoramica e alla piscina.

La località di Zermatt, situata nel Canton Vallese, si trova ai piedi del Monte Cervino, a 1.600 metri di altitudine. Si tratta di uno dei luoghi più frequentati della Svizzera: il villaggio conta una popolazione di circa 6.000 abitanti, ma nell'arco di quest'anno sono già stati registrati 900.000 visitatori, senza considerare i turisti del periodo natalizio.
Anche per questo motivo, il progetto prevede la costruzione di un edificio sviluppato in altezza, piuttosto che in larghezza: la valle del Mattertal, nella quale sorge Zermatt, è infatti particolarmente stretta e i terreni edificabili sono limitati.
Le critiche alla torre di 260 m: l'architetto Heinz Julen e la crisi abitativa
Chiaramente, questo ambizioso progetto ha attirato numerose critiche, non solo per l'impatto ambientale del grattacielo. Il promotore del progetto, infatti, è l'architetto Heinz Julen, già noto per i suoi progetti particolarmente audaci e spesso irrealizzabili, tra cui un hotel con cabina pressurizzata sulla cima del Piccolo Cervino o un albergo con letti e vasca da bagno su una piattaforma rotante.
Tra l'altro, il fratello di Heinz, Franz Julen, è presidente del Consiglio di Amministrazione di Zermatt Bergbahnen AG, ovvero la società che gestisce gli impianti di risalita. L’altro fratello Max Julen, invece, è proprietario di un rifugio sulle piste. Insomma, tra gli scettici del progetto c'è chi teme che si tratti di un'iniziativa per estendere ulteriormente controllo della famiglia Julen sul villaggio di Zermatt, creando un progetto di grande impatto visivo e ambientale. Ciononostante, l'obiettivo dichiarato è quello di porre rimedio alla crisi abitativa del villaggio, diventato una delle mete turistiche più visitate della Svizzera. L'architetto promotore otterrebbe solo il 25% delle quote del Lina Peak, mentre la restante parte andrebbe a eventuali azionisti esterni, tra cui il Comune e la compagnia ferroviaria locale.
In ogni caso, secondo quanto riportato dal quotidiano svizzero Tages Anzeiger, gli esperti hanno definito il progetto della torre «realistico», mentre uno studio di fattibilità avrebbe dato il via libera alla costruzione nella zona agricola. In ogni caso, la costruzione del Lina Peak non è ancora stata approvata: prima serviranno almeno 600 firme per poter riclassificare la zona agricola a terreno edificabile. A quel punto, sarà necessaria l'approvazione popolare tramite il voto: se il progetto dovesse essere confermato, i lavori dovrebbero proseguire fino al 2034.