
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.7 ha colpito il sud del Guatemala alle 15:41 di ieri 8 luglio (ora locale, le 23:41 in Italia). Secondo quanto riportato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la profondità dell'ipocentro è di soli 9 km, mentre l'epicentro è stato registrato a circa 3 km a nord-ovest del comune di San Vicente Pacaya, che fa parte del dipartimento di Escuintla.
Dopo il primo terremoto sono state registrate altre due scosse, come confermato dai dati dell'USGS (il servizio di monitoraggio geologico statunitense): la prima di magnitudo 4.8, registrata alle 23:54 locali, e la seconda di magnitudo 3.9, rilevata alle 02:06. Il sisma è stato avvertito in tutto il Paese e anche nel vicino El Salvador.
Il terremoto, purtroppo, ha causato delle vittime: le autorità locali hanno confermano almeno due morti, dopo che una frana di detriti ha travolto un veicolo a bordo del quale si trovavano due uomini, uno di 53 anni e l'altro di 20, in viaggio su una strada a sudovest della capitale Città del Guatemala. Secondo quanto riportato dalla Coordinadora para la reduccion de desastres (Conred), il sisma ha anche causato diversi danni ad alcuni edifici, di cui almeno 10 risultano a rischio crollo.
In un post su X, il Presidente Bernardo Arévalo ha annunciato la sospensione delle lezioni scolastiche e delle attività lavorative nei dipartimento di Città del Guatemala, di Escuintla e in quello sudoccidentale di Sacatepéquez.
Il Guatemala, comunque, è una zona particolarmente sismica (soprattutto lungo la costa occidentale) a causa dello scontro tra le due placche presenti nell'area. Nello specifico, quello che si verifica è la subduzione della placca di Cocos al di sotto di quella Caraibica (cioè quella al di sopra della quale è presente il Guatemala). È proprio questa subduzione a dare vita alla cosiddetta "fossa mesoamericana", la principale responsabile di questi sismi.
